SALUTE e MEDICINA
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Le nuove frontiere della terapia del dolore

19/02/20

“Dottore, mi fa male qui” A colloquio col dottor DR DI STEFANO MICHELE, dirigente medico ambulatorio di Terapia Antalgica dell’Ospedale “aA. AJELLO” DI MAZARA DEL VALLO

Foto“Dottore, mi fa male qui”
. Il dolore è il sintomo più ricorrente di un problema di salute: a volte è uncampanello d’allarme che ci avverte che qualcosa non funziona e bisogna correre ai ripari, altre volte rappresenta invece una vera e propria patologia a se stante, che si aggiunge al problema da cui è originato.
Ce lo conferma il dottorDiStefanoMichele,medicochirurgospecializzato in anestesia e rianimazione,con esperienza in terapia del dolore.
- Di cosa si occupa, in particolarel’ambulatorio di Terapia Antalgica?
- “L’ambulatorio di Terapia Antalgica eroga varie prestazioni diagnostiche e terapeutiche sia per i pazienti che afferiscono dall’esterno che per i pazienti ricoverati. Prima di qualsiasi terapia è fondamentale la diagnosi della cosiddetta “sindrome algica” che riguarda il paziente che riferisce dolore. Viene compiuta una visita clinica con un’accurata anamnesi, e cioè la storia clinica del paziente.
Bisogna quindi localizzare il dolore, misurarlo e monitorare la variazione della sua intensità anche nell’attività quotidiana per poi passare ad un esame obiettivo.”
- A quali patologie sono legati principalmente i sintomi dolorosi? Le patologie legate al sintomo dolore sono di varia natura, ma undolore acuto molte volte è un fatto utile e cioè una spia che può aiutare ad evitare un danno. Un dolore cronico, di una durata maggiore ai tre mesi, invece non è più una spia utile ma è già un danno per cui si
parla di malattia-dolore, che è più frequente alla nostra osservazione.
Secondo un importante studio intitolato “Pain in Europe” l’Italia si colloca al terzo posto in Europa per il dolore cronico: ne soffre ben il 26% della popolazione e il 52% dei casi è riconducibile a malattie degenerative, ad esempio l’osteoartrosi che è una delle cause più frequenti, a condizioni infiammatorie come l’artrite reumatoide, ad alterazioni
strutturali tipo l’osteoporosi e a sindromi funzionali.”
- Quali sono i dolori più frequenti?
- “I pazienti che afferiscono al no stro ambulatorio presentano principalmente lombalgie, il cosidetto mal di schiena, sciatalgie e cruralgie. Sono frequenti anche casi di cefalea, cervicalgia e fibromialgia, che è una patologia invalidante, oltre a dolori
di tipo neuropatico.
- Come si cura il dolore?
- “Per quanto riguarda l’approccio terapeutico il cardine è la terapia farmacologica ela terapia infiltrativa . Abbiamo a disposizione un’ampia gamma di farmaci anche non appartenenti alla classe degli analgesici, che possono essere impiegati nella terapia
del dolore. La scelta del farmaco si basa sulla corretta diagnosi, che presuppone la conoscenza della fisiopatologia del dolore, e sulle sue
caratteristiche “farmacocinetiche” e “farmacodinamiche”, e cioè sul modo di agire e di comportarsi all’interno dell’organismo. E’ importante creare un rapporto di fiducia col paziente dandogli informazioni sul tipo di farmaco, sugli effetti collaterali e le strategie per evitarli o combatterli e sulla via di somministrazione più naturale. Esistono
anche terapie più invasive come l’infiltrazione con anestetici locali,cortisonici, acido jaluronico , PRP, collagene , blocchi nervosi, mesoterapia e altro.
Oggi le infiltrazioni hanno un ruolo fondamentale nella terapia del dolore in quanto vengono effettuate in modalita' ecoguidata ed ecoassistita con alta precisione ed efficacia.Inoltre durante la visita viene effettuata una valutazione DIAGNOSTICA ecografica dell'articolazione o della zona da infiltrare con scelta del farmaco piu adatto e anche una monitarizzazione nel tempo della evoluzione patologica di una articolazione o di un tendine etc.
Anche la stimolazione elettrica TENS tipo SCRAMBLERTERAPY trova una sua utilità
in alcune patologie come il dolore da cancro ,il dolore da artrosi del ginocchio o il dolore neuropatico di origine periferica. Le tecniche più invasive vengono effettuate con assistenza infermieristica e monitorizzazione come l'infiltrazione peridurale antalgica per lombosciatalgia da ernia discale, ed il paziente può essere anche osservato nell’immediato periodo post infiltrazione.
- C’è un età maggiormente a rischio
per le patologie del dolore? Per il dolore l’età non ha limiti. Solo per citare qualche dato: il mal di schiena è la causa più comune della limitazione di attività nelle persone al di sotto dei 45 anni; il 25-50% degli anziani ultrasessantenni soffre di dolore che arriva a
interferire con la normale attività quotidiana.

per informazioni e approfondimenti telefonare al 360988259 distefanomichele60@gmail.com

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