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“Le spighe sono pane. Si coltivava il grano e si faceva il pane in casa” è Il titolo dell’opera libraria

15/10/13

Il pane deve avere il suo nome. Il libro si conclude con un richiamo o, se vogliamo, con una proposta. Un invito a ristoratori, panificatori, amministratori, commercianti, operatori turistici e consumatori che vuole essere di stimolo a far loro comprendere la necessità di dare un diverso valore al pane. Pane che viene ad esempio presentato al ristorante entro un cestino, o variamente disposto sulla tavola, senza alcuna indicazione sul menù, come cibo comune di accompagnamento, di nessuna rilevanza gastronomica. Tanto tutti sanno che si tratta di pane e ciò è sufficiente. E invece il pane dovrebbe essere specificato sul menù con l’indicazione del tipo di pane, farina, modalità di cottura, se forno a legna e via di seguito. E’ poi necessaria la precisazione di colui che, come dice l’autore, qul pane l’ha “fatto”, dell’artigiano panettiere, con tanto di luogo del suo negozio e forno, l’indirizzo completo.

Il nuovo libro di Ercole Bongiorni, ormai da molti conosciuto quale autore di volumi sulla cultura contadina e di storia locale, dal titolo “Le spighe sono pane. Si coltivava il grano e si faceva il pane in casa”. L’opera, come si comprende dal titolo, indaga su aspetti che hanno ancora grande impatto sulla nostra quotidianità: dalla coltivazione del cereale alla sua destinazione finale sulla tavola sottoforma di pane. Il libro ripercorre la storia del frumento e del pane nel corso dei secoli, con riferimenti al trascorso oltrepadano, descrive in particolare il ciclo del grano, col suo lunario e le sue tradizioni, dalla preparazione del terreno alla semina, dalla mietitura alla trebbiatura. Sono anche illustrate le attività del mugnaio e del prestinaio, figure importanti legate al mondo cerealicolo. E naturalmente viene spiegato, nel dettaglio, come le nostre nonne facevano il pane in casa e magari lo cuocevano al forno comune. Tornano lavori, gesti e riti del passato. Si incontrano strumenti ormai relagati in soffitta o sui mercatini dell’antiquariato. Sembra di rivivere i timori del contadino all’arrivo di un temporale o la sua gioia di fronte al raccolto abbondante. Eppure il libro si apre all’attualità. Se il suo sottotitolo guarda al passato, il titolo principale, “Le spighe sono pane”, tratto da un ricordo giovanile di San Luigi Orione, è una finestra sul mondo d’oggi e termina con l’invito a far uscire il pane artigianale dall’anonimato, per farne un cibo che sia messaggio della terra e del borgo ove è prodotto, anzi “fatto”, perché come dice l’autore “il pane si fa”, ovvero si crea con sacrificio e tanta passione.

Autore: Dott.Ercole Bongiorni
Editore: Publicenter Stradella(PV) - Tel. 0385.245130 e-mail:info@publicenterweb.it
Titolo: "Le spighe sono pane. Si coltivava il grano e si faceva il pane in casa"
Collana: I Quaderni di Primus Collis



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