SALUTE e MEDICINA
Comunicato Stampa

Medicina Integrata in Oncologia

E’ una medicina incentrata sul paziente oncologico che prevede, insieme a trattamenti convenzionali per il cancro l’uso combinato di varie metodologie sanitarie non-convenzionali (prodotti naturali e/o modifiche dello stile di vita, pratiche mentali e corporee, etc).

FotoL’oncologia integrata ha lo scopo di ottimizzare la salute, la qualità della vita e i risultati clinici durante tutto il percorso di cura del cancro e offre alle persone mezzi e conoscenze per prevenire il cancro e diventare partecipanti attivi prima, durante e oltre il trattamento oncologico.

NON È MEDICINA ALTERNATIVA: i trattamenti non-convenzionali non vengono e non devono essere utilizzati in sostituzione dei trattamenti convenzionali ma devono lavorare fianco a fianco per curare il paziente con tutto ciò che si ha a disposizione.

E’ una medicina valida dal punto di vista scientifico e supportata da numerosi studi pubblicati su riviste nazionale ed internazionali peer-reviewed.

QUAL È LO SCOPO DELL’ONCOLOGIA INTEGRATA?
L’uso delle terapie integrate, che è bene ripetere prevede l’associazione di medicina convenzionale e non-, ha lo scopo di prevenire le ricadute, potenziare l’efficacia delle sole terapie convenzionali e ridurne gli effetti collaterali che rendono molto difficile la gestione dei trattamenti antitumorali convenzionali; spesso infatti la terapia viene sospesa o ritardata a causa dei forti fastidi che compaiono.
Lo scopo dell’oncologia integrata è quello di fornire supporto alle classiche terapie anticancro, aiutare il paziente e migliorare la sua qualità della vita.

QUALI SONO I BENEFICI DELLE TERAPIE NON CONVENZIONALI USATE IN ONCOLOGIA INTEGRATA?

• Possono aiutare il paziente in qualsiasi fase della malattia, a partire dalla diagnosi fino al follow-up
• Riducono i disturbi post-operatori
• Riducono effetti collaterali quali nausea, vomito, diarrea, stipsi e astenia
• Forniscono supporto al sistema immunitario
• Aiutano a contrastare anemia, leucopenia, piastrinopenia
• Forniscono sostegno psicologico

In Europa si stima che circa il 40% dei malati di tumore si rivolga alle medicine complementari in aggiunta alle cure oncologiche e secondo uno studio condotto in Francia su 4.349 malati oncologici due anni dopo la diagnosi, quasi il 20% ha fatto ricorso a una medicina complementare: principalmente omeopatia, agopuntura, fitoterapia. Il ricorso a questi trattamenti è associato a giovane età, sesso femminile e livello di istruzione superiore (Sarradon-Eck 2017).

Anche in Italia si sono fatti studi per conoscere quanto questo nuovo fenomeno è radicato. Secondo una ricerca condotta in sei Dipartimenti oncologici toscani quasi il 40% dei pazienti con tumore utilizza una o più medicine o tecniche complementari, tra cui dieta e integratori, fitoterapia, omeopatia e terapie corpo/mente. Uno studio nel 2018 svolto in collaborazione fra l’ISS, l’AIMAC ed ARTOI, ha mostrato che in Italia più del 60% dei pazienti oncologici nel corso dei trattamenti fa uso di sostanze o metodologie complementari. Circa il 50/80% dei malati si rivolgono a terapie non convenzionali non per aspettative miracolistiche, ma per alleviare i carichi di sofferenza che le terapie classiche non risolvono completamente.

A questa forte richiesta di supporto con le medicine complementari che arriva dai malati di tumore non corrisponde tuttavia un’adeguata offerta di trattamenti nelle strutture sanitarie pubbliche. Una survey realizzata per l’European Partnership for Action Agaist Cancer/EPAAC (Rossi 2015) ha esplorato questo tema per la prima volta rilevando che circa il 20% dei centri oncologici europei offre ai pazienti una forma di terapia complementare.

La terapia oncologica integrata vuole essere un approccio multidisciplinare atto a migliorare i risultati ottenuti dalle terapie convenzionali. Ogni terapia antiblastica ha in sé effetti benefici, ma anche effetti indesiderati. La terapia integrata cerca non solo di risolvere questi problemi, ma propone un uso combinato cosiddetto integrato, di farmaci naturali e metodologie al fine di raggiungere maggiori risultati.

Come è successo in America anche in Italia è nata l’associazione ARTOI (Associazione per la Ricerca per le Terapie Oncologiche Integrate) che si prefigge gli stessi scopi: curare ed informare. In campo medico ed ancora di più in campo oncologico nessuno può dire di avere in mano la soluzione miracolosa, ma proprio per questo motivo qualsiasi apporto sia esso farmacologico che di metodologia, dovrebbe essere valutato. È però necessaria la sua validazione scientifica.

L’oncologia integrata ha conoscenze multidisciplinari ed è una medicina basata sulle evidenze scientifiche (Evidence Base Medicine), integra il percorso convenzionale con il complemento di sostanze naturali, agopuntura, omeopatia, medicina tradizionale cinese, ipertermia e altro, allo scopo di intensificare l’efficacia del trattamento in atto e migliorare il controllo dei sintomi e ridurre la sofferenza.

È spesso costruita a misura di paziente. Considerando per esempio la medicina tradizionale cinese, esistono molecole di estrazione naturale, fitoterapica e non solo, per trattare la neoplasia. Ne sono esempi la lactoferrina, la polidatina, la curcumina, il vischio, l’epigallocatechina gallato solo per citarne alcuni.

La lactoferrina molto studiata in Giappone, non solo è capace di ridurre la diffusione metastatica, ma riduce la capacità di trasformazione neoplastica delle cellule del distretto gastroenterico. Le sostanze naturali sopra citate hanno azione sulle cellule neoplastiche analoga alla gemcitabina o al taxolo. Quest’ultimo ricordiamolo è una molecola sintetica ma proveniente da un estratto derivato da una pianta, il taxus brevifolia.

Sono presenti numerosi studi scientifici che parlano di interazione sinergica di questi farmaci naturali con i farmaci antiblastici o con farmaci biologici.

La ricerca in campo oncologico sta facendo molti passi avanti, non ultimo quello dell’individuazione, riconoscimento e trattamento specifico delle cellule neoplastiche circolanti e delle cellule staminali neoplastiche, fonte queste di diffusione metastatica.

Fonti:
1. https://www.artoi.it/oncologia-integrata/
2. https://www.cassagaleno.eu/terapia-oncologica-integrata-uso-dei-farmaci-naturali-in-oncologia

BIBLIOGRAFIA
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– Bonacchi, A., Fazzi, L., Toccafondi, A; Cantore, M; Muraca, M.G., Banchelli, G., Panella, M., Focardi, F., Calosi, R., Costanzo, F., Rosselli, R., Miccinesi, G. The use and perceived benefit of Complementary Therapies by cancer patients attending conventional treatment in Italy. Journal of Pain and Symptom Management 2014. 47(1):26-34.
– Bonucci M., Marino F. Principi di Oncologi Integrata, 2021- Tecniche Nuove Edizione
– Longhi A, Setola E, Ferrari C, Carretta E. Complementary and alternative medicine in sarcoma patients treated in an Italian sarcoma center. J Cancer Res Ther. 2021 Apr-Jun;17(2):516-522.
– Rossi E, Vita A, Baccetti S, Di Stefano M, Voller F, Zanobini A. Complementary and alternative medicine for cancer patients: results of the EPAAC survey on integrative oncology centres in Europe. Support Care Cancer. 2015 Jun;23(6):1795-806.
– Sarradon-Eck A, Bouhnik AD, Rey D, Bendiane MK, Huiart L, Peretti-Watel P. Use of non-conventional medicine two years after cancer diagnosis in France: evidence from the VICAN survey. J Cancer Surviv. 2017 Aug;11(4):421-430.
– Wode K, Henriksson R, Sharp L, Stoltenberg A, Hök Nordberg J. Cancer patients’ use of complementary and alternative medicine in Sweden: a cross-sectional study. BMC Complement Altern Med. 2019 Mar 13;19(1):62.




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