Monte Bianchinu e Luna e Sole inondati dalla verità sulla cocaina

È importante dare ai ragazzi una informazione comprensibile, che parli un linguaggio diretto e non sia una predica

Ancora informazione, ancora centinaia di opuscoli con la verità sulla cocaina nelle strade di Sassari. Nella serata di giovedì 25 luglio i volontari di Fondazione per un Mondo Libero dalla Droga e della Chiesa di Scientology hanno voluto informare i cittadini residenti nei quartieri Monte Bianchinu e Luna e Sole sulla droga più diffusa dopo la marijuana e l’alcol.
Ormai le notizie sui sequestri e gli arresti a Sassari e provincia, per reati legati al mondo della droga sono molto frequenti. Persone insospettabili sono coinvolte nel traffico dai soldi facili, poco importa se a farne le spese sono ragazzini molto spesso adolescenti o adulti, bianchi o neri, uomini o donne. La droga non conosce età, etnia, sesso, religione o ceto sociale. Un problema sempre più radicato nella società al quale esperti e governanti non riescono a trovare risposte. Al cieco proibizionismo si alternano proposte di scellerato liberismo, entrambe sperimentate in tante nazioni con risultati fallimentari.
Come arginare questa epidemia? Per i volontari di Fondazione per un Mondo Libero dalla Droga è necessario partire dall’educazione e dalla formazione dei ragazzi sin dall’età scolare e dall’istruzione. È importante dare ai ragazzi una informazione comprensibile, che proviene dall’esperienza di chi la droga l’ha vissuta e sperimentata, che parli un linguaggio diretto e non sia una predica. Questo è ciò che contengono i libretti “la verità sulla cocaina” che i volontari hanno distribuito nelle strade di Sassari e che stanno riscontrando tanto interesse.
“La droga priva la vita delle gioie e delle sensazioni che sono comunque l’unica ragione di vivere” scriveva il filosofo L. Ron Hubbard, serve una vera rivoluzione culturale che parta dal basso per far passare tra i ragazzi il messaggio che solo stando lontani dalla droga potranno vivere una vita dove le emozioni, belle o brutte che siano, sono veramente quelle che hanno vissuto loro e non quelle derivate dalle droghe. Info: www.noalladroga.it

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