ECONOMIA e FINANZA
Comunicato Stampa

Nel III trimestre 2018 diminuiscono le richieste di valutazione e rivalutazione dei crediti presentate dalle imprese italiane: -1,2%. In lieve recupero l’importo medio richiesto.

17/10/18

Le rilevazioni del III trimestre 2018 relativamente al numero di richieste di valutazione e rivalutazione dei crediti presentate dalle imprese italiane hanno evidenziato un leggero rallentamento (-1,2%) rispetto allo stesso periodo del 2017. Entrando maggiormente nel dettaglio, l’analisi consente di distinguere il diverso andamento del numero di richieste da parte di Imprese individuali e Società di capitale, con queste ultime che da inizio anno hanno fatto registrare una crescita pari a +0,8% a fronte del calo rilevato per la componente delle Imprese individuali (-1,3%).

FotoLe rilevazioni del III trimestre 2018 elaborate da CRIF relativamente al numero di richieste di valutazione e rivalutazione dei crediti presentate dalle imprese italiane hanno evidenziato un leggero rallentamento (-1,2%) rispetto allo stesso periodo del 2017, cui si accompagna però una leggera crescita dell’importo medio richiesto, che si è attestato a 72.899 Euro.
Queste le principali evidenze delle elaborazioni effettuate sulla base del patrimonio informativo di EURISC - il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF che raccoglie i dati relativi a oltre 85 milioni di posizioni creditizie, di cui oltre 9 milioni riconducibili a utenti business.

Entrando maggiormente nel dettaglio, l’analisi condotta da CRIF consente di distinguere il diverso andamento del numero di richieste da parte di Imprese individuali e Società di capitale, con queste ultime che da inizio anno hanno fatto registrare una crescita pari a +0,8% a fronte del calo rilevato per la componente delle Imprese individuali (-1,3%). Come mostra il grafico seguente, il calo per le ditte individuali è stato ancor più marcato nell’ultimo trimestre (-3,4%) a fronte del +0,3% fatto segnare dalle società di capitale.

L’approfondimento del Barometro CRIF permette di osservare anche la distribuzione delle richieste per classi di fatturato delle imprese. Nello specifico, dall’analisi emerge che un terzo delle richieste (il 33,2% del totale, per la precisione) è effettuata da micro imprese con fatturato compreso tra 50.000 Euro e 500.000 Euro, in linea con i dati dello scorso anno.

LIEVE RIPRESA PER GLI IMPORTI MEDI RICHIESTI
Altro dato significativo che emerge nel III trimestre dell’anno è rappresentato dalla ripresa, seppure lieve, dell’importo medio richiesto che, nell’aggregato di imprese individuali e società di capitali, si è attestato a 72.899 Euro (+3,7% rispetto allo stesso trimestre del 2017).
Il valore dell’importo medio da inizio anno però sconta ancora i pesanti cali del primo semestre e fa segnare complessivamente una flessione del -6,7%. Nel dettaglio, le Imprese individuali hanno mediamente richiesto 30.420 Euro (-7,3% rispetto al 2017) a fronte dei 93.660 Euro richiesti dalle Società di capitali.
Relativamente alla distribuzione per classi di importo, per quasi un terzo del totale (il 33,6%, per la precisione) le richieste di credito hanno riguardato importi al di sotto dei 5.000 Euro. Tale percentuale, che per altro risulta in crescita di un punto percentuale rispetto al 2017, è giustificata dal peso numericamente preponderante delle richieste da parte di imprese di piccola e piccolissima dimensione.

“Dopo un primo semestre in terreno positivo, il III trimestre dell’anno si è caratterizzato per un leggero rallentamento del numero di richieste di credito presentate dalle imprese italiane ascrivibile totalmente alla frenata da parte delle imprese individuali - commenta Simone Capecchi, Executive Director di CRIF. In uno scenario complessivamente positivo per le imprese italiane, caratterizzato da tassi di default ai minimi, riduzione dei fallimenti e crescente puntualità nei pagamenti commerciali, il mercato del credito sta vivendo una fase di profondo cambiamento, accelerato dalle nuove normative e dalle nuove tecnologie. L’interazione anche con la clientela business ormai non può più prescindere dall’adozione di soluzioni tecnologiche in grado di soddisfarne le esigenze in termini di semplicità e velocità ma, al contempo, è indispensabile un’efficace gestione del rischio da parte degli operatori, con una maggiore attenzione alle sue nuove dimensioni di analisi: dall’approfondimento della governance delle imprese allo studio delle filiere di cui fanno parte”.



Licenza di distribuzione:
INFORMAZIONI SULLA PUBBLICAZIONE
CRIF
Responsabile account:
Annalisa Giuressi (Direttore Corporate Communication)
Contatti e maggiori informazioni
Vedi altre pubblicazioni di questo utente
RSS di questo utente
© Pensi che questo testo violi qualche norma sul copyright, contenga abusi di qualche tipo? Contatta il responsabile o Leggi come procedere