SOCIETA
Comunicato Stampa

Pace e pena di morte, la “battaglia” continua della comunità di Sant’Egidio

01/02/12

La comunità di Sant'Egidio? Un ufficio Internazionale che ha il compito di promuovere la pace e la cooperazione tra i popoli.

Un ufficio Internazionale che ha il compito di promuovere la pace e la cooperazione tra i popoli. E’ questa specificità che ha dato negli anni, oggi si celebrano i 44 dalla nascita, alla Comunità di Sant’Egidio fondata da Andrea Riccardi, ministro del governo Monti, la legittimità di massimo operatore si "diplomazia parallela" o "Onu di Trastevere". Nella ricorrenza dell’anniversario della sua fondazione, tracciando un bilancio dell’ultimo anno di attività, la comunità di Sant’Egidio ha partecipato attivamente all’organizzazione del prossimo incontro mondiale interreligioso per la pace, che si svolgerà nel settembre del 2012 a Sarajevo: un passo importante per il dialogo, una sfida per la convivenza nella zona più martoriata d’Europa. In continuazione con il dialogo ecumenico che, tra i molti, ha visto gli incontri con il patriarca serbo Irinej e il patriarca romeno Daniel, i legami sempre più amichevoli con il patriarcato di Costantinopoli e di Mosca, sottolineato da una lettera personale del patriarca Kirill, i rapporti e gli incontri di dialogo con le più grandi organizzazioni e università islamiche, dall’Indonesia alla Costa d’Avorio.In particolare, la Comunità cerca di realizzare la solidarietà e l'aiuto umanitario alle popolazioni civili che soffrono a causa della guerra: i mezzi di questo servizio alla pace e alla riconciliazione sono quelli della preghiera, della condivisione, dell'incontro e del dialogo.
Il primo successo ottenuto in ambito internazionale della Comunità di Sant’Egidio si ebbe nel 1990, quando la comunità riuscì ad aprire un tavolo di trattative tra i contendenti della guerra civile in Mozambico, che portò nel 1992 alla firma degli Accordi di pace di Roma.
Il dialogo, inoltre, ha permesso di costruire, anche nel 2011, passaggi importanti e positivi nella battaglia per fermare la pena capitale nel mondo. Una battaglia innovativa e istituzionale, in sinergia con altre organizzazioni e con il governo italiano ha contribuito a fermare l’esportazione negli Usa di una delle tre sostanze necessarie all’iniezione letale e un ruolo diretto della Comunità ha contribuito all’abolizione definitiva della pena di morte in Mongolia e in Benin. La Comunità di Sant’Egidio ha continuato a lavorare al rafforzamento della Coalizione mondiale contro la pena di morte, nata a Roma nel 2002, e ha ampliato il movimento delle Città contro la pena di morte nel mondo, quasi 1500, e l’impatto della Giornata internazionale delle Città per la Vita. La prima Conferenza pan-caraibica contro la pena di morte, promossa dalla Comunità a Madrid a ottobre, in collaborazione con il governo spagnolo, è all’origine della nascita della Coalizione dei Grandi Caraibi per la Vita.



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