SALUTE e MEDICINA
Comunicato Stampa

Patologie dell’occhio: il primo trapianto liquido in campo oculistico parla italiano

29/08/16

Utilizzabile nel trattamento di varie patologie dell’occhio, la tecnica si basa sul trapianto di unità elementari di membrana amniotica umana (HAMT-EU) disperse in un collirio, sostituendo la tradizionale chirurgia. Brevettata negli USA dal dr. Emiliano Ghinelli nel 2011, è stata approvata dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero della Salute.

FotoIn caso di malattie oculari, è possibile sfruttare le capacità della membrana amniotica umana di bloccare infiammazioni, cicatrici e neo-vascolarizzazioni senza ricorrere al classico trapianto chirurgico? Oggi la risposta è sì, grazie al trapianto di unità elementari di membrana amniotica umana (HAMT-EU) messo a punto dal dottor. Emiliano Ghinelli.

Le unità elementari sono piccoli elementi congelati e liofilizzati che mantengono inalterata la struttura macro e microscopica del tessuto umano di origine. Non si tratta di un trapianto nel senso tradizionale del termine. La speciale procedura di congelamento e liofilizzazione consente di somministrare il trattamento come se fosse un collirio, evitando quindi l’intervento chirurgico.

“Si tratta di un procedimento innovativo” spiega il dottor Ghinelli “basato su membrana amniotica umana liofilizzata che stimola la rigenerazione epiteliale corneale, la riparazione delle ulcere corneali e la soppressione dell’infiammazione oculare. Il vantaggio maggiore per il paziente è l’assenza della chirurgia, una migliore risposta alla terapia ed evita la cronicizzazione di alcune patologie”.

Grazie a questa nuova tecnica, pertanto, si ottengono gli stessi benefici del trapianto chirurgico di membrana amniotica, ma senza chirurgia, senza dolore, senza visione offuscata e senza profilo della cornea alterato, durante tutto il trattamento fino alla guarigione.
Il “collirio” può essere applicato sin dal primo insorgere della patologia in caso di occhio secco, blefariti, congiuntiviti, cheratiti, uveiti, ulcere corneali, malattie immuni, rigetto corneale, dolore oculare e cheratopatie da esposizione.

Il trapianto di unità elementari di membrana amniotica umana è il traguardo di un lungo percorso di ricerca avviato dal dottor Emiliano Ghinelli negli Stati Uniti nel 2001 e portato a termine in Italia e USA con il brevetto nel 2011. Nel 2015 la tecnica è stata approvata dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero della Salute.

La membrana amniotica proviene da placente di madri sottoposte a parto cesareo e, solo dopo un’accurata anamnesi e sierologia, viene raccolta, preparata e conservata per poi essere distribuita ai medici oftalmologi che ne fanno richiesta. Il prodotto è distribuito dalla Banca dei Tessuti di Treviso: www.fbtv-treviso.org.

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Emiliano Ghinelli, oftalmologo specialista in microchirurgia oculare e ricercatore nel campo delle biotecnologie e della bioingegneria, è nato a Roma il 22 maggio 1974 e vive in Italia con la moglie e i suoi quattro figli.
Dopo una lunga esperienza maturata presso importanti università ed istituti di ricerca di Chicago, Londra e Boston, è tornato in patria dove, accanto all’attività di medico oculista nello studio privato di Villafranca (VR), da diversi anni è responsabile del Servizio di Oculistica presso l’Ospedale Civile di Volta Mantovana (Mn) oltre ad aver assunto il ruolo di Direttore Scientifico di ILMO (Istituto Laser Microchirurgia Oculare) di Brescia.
www.emilianoghinelli.com



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