SALUTE e MEDICINA
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Pediatria: incidenti domestici

26/04/18

Gli incidenti domestici nell’età evolutiva sono una delle cause più importanti di invalidità e mortalità, responsabili dei 2/3 di tutta l’infortunistica nei primi anni di vita.

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Santarcangelo di Romagna



A cura del Dr. Alberto Pozzi

Gli incidenti domestici nell’età evolutiva sono una delle cause più importanti di invalidità e mortalità, responsabili dei 2/3 di tutta l’infortunistica nei primi anni di vita.
I medici e gli operatori sanitari sono i primi testimoni dei molti problemi sanitari che possono essere conseguenza di uno scarso controllo parentale , quali incidenti, comportamenti antisociali, consumo di droga e infezioni sessualmente trasmesse. I bambini scarsamente controllati sono esposti a rischi più alti di incidenti, come intossicazioni, esposizioni a rischi in ambito famigliare,incidenti durante il gioco e ustioni da esposizione solare.
Nel primo anno di vita predomina come causa di morte il soffocamento, tra il primo anno ed i quattro le cadute, le ustioni, avvelenamenti accidentali e folgorazioni.
Bisogna sfatare il pregiudizio largamente diffuso nella popolazione che ci siano “inevitabili disgrazie” questo in casa e nella pratica dello sport.
La casa, un posto per tutti considerato sicuro, tranquillo,scevro di pericoli; eppure è l’ambito domestico in cui avvengono il maggior numero di incidenti ed i gruppi di popolazione maggiormente a rischio sono le casalinghe, gli anziani ed i bambini.
All’interno di queste categorie per le persone di sesso femminile i rischi sono maggiori.
Quando nasce un bambino cambiano e siamo costretti a cambiare i tempi di realizzo delle cose ed a modificare le nostre vecchie abitudini.
Purtroppo tra le vittime degli incidenti domestici vi sono i bambini, che alcune stime ci riportano in circa 400 decessi annui, contro i 200 per incidente stradale.
Ad aumentare il numero degli incidenti domestici vi sono le microincidentalità, che sono quegli episodi che non arrivano al pronto soccorso, ma vengono medicati e curati a domicilio dei parenti , o da se stessi.
Gli ambiti domestici più pericolosi sono la cucina, il soggiorno ed il bagno. Sono soprattutto i comportamenti a produrre insicurezza. Molti incidenti di cui sono vittime i bambini nascono dalla distrazione degli adulti, o da coloro che dovrebbero sorvegliarli, noto esempio il bambino che a Milano si è staccato dalla madre, intenta al cellulare ed è caduto sui binari del metro.
Spesso non si pensa che oggetti, o prodotti di uso comune possano divenire pericolosi se lasciati a disposizione dei bambini e le cause maggiori di infortunio sono i traumi da mobili, o da altre parti dell’abitazione come bordi delle finestre, maniglie e soprattutto le cadute.
Anche gli incidenti domestici hanno durante la giornata delle ore di maggior rischio: quando i genitori prestano attenzione ad altre attività, cioè attorno alle ore di pranzo e cena poi nella serata; nei giorni festivi e prefestivi ed in particolari situazioni famigliari: trasloco, nascita di un fratellino.
Partendo proprio dalla nascita dei piccoli che crescono ed improvvisamente dalla posizione in cui è stato posto nei giorni precedenti non si muoveva, oggi rotola. Non si può lasciarlo solo sul fasciatolo, sul letto, o sul tavolo, tenerlo sempre per un estremità; nel lettino tenere sempre le sponde sollevate, con sponde alte 80 cm. e la distanza tra una sbarra e l’altra non superiore agli 8 cm, per evitare che il bambino infili la testa. Il cuscino non deve essere troppo soffice, o grande, esistono cuscini in gomma piuma con fori, o canali di aerazione per respirare anche a faccia in giù, per evitare rischi di soffocamento.Bisogna fare attenzione al succhiotto appeso al collo con nastri, cosa da evitare assolutamente.
Per giocare dal IV – V mese è utile il classico box, o quadrato con rete, oppure messo per terra su un materassino in gomma alto circa 2-3 cm. Ed il più largo possibile, rivestito di stoffa lavabile.
Attorno al V-VI mese il piccolo afferra gli oggetti e li porta alla bocca, per cui è opportuno non dare giocattoli ed oggetti troppo piccoli, o divisibili con cui giocare. Non dare da giocare barattoli di polveri di uso comune che un domani potrebbero essere usati pieni e pericolosi quindi per il bambino.
Attorno ai 9 mesi alcuni cominciano a gattonare e si allarga la loro zona di esplorazione.Attenzione quindi ai prodotti per la pulizia lasciati alla portata dei bambini, ai portacenere con i mozziconi di sigarette, anche se sarebbe indicato non fumare, od almeno non farlo in casa con la presenza di un bambino.
Dai 12 mesi il bambino cammina, attenzione quindi ai liquidi caldi sui fornelli che a seguito di una spinta possono farli cadere dai fornelli, la prima cosa da insegnare loro è di non avvicinarsi ai fornelli e tanto meno giocare con le manopole del gas, usare i fornelli preferibilmente verso la parete e non lasciare sporgere i manici delle pentole.
Attenzione ai vetri di porte e finestre, ideale sarebbe ricoprirli con fogli di plastica adesiva. Le corde delle tende sono un pericolo per la possibilità di attorcigliarsele attorno al collo, legatele più in alto.
Ormai il piccolo cammina ed esplora ed è incuriosito da tutto e prende tutto. Attenzione agli utensili da cucina: coltelli soprattutto, alle forbici, aghi, agli oggetti di ferramenta, cacciaviti, pinze, tronchesi. Non lasciate fili in vista a penzoloni soprattutto ferro da stiro e lampade su mobiletti, stereo, tv, pc, celateli il più possibile. Sono utilizzati ottimamente per sostenersi, ma non reggono e causano pericoli.
Fare attenzione anche ai fili delle prolunghe elettriche, perché potrebbero inciamparvi sia i bambini che gli anziani.
Installare un interruttore differenziale “salvavita” all’impianto elettrico, esso è lo strumento che posto all’inizio dell’impianto elettrico interviene automaticamente interrompendo la corrente elettrica quando si verificano delle dispersioni, che possono essere causate sia da apparecchiature difettose che dal contatto accidentale del corpo umano con un elemento in tensione. Elemento rappresentato dal piccolo gattonatore per lui quei buchini delle prese sono un oggetto invitante e misterioso ed invita a mettere li dentro tutto quello che capita a portata di mano,pezzi di fil di ferro, chiodi, viti, cacciaviti sottili, oppure ad essere esplorati con le dita bagnate di saliva, o con il “cicciotto” , oppure cosa si può mettere in quel buchino … penna, stuzzicadenti.
Tutti i vari deodoranti ambientali inseriti nelle spine, fornelletti antizanzare possono apparire invitanti e usati per aggrapparsi, che strattonati ed allontanati dalle prese lasciano così la possibilità di arrivare ai contatti, altrettanto i forneletti offrono la possibilità di scottarsi, anche questi utili oggetti andranno spostati più in alto.
Non bisogna mai tirare il cavo elettrico per togliere la spina dalla presa, si rischia di strappare il filo stesso e staccare la presa dal muro. Non utilizzare troppe spine sulla stessa presa,che rappresentano un invito a toccarle.(foto 1)
Tutto ciò che è nell’ultimo cassetto della cucina (refugium peccatorum), può apparire interessante al piccolo, apparirà utile ed avrà un attrazione irresistibile per lui.
Poi attenzione quando si fanno i lavori in casa a non farsi derubare, dal piccolo innocente pargolo, dalla cassetta degli attrezzi di oggetti per lui interessanti , ma pericolosi.
Le bottiglie presto, o tardi non passeranno inosservate e verranno assaggiate, o comunque leccato il tappo, od i bordi. Non diamo troppo per scontato la sicurezza dei tappi a prova di bambino; che possono comunque essere aperti e se non completamente può colare sempre parte del contenuto, attenzione pertanto a detersivi liquidi, detergenti, creme lucidanti per mobili,spray di qualunque genere,cere per pavimenti, soprattutto candeggina, ammoniaca, acido muriatico, alcool, tutti sono candidati ad essere assaggiati se trovati a portata di mano. Le sostanze detergenti per uso domestico, come la candeggina, sono classificate in seconda posizione in termini di sostanze più frequentemente coinvolte nelle intossicazioni pediatriche (< di 5 anni di età).
Negli Stati Uniti nel 2017, sono stati visitati 14.395 bambini di età inferiore ai 6 anni per esposizione ad ipoclorito di sodio (candeggina) ed il 44% di loro è stato trattato in una struttura sanitaria. Ideale è chiudere a chiave tutti questi prodotti, o spostarli in alto, ricordarsi che l’alto varia con l’altezza del piccolo che cresce ed arriva oggi dove ieri non arrivava.Una pasta in scatola, od un tubetto che attira i piccoli esploratori è il lucido da scarpe, anche se oggi appare fuori moda e poco usato per la cura delle scarpe, ma vi sono comunque per casa autolucidanti e spray impermeabilizzanti che possono causare danni se ingeriti, per cui anche questi vanno custoditi in luoghi chiusi. Meno pericolosa di tutti è l’abitudine di assaggiare le suole delle scarpe, o succhiare i tacchi delle scarpe da donna, soprattutto a spillo, con tacchetto. Tacchetto di gomma, ora di plastica, una volta inchiodati oggi incollati, o inseriti a pressione che possono essere comunque tolti dalla loro sede ed ingeriti ed essendo di gomma , o plastica non contengono elementi radiopachi per cui anche a radiografie dell’addome non sono visibili ed individuabili, nel caso di ingestione non resta che aspettare la loro naturale espulsione. Con soddisfazione del genitore che deve setacciare le feci alla ricerca del corpo estraneo. Purtroppo possono però prendere altre vie e penetrare nelle vie aeree con conseguente tosse o peggio soffocamento.
Tutto ciò che appoggia per terra è alla loro portata, può anche una banale scopa causare nella caduta danni dal banale colpo in testa ad innescare una serie di cadute di altri oggetti, che cadendo si rompono e possono sparare in giro schegge di ogni tipo, che vanno subito aspirate, o raccolte nel modo migliore possibile, onde evitare tagli e lesioni alle mani , alle ginocchia, alle cosce del piccolo gattonatore.
I sacchetti di plastica stanno scomparendo, ma anche quelli biodegradabili presentano gli stessi problemi, i bambini non debbono giocarci per pericolo che lo infilino in testa a coprirsi il viso ed alla prima inspirazione si incollano alla bocca ed al naso, causando panico nel bambino ed incapacità conseguente di sfilarlo, o strappare rapidamente la superficie impermeabile che blocca il respiro.
Coprire gli spigoli dei mobili con paraspigoli di gomma.
Verificare che sul balcone la ringhiera abbia sbarre abbastanza strette da non permettere che il bambino possa infilare la testa, ed abbia un’altezza a norma di legge, meglio rivestirlo all’interno con una rete molto fitta.
Verificare anche che accanto alla ringhiera del balcone , o sotto la finestra, non ci siano oggetti che si prestino a fare da gradino per una scalata pericolosa. Se in casa vi sono scale interne è consigliato l’uso di cancelletti all’imboccatura delle stesse.
Queste sono solo alcune semplici elementari norme di sicurezza che dobbiamo attuare in presenza di bambini, la sicurezza è un argomento molto vasto i medici possono aiutare i genitori a prevenirli, ma la miglior prevenzione è quella affidata ai genitori,
che con un monitoraggio continuo ed una disciplina corretta possono portare ad avere dei bambini con corretti stili di vita e più sani.



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