GASTRONOMIA
Comunicato Stampa

Pinzimonio, la freschezza a tavola nelle Coop

09/07/13

“Pinzimonio, gusto e benessere”: ben cinque ortaggi in una confezione che viene distribuita dalla Coop: finocchio, carota, peperone, ravanello, sedano. E’ un’idea di OPO Veneto per promuovere il consumo di verdura nei mesi estivi, facendo leva sulla domanda di cibi freschi, leggeri, rinfrescanti, dietetici.

“Pinzimonio, gusto e benessere”: ben cinque ortaggi in una confezione che viene distribuita dalla Coop: finocchio, carota, peperone, ravanello, sedano. E’ un’idea di OPO Veneto per promuovere il consumo di verdura nei mesi estivi, facendo leva sulla domanda di cibi freschi, leggeri, rinfrescanti, dietetici. Sono verdure di stagione, rigorosamente selezionate, garantite per qualità e provenienza. La campagna promozionale è in corso, la risposta da parte dei consumatori è positiva. La confezione attira, piace, dà la sensazione della freschezza a tavola. Invita a preparare e a gustare un delizioso pinzimonio, sempre gradito sia come antipasto che contorno. Ai consumatori assicura “gusto e benessere”, slogan con il quale viene presentato, e non tradisce le aspettative. Un foglietto, all’interno delle confezioni, sintetizza in pochissime parole il valore e le caratteristiche degli ortaggi; spiega perché fanno bene. Il pinzimonio OPO Veneto è in promozione alla Coop dal 4 luglio. Per Sergio Tronchin, responsabile commerciale di OPO Veneto, “è un modo diverso e originale per sviluppare il consumo e quindi la vendita di verdura, visto anche il momento di stanchezza nelle vendite. Nelle confezioni ci sono i prodotti base per fare il tradizionale pinzimonio, pronti per essere preparati, tagliati a bastoncino, ed essere gustati a tavola, intinti nella salsa. Le stesse verdure, però, possono essere consumate come insalate fresche, oppure possono essere impiegate per minestroni: una varietà di ortaggi sempre a portata di mano e funzionali a diversi impieghi”. Una curiosità storica sulla parola pinzimonio, composta dal verbo pinzare (dal latino pungere, pizzicare) e dal suffisso monio, che indica appartenenza, relazione. A Roma è chiamato “cazzimperio”, dall’italiano arcaico cazza, che era il mestolo degli alchimisti, con il quale si emulsionavano le sostanze. Roberto Benigni, nella metà degli anni Novanta, in uno spettacolo comico, prese di mira un immaginario (ma non troppo) “partito del pinzimonio”, quale espressione della “dimestichezza ecumenica” della politica italiana. Recitava Benigni: “Visto che gli alberi erano tutti presi, ci siamo buttati sulla verdura: noi però l'abbiamo presa tutta! Noi siamo il Partito del Pinzimonio! Il partito di Sant'Antonio! Siamo il partito più serio, quello del cazzimperio!”.



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