SALUTE e MEDICINA
Comunicato Stampa

PNEI, terapia consecutiva e attivatori energetici

La Psiconeuroendocrinoimmunologia (PNEI) consiste in un nuovo modello di cura della persona che si occupa dell’interazione reciproca tra il comportamento, l’attività mentale, il sistema nervoso, il sistema endocrino e la risposta immunitaria degli esseri umani.

FotoLa PNEI si occupa dell’ interazione reciproca tra il comportamento, l’attività mentale, il sistema nervoso, il sistema endocrino e la risposta immunitaria degli esseri umani. Questo concetto è nato circa 30 anni fa e da allora l'obiettivo è quello di studiare in modo unificato i sistemi psico-fisiologici che sono stati analizzati da sempre in maniera separata e indipendente.

La PNEI integra questi assi neuro-ormonali:

• l'asse ipotalamo-ipofisi-surrene
• l'asse ipotalamo-ipofisi-tiroide
• l'asse ipotalamo-ipofisi-gonadi
• l’asse ipotalamo-spinale-midollare.


La PNEI racchiude quattro Sistemi in continua interazione, i quali rappresentano dal punto di vista concettuale, le attuali conoscenze del funzionamento psico-fisiologico dell’essere umano, visto come un continuum tra psiche e soma.

I 4 SISTEMI sono così definiti:

• P: Sistema Psicologico;
• N: Sistema Neuronale;
• E: Sistema Endocrino;
• I: Sistema Immunitario.

Questi Sistemi formano la PNEI, la quale rappresenta la base e il bersaglio terapeutico della Terapia Consecutiva. Le scienze moderne sono arrivate alla conclusione che l’organismo umano è un Sistema complesso, nel quale ogni emuntorio fa parte del tutto, in una sinergia e in una rete di comunicazioni intercellulari, che attraversano l’organismo da una parte all’altra, condizionando il funzionamento di ciascun organo in maniera istantanea.

La logica energetica è dettata dal network informazionale delle citochine, fattori di crescita nervini e cellulari, dagli ormoni e neurotrasmettitori che comunicano in interazione tra loro. La scienza che studia tale Sistema complesso è la (psiconeuroendocrinoimmunologia), conosciuta semplicemente come PNEI.

La scoperta scientifica importante che a metà degli anni ‘80 ha dato il via a questa scienza è stata quella di stabilire che i linfociti (tipi di globuli bianchi e quindi adibiti al sistema immunitario) producono l’ormone TSH (ormone ipofisario che stimola la tiroide alla produzione di T3 e T4) e altre molecole con attività neuroendocrina.

È stato anche scoperto che il linfocita può ricevere segnali sia dal sistema nervoso centrale che dal sistema endocrino. Ecco così che si è visto che esiste un’unica rete funzionale e integrata costituita da mediatori comuni che sono le citochine, i neurotrasmettitori e gli ormoni (rispettivamente mediatori del sistema immunitario, del sistema nervoso e del sistema endocrino).

Questi tre sistemi lavorano quindi insieme. I mediatori (molecole) agiscono su tutti e tre i sistemi e possono influenzare non solo il proprio apparato di provenienza, ma anche gli altri. Gli ormoni ad esempio (che siamo abituati a catalogare come appartenenti al sistema endocrino) sono invece in grado di influenzare anche la risposta immunitaria e di agire in sinergia con il sistema nervoso e il sistema immunitario (e viceversa).

La PNEI è quindi un’interazione dell'assetto psicologico, neuropsicologico ed emotivo con la sfera chimico-fisica e organica della biologia della vita, in condizioni di salute e di malattia.
L’omeostasi corporea avviene grazie all’autoregolazione di questa rete che riceve input di natura psicologica, infettiva, ecc.

Il punto chiave è che grazie ad un sistema PNEI attivo e ben funzionante si ottiene un'efficace prevenzione delle malattie. Lo stato psicoemotivo ed affettivo di una persona influenza e modifica il decorso di una malattia. Ecco quindi che la mente è in grado di influenzare la cura delle malattie.

Un individuo può sviluppare una malattia a causa di una enorme variabilità di fattori genetici ed ambientali che vanno a modificare proprio l’equilibrio della PNEI. Fattori come avere una salute psicologica buona, seguire un’alimentazione corretta ed avere un sistema immunitario forte aiutano nel mantenimento di questo equilibrio. Inoltre, altre componenti del sistema possono intervenire per correggere quella che è in difficoltà. Ad esempio mangiare bene e sano può correggere l’umore, ridurre lo stress, corregge problematiche endocrine e così via.

È evidente che la mente è da intendere come una realtà che agisce e opera sul corpo e che anche viceversa il corpo è dotato di meccanismi e proprietà chimico-fisiche autonome che influenzano la mente. Oltre a questo la PNEI può essere intesa anche come una disciplina olistica che cerca di venire incontro ai disturbi dei pazienti considerando anche i bisogni spirituali della persona.

Questo aspetto biochimico di rete fra vari sistemi può spiegare il funzionamento di metodi di cura non tradizionali come agopuntura, osteopatia, riflessologia, yoga, dietoterapie specifiche, meditazione di vari orientamenti, ecc. L’equilibrio della PNEI è regolato dal network informazionale, che considera le interazioni reciproche tra attività mentale, sistema neuronale, endocrino e immunitario.

La terapia consecutiva esprime, per mezzo di un innovativo concetto terapeutico, il connubio tra l’esperienza millenaria della medicina cinese e la regolazione della bilancia PNEI, fornendo finalmente delle risposte valide a patologie spesso non risolvibili.

Attraverso la Terapia Consecutiva, è possibile quindi esprimere la logica informazionale del mondo cellulare, permettendo il controllo e il bilanciamento dell’intero Sistema e la gestione dei continui cambi di stato della risposta reattiva, seguendo l’attivazione dei Meridiani maggiori e le possibili vicariazioni intermedie. L’impiego dei ReaYang e dei CitoYang, regoleranno la risposta della Bilancia PNEI in modo armonico, secondo la logica del momento.

È possibile affermare che la Terapia Consecutiva è stata sviluppata secondo i principi della Medicina Tradizionale Cinese e Ayurvedica, coniugando la Moderna Omeopatia e Fitoterapia e impiegando una nuova chiave di lettura dettata dalle applicazioni della Medicina Quantistica. La terapia consecutiva si basa sull’utilizzo di sostanze di origine vegetale che, nelle giuste percentuali, mimano specifiche molecole presenti nel nostro organismo, dando un segnale alle cellule che in questa maniera vengono riattivate.

La terapia consecutiva permette l’utilizzo contemporaneo di diversi approcci curativi come i farmaci tradizionali, i farmaci fitoterapici e i farmaci omeopatici: essi vengono armonizzati e reciprocamente regolati, consentendo di ottenere risultati maggiormente apprezzabili.

In uno stato di malattia, l’organismo umano è energeticamente carente e questo livello tende ad abbassarsi , quando i protocolli terapeutici sono principalmente gestiti dalla medicina allopatica. Ciò è dovuto dal fatto che i processi di estrazione chimica o di produzione di un farmaco allopatico mancano di quel quantum energetico che ritroviamo in natura.

Ecco perché è fondamentale poter estrarre le risorse energetica direttamente dall’alimentazione, oppure integrare e migliorare il livello energetico attraverso un farmaco naturale, creato appositamente secondo i principi che si ritrovano in natura. Le varie fasi di estrazione devono fare in modo di non alterare il principio attivo, ma di riportarlo direttamente con lo stesso livello energetico.

La Natura inoltre riconosce se stessa e così è quello che fa il nostro organismo quando introduciamo alimenti naturali. Questo principio è andato perduto negli ultimi 150 anni, con la predominanza del pensiero meccanicista, il quale appare ormai obsoleto, grazie alle nuove conoscenze in campo medico – scientifico.

La Terapia Consecutiva, è la sintesi di una Medicina Integrata, ossia la sinergia tra Terapia Consecutiva, Medicina Biologica e Fitoterapia Sistemica. Il fine della terapia è mantenere la funzionalità del sistema immunitario e i prodotti della linea Reayang sono stati studiati per essere collocati tra i rimedi fitoterapici e/o allopatici: essi possono essere utilizzati, a discrezione, nella fase di “drenaggio” e nella fase“omeopatica”. Essi permettono l’attivazione cellulare e il riequilibrio generale dell’organismo tramite sia un drenaggio organico, agendo sulla PNEI e rispettando i meccanismi fisiopatologici di risposta all’aggressione del conflitto, sia attraverso un drenaggio energetico.

Nella filosofia orientale l’uomo è sempre stato visto come un universo in miniatura regolato dalle stesse leggi del grande universo e il corpo come un sistema organico di parti tutte tra loro correlate secondo un modello energetico che riproduce in scala infinitesimale le strutture energetiche universali.

La teoria dei cinque elementi viene quindi portata sul piano umano come utile guida per la valutazione energetica. A ciascun elemento fanno capo vari organi che ne riassumono i caratteri, il funzionamento e le dinamiche energetiche che, all’interno del corpo umano, si spostano da un elemento all’altro attraverso dei canali chiamati meridiani.

La salute e la malattia vengono affrontati in questi termini: lo stato normale è una condizione in cui è presente un’armonia di rapporti fra le varie funzioni dell’organismo del paziente, il flusso è fluido e regolare, l’organismo gode di buona salute fisica e psichica.

Invece la malattia è, sia secondo la concezione della medicina occidentale sia secondo la medicina tradizionale cinese, un’alterazione rispetto allo stato normale. Lo squilibrio energetico si realizza per l’insufficienza assoluta o relativa dell’energia generale dell’organismo: se non viene riconosciuto in tempo e non viene trattato tempestivamente genera disturbi funzionali o lesioni organiche.

La cura delle patologie richiede un rimedio in cui siano compresenti una base organica (materia = Yin) e una base energetica (energia =Yang). Per questo motivo solo dei rimedi strutturati in modo logico e preciso secondo le leggi della medicina tradizionale cinese e della geometria sacra possono portare alla risoluzione non solo del sintomo ma anche della causa, influendo positivamente sulla sintomatologia locale e sullo stato generale.

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