TURISMO
Comunicato Stampa

Sicilying, anche in Sicilia un nuovo modo di vivere il turismo. «Le amministrazioni non fanno marketing territoriale»

24/02/15

Prenotare online un giro tra le aziende vitivinicole, un’escursione in barca, una visita a un caseificio. Finora non era possibile. Arriva da Catania il primo tour operator digitale interamente siciliano.

FotoMigliorare il turismo in Sicilia, dimostrando quanto possa essere utile il marketing territoriale . È questo l’obiettivo di Sicilying, letteralmente «fare Sicilia», il primo e unico tour operator completamente online dedicato alla Sicilia e fatto da siciliani. Un «marketplace di esperienze turistiche» che risponde alle esigenze dei viaggiatori, italiani e non. Perché la terza domanda che si pongono, dopo aver scelto la meta e aver stabilito come arrivarci (aereo, treno, traghetto…) è: «Lì cosa facciamo?». Sicilying ha la risposta.

L’idea è nata nel 2011 ed è stata realizzata l’anno successivo, con un focus sul settore enogastronomico. Il claim era semplice: «Scopri cosa fare in Sicilia». Da allora, l’evoluzione è stata continua. E l’hanno portata avanti quattro soci, età media 33 anni, tutti catanesi, due dei quali tornati dai loro successi professionali in giro per l’Italia per dare vita al proprio progetto imprenditoriale: Vincenzo Di Maria, Giacomo Grippaldi, Carmelo Indelicato e Giuseppe Mangano hanno messo le loro competenze - negli ambiti più disparati - al servizio dell’idea di migliorare il turismo in Sicilia. Un investimento economico fatto nel 2013 ha portato Sicilying ai numeri di oggi, con quattro nuovi assunti, tutti siciliani e meno che trentenni.

«Sicilying offre esperienze», spiega Carmelo Indelicato, uno dei soci e attuale Ceo. «I turisti possono prenotare online e in real time le attività da fare nel corso delle loro vacanze in Sicilia. In questo modo aiutiamo gli operatori di settore e diamo una mano alle aziende: c’è il caseificio che si ingegna per diventare un polo d’attrazione o l’azienda agricola che fa un percorso alla scoperta delle erbe aromatiche e una lezione di cucina in giardino». Oppure il giro in quad tra i templi di Segesta, il tour di degustazioni nelle aziende vitivinicole del Trapanese o il trekking sull’Etna.

Servizi, questi, che dovrebbero fare parte dell’offerta della Regione Sicilia e dei Comuni: «Le istituzioni non investono abbastanza nel marketing territoriale: quando i turisti scelgono dove andare a passare le vacanze, non trovano facilmente tutte le opportunità che offre questa terra. Ed è invece lì che le amministrazioni devono puntare», afferma Carmelo Indelicato. L’importanza della prenotazione online non può passare in secondo piano: quindici anni fa, gli alberghi si prenotavano tramite le agenzie di viaggi, oggi online su Booking e AirBnb. «Domani sarà lo stesso per le attività da svolgere». E Sicilying strizza l’occhio alla convenienza, con una condizione contrattuale che vincola i partner - le aziende affiliate - a fornire un prezzo uguale o fino al 15 per cento più basso rispetto a quello che applicherebbero tradizionalmente. Una coccola per i visitatori, alla quale si aggiunge un servizio di assistenza attivo ventiquattr’ore su ventiquattro, sette giorni su sette.



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