TURISMO
Comunicato Stampa

Starbucks Reserve - il mio viaggio sensoriale nel caffè

23/11/18

Apertura di Starbucks Reserve a Milano, la prima volta in Italia

Starbucks Reserve

Ero tanto curiosa di sapere quello che sei mesi dopo il mio trasferimento
qui a Milano sarebbe accaduto in Piazza Cordusio,
in quel palazzo che da una vita è sempre stato il punto di riferimento per le Poste Italiane,
quel palazzo che di lì a poco sarebbe diventato uno dei punti di riferimento
per la gran parte del turismo e la gran parte della popolazione milanese
eccetto, probabilmente, i milanesi radicati, quelli in cui scorre nelle vene il vero sangue lombardo.

Perchè dico questo? Adesso ci arriviamo, un passo alla volta.

Leggevo praticamente su riviste online, articoli di blogger sparsi qua e là,
annunci di lavoro su tutte le piattaforme social e web,
dell’apertura di Starbucks Reserve, la catena di lusso di Starbucks,
ce ne sono solo tre in tutto il mondo!

Ero molto interessata e non vedevo l’ora che aprisse
dato che, per prendere il mio amatissimo frappuccino e il famosissimo muffin al cioccolato,
dovevo aspettare il primo viaggio utile in Europa per andare da Starbucks
e assaporarlo in quell’aria di serenità e tranquillità che solo in un bar come quello si respira.

Finalmente arriva il giorno di apertura, Milano in subbuglio,
i milanesi anche, anzi, soprattutto!

6 SETTEMBRE 2018

Apre la roastery più grande d’Europa,
hanno puntato davvero tutto e lo hanno fatto davvero in grande!
Maxi schermo in Piazza Cordusio, linee tram, metro e bus interrotte, fotocamere dei cellulari dei giornalisti oscurate;
un’inaugurazione riservata a sole 1500 persone, compresi i dipendenti
quella del pubblico sarebbe stata il 7 settembre alle ore 09:00.

Decido così, da comune mortale, di passarci davanti il giorno dopo l’inaugurazione (quella vera) consapevole, comunque, che ci sarebbe stato un delirio poco normale.

“NOI ITALIANI ABBIAMO INSEGNATO AGLI AMERICANI A FARE IL CAFFÈ E LORO CI INSEGNANO COME VENDERLO A 4 EURO”

Così, il mio momento di gloria in fila per entrare dentro Starbucks, magicamente diventa cupo e scostante!

Una signora dall’età avanzata, come la classica strega dipinta dalla Walt Disney,
manda una sentenza a tutti noi in fila per entrare in un luogo dove, a suo parere,

“GLI AMERICANI SI SONO APPROPRIATI DI UNA COSA CHE APPARTIENE ALL’ITALIA”

e che per questo non meritano la sua presenza e quella di nessun’altro.

A sua discolpa però l’amministratore delegato
(come se in fondo avesse sentito la signora) specifica:

“NON VOGLIAMO INSEGNARVI A FARE IL CAFFÈ, ANZI VOGLIAMO FARVI VEDERE COSA ABBIAMO IMPARATO”
cercando di conquistare i cuori delle persone che devono la loro vita al caffè
come i napoletani, ad esempio.

Credetemi, esser lì in fila è stato davvero logorante
quasi rimpiangevo quelle parole della signora e volessi scappar via anch’io
come poi, effettivamente, ho fatto pochissimi minuti dopo.

Decido a distanza di due mesi di tornarci un pomeriggio assieme alle mie amiche
e ragazzi, credetemi, è un museo del caffè!
Inizia così il mio viaggio sensoriale dentro Starbucks Reserve.

Profumo di caffè, rosticceria ed eleganza
qui non si beve il caffè, qui dentro lo si venera!
E’ una vera e propria chiesa del caffè, dove la statua da ammirare
è la famosissima Sirena che rappresenta il brand Starbucks dalla sua nascita.

Aprendo la porta si entra in un nuovo mondo,
come sostiene il fondatore e presidente di Starbucks, Howard Shultz
«LA FABBRICA DI CIOCCOLATO DI WILLY WONKA»
Un mondo dominato da un’enorme botte metallica alta 6,5 metri che nasconde il degassificatore, uno dei macchinari della grande torrefazione a vista che quasi pare “aggredire” i clienti.

Ma è dal design che si capisce subito di essere in Italia,
un gusto elegante e raffinato del trattamento dell’immobile,
grandi pilastri che si innalzano imponenti alle spalle del cliente dove, tra uno e l’altro,
possono ammirare il cartellone modello orario dei treni che inneggia alla cultura del caffè
e al rispetto della città della moda e del design che li ospita, Milano.

E non solo!
La cucina è italiana e firmata Princi, qui come nelle altre Roastery.
Pizza, focaccia, e tutta la rosticceria è cotta al momento.
Nessun dettaglio è da traslasciare, deve essere tutto estremamente perfetto.

Insomma, questi americani ci lasciano sempre senza parole
dunque, se vi dicessi che a breve si aprirà un altro Starbucks in centro presso l’ex locale DMail, all’angolo tra corso Garibaldi e piazza XXV aprile,
che cosa pensereste?
ah, e non dimentichiamo anche l’apertura a breve di un terzo locale all’aeroporto di Malpensa!

Se vuoi dai anche un’occhiata al sito ufficiale della Catena Starbucks Reserve!



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