SALUTE e MEDICINA
Comunicato Stampa

Stress, sonno e lunghezza dei Telomeri

La lunghezza dei telomeri, indice di longevità, è sensibile a molti fattori, tra cui l’esposizione a fattori stressanti negativi, il benessere psicologico, lo stile di vita.

FotoI Telomeri sono le regioni terminali dei cromosomi. Sono composti da Dna altamente ripetuto (cioè stesse sequenze ripetute tantissime volte) e servono, come fossero cappucci, a proteggere dal deterioramento le estremità delle strutture sulle quali è scritta l’informazione genetica: i cromosomi, appunto.

A ogni divisione cellulare i telomeri si accorciano un po’, e quando sono troppo corti impediscono alle cellule di dividersi, cioè di generare nuove cellule che vadano a sostituire quelle troppo vecchie.

L’accorciamento dei telomeri è un fenomeno tipico dell’invecchiamento: telomeri brevi sono associati a tumori, a patologie cardiache, a declino cognitivo.

Quindi ogni volta che una cellula si replica, i telomeri si accorciano. Dopo molte divisioni cellulari diventano sempre più corti. Alla fine inviano alla cellule il segnale che è venuto il momento di morire.

Grazie a recenti ricerche di biologia molecolare si è capito che i telomeri sono supportati da uno speciale enzima, detto “telomerasi”, che parzialmente riesce a contrastare l’effetto di consumo dei telomeri aggiungendo basi alla loro struttura e limitando quindi il loro accorciamento (Andrews & Cornell, 2017; Armanios, 2013; Blackburn, 1991; Blackburn, 2010).

I telomeri si accorciano gradualmente mentre invecchiamo. Ma ci sono vari fattori che sembrano influenzare la loro lunghezza, accelerandone l'accorciamento o aiutando a preservarne la lunghezza nel tempo.

Questi fattori includono:

• alimentazione,
• peso e indice di massa corporea (obesità e circonferenza maggiore di vita sono collegate a telomeri più corti),
• attività fisica,
• stress,
• abitudini di vita, incluso il fumo.

Il SONNO è un altro fattore che sembra avere un'influenza significativa sulla lunghezza dei telomeri.

Uno studio pubblicato su Molecular Psychiatry da un gruppo di ricercatori guidato da Eli Puterman, esperto del Dipartimento di Psichiatria dell’Università della California di San Francisco, ha dimostrato che una dieta salutare, associata all’esercizio e al buon sonno, aiuta a proteggere il DNA nelle nostre cellule dagli effetti dello scorrere del tempo.

Diversi studi mostrano che gli uomini che dormono solo cinque ore a notte hanno telomeri più corti degli uomini che ne dormono almeno sette. La quantità davvero importante di sonno è sette ore: dopo queste, i miglioramenti sono trascurabili. I cromosomi ci dicono anche che il sonno difende il sistema immunitario. Tra i telomeri che, in chi dorme meno di sette ore, si accorciano più rapidamente, ci sono infatti quelli di un tipo di linfocita del sistema immunitario, chiamato CD8, che perde la capacità di respingere gli invasori. Quando queste cellule invecchiano perché non sono più in grado di replicarsi, diventiamo più vulnerabili a raffreddori e infiammazioni.

Nel 2005 uno studio ha dimostrato l’importanza di favorire il corretto funzionamento dei telomeri per prolungare la salute e la vita delle cellule. Sempre nel 2005 il dottor E. Woodring e colleghi hanno sottolineato che lo stress ossidativo può danneggiare i telomeri, provocando invecchiamento e cancro.

Nel 1989 Elisabeth Blackburn (premio Nobel 2009 proprio per questa scoperta) ha documentato che anche alti livelli di stress cronico può causare l’accorciamento dei telomeri.

Depressione e stress, quindi, causano invecchiamento precoce e incidono profondamente sulla durata della vita.

I ricercatori della Indiana University School of Medicine e dello Scripps Research Institute sono riusciti ad identificare una serie di geni che sembrano controllare l'impatto delle risposte alla stabilità all'umore e stress sulla longevità.

I test sull'uomo hanno portato alla luce 347 geni associati a sintomi depressivi e le analisi del sangue hanno rilevato una maggiore attività del gene ANK 3 nelle persone anziane o con grave depressione.

Si devono al Medico austriaco Hans Selye (1907-1992), le prime sistematiche descrizioni degli eventi stressanti: uno stress fisiologico (eustress), funzionale all'incremento della capacità di adattamento del soggetto di fronte a mutamenti ambientali ed uno stress patologico (distress), che provoca l'annientamento dell'individuo, il quale soccombe al mutamento.

Lo stress fisiologico attiva una risposta facilmente reversibile e non quantitativamente eccessiva; lo stress patologico, invece, induce una risposta irreversibile, in quanto sproporzionata e troppo prolungata nel tempo, rispetto alle effettive risorse dell'organismo atte a sostenerlo.

Ma i telomeri possono essere corti anche nei bambini.

Che la MANCANZA di sonno renda i bambini più capricciosi, e anche fastidiosi, è cosa nota. Ma che dormire poco porti a un invecchiamento prima del tempo delle cellule dei più piccoli è una novità. E anche il risultato di uno studio uscito di recente sul Journal of Pediatrics da un team di ricercatori di Princeton. Gli scienziati statunitensi hanno analizzato il DNA di 1567 bambini di 9 anni già inseriti nel progetto Fragile Families and Child Wellbeing Study, una ricerca che valuta nel tempo lo stato di salute, educativo e gli stili di vita di oltre 200 mila individui.

Analizzando questi dati hanno scoperto che i bambini che dormono meno sono anche quelli che hanno telomeri più corti.

"La lunghezza dei telomeri - spiega Sarah James, dell'università di Princeton e primo autore della ricerca – era dell'1,5 per cento più corta per ogni ora di sonno in meno".

Va detto che i bambini più insonni erano in salute, esattamente come quelli che dormivano il giusto, e cioè, secondo gli autori, tra 9 e 11 ore a notte. Ma il fatto comunque desta "preoccupazioni", ha detto la stessa James.

"Questo risultato – si legge nel Journal of Pediatrics - è coerente con una letteratura più ampia che indica che una durata sub-ottimale del sonno rappresenta un rischio di stress fisiologico e di salute compromessa". Un fenomeno reversibile. Resta da capire se quando i bambini dormono di più il processo dell’accorciamento dei telomeri si interrompe.

Effetti positivi, sia fisici che psicologici, possono influenzare la salute dei telomeri. Ecco i più importanti:

• L'attività fisica quotidiana ha dimostrato di essere un mezzo molto efficace per proteggere i nostri telomeri. Sport di resistenza (3x45 minuti a settimana) e high-intensity interval training (HIIT) sono i più consigliati
• Una dieta sana, molta frutta e verdura, prodotti grezzi ecc. hanno effetto positivo sulla salute
• Diamo alla nostra mente nuovi input che ci aiuteranno a discutere, parlare con altre persone, ridere, ecc. Cerchiamo di avere un atteggiamento positivo; ostilità e pessimismo non aiutano
• Da non dimenticare la prevenzione contro lo stress. Con varie tecniche di rilassamento possiamo attivare la telomerasi. Questo è un enzima che è in grado di preservare i telomeri e allungare la vita cellulare.

In generale, gli studi attuali suggeriscono che i nutrienti antinfiammatori e antiossidanti possono contribuire a sostenere la telomerasi e prevenire la progressiva erosione dei telomeri (6). Si considerino, ad esempio:

• la curcumina, il principio attivo della curcuma;
• il resveratrolo, un antiossidante derivato dall’uva;
• i numerosi polifenoli del tè verde;
• la vitamina A, che è antiossidante e coinvolta nella specializzazione cellulare. (si trova ad esempio nelle carote);
• la vitamina C, che è un antiossidante presente nei kiwi, nei peperoni o negli agrumi;
• gli omega-3 ottenuti da salmone, sardine o olio di soia, che aiuterebbero a prevenire una reazione infiammatoria incontrollata del corpo;
• la vitamina D, una vitamina e un ormone direttamente coinvolto nel processo di divisione cellulare presente nell’aringa, nel pesce spada, negli sgombri, ecc.
• selenio e coenzima Q10
• Alcuni integratori alimentari antietà riuniscono i diversi composti studiati per il loro potenziale nella conservazione dei telomeri e nell’attivazione della telomerasi. Il cicloastragenolo e l’astragaloside IV, due sostanze derivate dall’astragalo (una pianta medicinale perenne), sono particolarmente promettenti.


Bibliografia
• Agnoletti, M. (2018c). La Scienza dei Telomeri. Come sta cambiando radicalmente il concetto d’invecchiamento con importanti conseguenze sul piano della salute e del benessere psicofisico umano. Medicalive Magazine, 8.
• Elizabeth Blackburn- Elissa Epel, La scienza che allunga la vita – La rivoluzione dei telomeri, Milano, Mondadori, 2017
• Andrews, B. & Cornell, J. (2017). Telomere Lenghtening. Nevada, USA. Sierra Science.
• Armanios, M. (2013). Telomeres and age-related disease: how telomere biology informs clinical paradigms. J Clin Invest; 123: 996-1002.
• Armanios, M., & Blackburn, E. H. (2012). The telomere syndromes. Nature reviews. Genetics, 13(10), 693–704.
• Puterman E, Lin J, Krauss J, Blackburn EH, Epel ES. Determinants of telomere attrition over 1 year in healthy older women: stress and health behaviors matter. Mol Psychiatry. 2015 Apr;20(4):529-35.
• Dantzer B, Fletcher QE. Telomeres shorten more slowly in slow-aging wild animals than in fast-aging ones. Exp Gerontol. 2015 Sep 5. pii: S0531-5565(15)30036-X.
• Blackburn, E. H., Epel, E. S., & Lin, J. (2015). Human telomere biology: A contributory and interactive factor in aging, disease risks, and protection. Science (New York, N.Y.), 350(6265), 1193–1198.
• Blackburn, E.H. (2010). Telomeres and telomerase: the means to the end (Nobel lecture). Angew Chem Int Ed Engl; 49: 7405-21.
• Blackburn, E.H. (1991). Structure and function of telomeres. Nature; 350: 569-73.
• Calado, R.T., & Young, N.S. (2009). Telomere diseases. N. Engl. J. Med.; 361: 2353-65.
• López-Otín, C., Blasco, M. A., Partridge, L., Serrano, M., & Kroemer, G. (2013). The hallmarks of aging. Cell, 153(6), 1194–1217. https://doi.org/10.1016/j.cell.2013.05.039
• Kiecolt-Glaser JK, Epel ES, Belury MA, Andridge R, Lin J, Glaser R, Malarkey WB, Hwang BS, Blackburn E.“Omega-3 fatty acids, oxidative stress, and leukocyte telomere length: A randomized controlled trial”. Brain Behav Immun. 2013 Feb;28:16-24.
• Maleki M, Khelghati N, Alemi F, Bazdar M, Asemi Z, Majidinia M, Sadeghpoor A, Mahmoodpoor A, Jadidi-Niaragh F, Targhazeh N, Yousefi B. Stabilization of telomere by the antioxidant property of polyphenols: Anti-aging potential. Life Sci. 2020 Oct 15;259:118341. doi: 10.1016/j.lfs.2020.118341. Epub 2020 Aug 24. PMID: 32853653.
• Hong H, Xiao J, Guo Q, Du J, Jiang Z, Lu S, Zhang H, Zhang X, Wang X. Cycloastragenol and Astragaloside IV activate telomerase and protect nucleus pulposus cells against high glucose-induced senescence and apoptosis. Exp Ther Med. 2021 Nov;22(5):1326. doi: 10.3892/etm.2021.10761. Epub 2021 Sep 20. PMID: 34630680; PMCID: PMC8495541.



Licenza di distribuzione:
INFORMAZIONI SULLA PUBBLICAZIONE
Erboristeria Arcobaleno
Responsabile account:
Gentilin Maria Cristina (Titolare)
Contatti e maggiori informazioni
Vedi altre pubblicazioni di questo utente
RSS di questo utente
© Pensi che questo testo violi qualche norma sul copyright, contenga abusi di qualche tipo? Contatta il responsabile o Leggi come procedere