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Comunicato Stampa

Tinaia del Vento del Casato Prime Donne. A Montalcino dove la natura sposa la tecnologia la biodiversità vince

27/10/10

Un progetto tutto italiano tra il Casato Prime DOnne e Oliver Ogar porta alla luce lieviti antichi.

Si chiama ‘Tinaia del Vento‘ ed è figlia di un progetto che conduce alla riscoperta dei lieviti antichi partendo dai vitigni autoctoni ossia il patrimonio inestimabile della tipicità della produzione vinicola italiana. La Tinaia del Vento è immersa nei vigneti del Casato Prime Donne di Montalcino e coniuga naturalità e tecnologia.
È aperta su quattro lati per ossigenare naturalmente il mosto durante la vinificazione come nelle antiche cantine dove, soffitti molto alti e porte grandi assicuravano un completo ricambio d’aria; al suo interno ci sono dei tini in acciaio di ultima generazione dotati di sistema di raffreddamento e riscaldamento che hanno una forma tronco-conica e sono aperti nella parte superiore. Sul soffitto è stata montata una rotaia e un follatore meccanico che permettono di vinificare senza usare pompe di alcun genere. È interessante sapere che i lieviti usati nella nuova tinaia sono antichi e ciò rende affascinante questo costante accostamento tra antiche tradizioni e moderne tecnologie.

Questo progetto nasce dalla collaborazione del Casato Prime Donne con Oliver Ogar, giovane e innovativa società di Verona che, grazie a un finanziamento dell’Unione Europea si sta impegnando nello studio delle biodiversità e nella identificazione dei ceppi di lieviti autoctoni delle principali denominazioni italiane. In questi moderni laboratori l’alta tecnologia è di casa ed è proprio qui che si tipicizzano i lieviti indigeni.

Con la Tinaia del Vento e i lieviti autoctoni Donatella Cinelli Colombini e il suo staff al femminile riaffermano il desiderio di tornare all’antico e alla natura attraverso strumenti moderni. Un’unione armonica che esalta qualità e che permette di investire su qualità e tecnologia.

Nel 2007 nella cantina del Casato Prime Donne sono state fatte delle microvinificazioni, senza l’ausilio di lieviti selezionati, in piccole vasche tenute lontano dal resto dei tini per evitare contaminazioni. Lo studio dei mosti nei laboratori Oliver Ogar ha portato alla selezione di alcuni ceppi promettenti, uno dei quali è stato sperimentato durante la vendemmia 2008 su 50q di Sangiovese Brunello che è ora in affinamento nei tonneaux da 5hl della cantina e che presto potrà essere assaggiato.

Per maggiori informazioni e foto:
Alessia Bianchi
Fattorie di Donatella Cinelli Colombini
+39 0577 662108
pr@cinellicolombini.it
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Antonio Gnassi
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