SALUTE e MEDICINA
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Tutto sulle Faccette Dentali

23/09/14

Denti perfetti, dritti e bianchi, garantiscono un sorriso gradevole ma anche sano, che la maggior parte delle volte si traduce in una masticazione efficace.

Nella società contemporanea, in cui l’apparenza riveste un’importanza fondamentale sia dal punti di vista lavorativo che da quello puramente sociale, è fondamentale poter sfoggiare un bel sorriso.

Denti perfetti, dritti e bianchi, garantiscono un sorriso gradevole ma anche sano, che la maggior parte delle volte si traduce in una masticazione efficace. I denti curati, infatti, non sono solo belli da guardare: sono denti in salute, che difficilmente sviluppano patologie in grado di determinarne la caduta, e che la maggior parte delle volte si mantengono in buona salute per tutta la durata della vita.

Ma cosa fare se i denti, pur sani, non sono propriamente belli, e soprattutto bianchi?

L’opzione più ovvia sembrerebbe quella di ricorrere a uno sbiancamento professionale, tuttavia non sempre si ottengono i risultati desiderati. Tanto per cominciare, è sconsigliabile ripetere lo sbiancamento dei denti più di tre o quattro volte l’anno, se non vuole correre il rischio di intaccarne lo smalto e dunque rovinarne la superficie.

Non solo, perché ci sono macchie quasi impossibili da trattare e che difficilmente vengono eliminate completamente dallo smacchiamento, pur professionale, ossia effettuato da un dentista o un igienista specializzato mediante l’utilizzo di specifici gel e luce laser. Si tratta soprattutto di macchie determinate dall’abuso di sostante come nicotina, contenuta nelle sigarette, e caffè, le principali responsabili della maggior parte delle macchie sui denti. Cercare di non consumare assiduamente tali sostanze è senza dubbio consigliabile, tuttavia, quando il danno ormai è fatto, occorre trovare una soluzione efficace.

A volte, poi, i denti si presentano scheggiati, danneggiati e anneriti da vecchie otturazioni e devitalizzazioni, tutti difetti contro cui lo sbiancamento tradizionale non può nulla. La soluzione tuttavia c’è ed è rappresentata dalle faccette dentali, il metodo più efficace e duraturo – nonché privo di effetti collaterali – per riavere denti belli, sani e bianchi proprio come i denti naturali. Va però specificato che non tutti i pazienti possono metterle: per esempio, sono off limits per chi è soggetto a traumi occlusali o presenta grave insufficienza di smalto.

Le faccette dentali servono anche a correggere alterazioni strutturali dello smalto, denti separati da diastema, usurati oppure più semplicemente resistenti alle classiche tecniche di sbiancamento. Tali faccette sono delle sottilissime lamelle in ceramica o porcellana bianca che vengono applicate direttamente sulla superficie dei denti, coprendola.

A seconda dei materiale di cui sono fatte, le faccette possono durare anche oltre vent’anni senza alterarsi (la ceramica è il materiale che assicura la maggiore durata).

La cementazione delle faccette rappresenta un’operazione non difficile, ma laboriosa, che può richiedere diverso tempo; la superficie dentale viene trattata con acido ortofosforico – il quale consente alla faccette di aderire alla perfezione – quindi su di esse si applica l’acido fluoridrico e infine il silano, asciugando il tutto.

Il trattamento è irreversibile, tuttavia risulta molto resistente sia all’usura che ai cambiamenti di colore; è quasi impossibile che una faccetta ben cementata si stacchi, anche perché la sua resistenza a eventuali fratture è maggiore rispetto a quella dei denti naturali. Il dente naturale, infine, non viene danneggiato, poiché per essere applicate le faccette necessitano di spessori minimi.



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