ECONOMIA e FINANZA
Comunicato Stampa

Un TRUCK DAY in aprile che prepari il Fermo generale dell’autotrasporto entro giugno

21/02/11

per cambiare rotta e imporre l’adozione di veri costi minimi di sicurezza, sconfiggere l’intermediazione e le intrusioni criminali nel settore, transfrigoroute italia assotir chiama l’autotrasporto alla mobilitazione

Un TRUCK DAY in aprile che prepari il Fermo generale dell’autotrasporto entro giugno.

PER CAMBIARE ROTTA E IMPORRE L’ADOZIONE DI VERI COSTI MINIMI DI SICUREZZA,
SCONFIGGERE L’INTERMEDIAZIONE E LE INTRUSIONI CRIMINALI NEL SETTORE,
TRANSFRIGOROUTE ITALIA ASSOTIR CHIAMA L’AUTOTRASPORTO ALLA MOBILITAZIONE

“Eravamo i soli a sostenerlo. Oggi vediamo crescere la consapevolezza dell’errore fatto e del tempo sprecato anche in chi è stato protagonista degli inutili accordi degli ultimi due anni.
All’autotrasporto non basta la periodica riproposizione di un pugno di euro, ma regole efficaci, capaci di assicurare un effettivo ristoro dei costi sostenuti dalla imprese per operare in sicurezza e con la necessaria trasparenza, sconfiggere l’intermediazione e rilanciare un settore vitale per l’economia nazionale,
Per questo chiamiamo la categoria ad una mobilitazione generale e proponiamo una piattaforma di proposte che rimetta con i piedi per terra la discussione sui costi minimi di sicurezza”.
Questo il succo politico della riunione del Consiglio direttivo nazionale di Transfrigoroute Italia Assotir, svoltosi sabato 19/02/2011 a Roma.
I dirigenti dell’Associazione hanno all’unanimità approvato la proposta della Presidente nazionale, Anna Vita MANIGRASSO, di organizzare, nel prossimo mese di aprile, una giornata di mobilitazione nazionale, il TRUCK DAY, con manifestazioni e cortei di tir a Roma, Milano, Napoli e Catania.
Il C. Direttivo ha dato altresì mandato alla Presidenza di verificare le condizioni che possano rendere necessario che la mobilitazione della categoria sbocchi nel Fermo generale del settore entro il prossimo giugno.
Il Consiglio Direttivo di T.I. ASSOTIR ha preso atto con soddisfazione della riapertura di una dialettica accesa tra le Organizzazioni che, negli anni scorsi, hanno sottoscritto, senza problemi, accordi la cui debolezza e sostanziale inutilità era stata invece, sin dall’inizio, puntualmente denunciata da T.I. ASSOTIR.
La fallimentare via sin qui seguita dalle Associazioni tradizionali e, in particolare, dall’UNATRAS, può sicuramente far vantare il Governo ed il Sottosegretario di aver ottenuto, senza grandi sforzi, una prolungata pace sociale nel settore.
Essa ha invece drammaticamente pesato sui bilanci delle imprese di autotrasporto, che non solo non hanno potuto vedere, neppure in via ipotetica, l’applicazione di quei costi minimi che tutti riconoscono essere indispensabili a fornire al settore trasparenza, sicurezza e qualità; ma hanno dovuto sopportare senza fiatare aumenti pesantissimi nei costi di gestione (gasolio, pedaggi, assicurazioni, ecc.) e hanno dovuto assistere, impotenti, all’ulteriore crescita dell’intermediazione parassitaria e delle infiltrazioni criminali in un mercato in cui vige come unica legge quella del massimo ribasso sui servizi.
TRANSFRIGOROUTE ITALIA ASSOTIR, che da sempre critica la linea di arrendevolezza seguita dalle Associazioni tradizionali, ha messo a punto una piattaforma alternativa che vuole rispondere alle fondamentali esigenze delle imprese del settore e, per far questo, vuole modificare radicalmente l’art. 83 bis della legge 133/08:

1. Imporre un meccanismo di calcolo dei costi minimi di sicurezza, che faccia giustizia delle ridicole elaborazioni ministeriali, recuperi il progetto VEGA messo a punto, con i soldi dei trasportatori, dal C.C. dell’Albo dell’autotrasporto, e si basi su una corretta valorizzazione delle diverse voci di costo che gravano sulle imprese a seconda del tipo di trasporti effettuato, della diversa tipologia delle merci, dei servizi accessori richiesti e della durata e qualità del rapporto con la committenza;
2. Rendere obbligatoria l’emissione, da parte del magistrato, di un decreto ingiuntivo immediatamente esecutivo, nel caso di pagamenti ritardati oltre i 90 giorni;
3. Obbligare la committenza a dimostrare, tramite il DOCUMENTO UNICO DI REGOLARITA’ del TRASPORTO – DURT, di aver rispettato i costi minimi di sicurezza nel trasporto come condizione per accedere ai benefici fiscali, finanziari e contributivi;
4. Impedire alle imprese che non dimostrino di avere i mezzi tecnici necessari, di stipulare, in qualità di vettore, contratti di trasporto e modificare le norme che regolano l’accesso al mercato per impedire la crescita di fenomeni di associazionismo spurio, in cui si annidano forme nuove di sfruttamento e di intermediazione.

Su questa piattaforma TRANSFRIGOROUTE ITALIA ASSOTIR chiama alla mobilitazione tutte le imprese e si augura di poter realizzare convergenze con quanti, animati dalla volontà di tutelare davvero le imprese del settore, vogliano rompere con un passato di ambiguità e di subalternità ad interessi politici estranei alle necessità ed alle aspettative dell’autotrasporto italiano.



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