SOFTWARE
Comunicato Stampa

Una riflessione di KEMP Technologies su come il network sta cambiando e sulle tendenze tecnologiche del mercato ADC per il 2016

23/12/15

KEMP prevede lo sviluppo di ulteriori tendenze nel corso del 2016

FotoMilano – 22 dicembre 2015 - Negli ultimi 10 anni abbiamo visto le funzioni di rete consolidate in un unico dispositivo fisico, il successivo passaggio dal fisico al mondo virtuale sta producendo l'effetto opposto e questo trend accelererà ulteriormente nel corso del 2016, prevede KEMP Technologies. Con questa scomposizione della rete vedremo come più funzioni di rete migreranno alle loro parti costitutive e questa tendenza verso la virtualizzazione del network cambierà sempre di più il modo in cui le reti saranno progettate.

"La virtualizzazione elimina i confini della rete, cosicché le funzioni possano essere implementate dove ha più senso", dichiara Stefano Bisceglia, Country Manager per KEMP in Italia. "Ad esempio, nell’ottica di posizionare le funzioni di rete virtuali più vicine all'utente finale, la computer power può essere distribuita intorno al bordo della rete, riducendo la necessità d’ instradare i pacchetti fino al data center, un fattore critico per le reti a bassa latenza .”

Bisceglia spiega inoltre come le funzionalità di bilanciamento del carico tradizionali siano state estese per includere WAF (Web Application Firewall), IPS (Intrusion Prevention Systems), firewall, acceleratori SSL, compressione e caching, denominando questo sistema Application Delivery Controller (ADC).

"Ma ciò che ha senso nel mondo fisico non ha più senso nel mondo virtuale", afferma Bisceglia
"Nel caso d'uso ADC, possiamo ora mettere il firewall o lIPS ai margini, pur mantenendo le funzionalità di bilanciamento del carico vicino all’applicazione all'interno del data center. Questo consentirà di evitare che il traffico 'cattivo' debba attraversare tutta la rete e in ultima istanza scaricare il workload del data center. "

KEMP prevede inoltre lo sviluppo di ulteriori tendenze nel corso del 2016:

L'adozione aziendale dell’ “Internet of Things”
Le imprese innovative stanno già adottando l’IOT per migliorare la raccolta dati e la loro analisi come base per l'automazione e il controllo. Il campo di applicazione per la distribuzione IOT verrà applicato sempre di più alle entità grandi e complesse come gli impianti di produzione. Questa evoluzione guiderà non solo un aumento dei volumi di dati e fonti, ma richiederà inoltre ulteriori livelli di sicurezza e di application delivery. Questi livelli aggiuntivi saranno consegnati in un ambiente virtualizzato come microservizi dinamici in grado di adattarsi facilmente ai mutevoli modelli di utilizzo che spesso caratterizzano i servizi IOT.

Il Software Defined Data Center (SDDC)
La necessità dei servizi IT di adattarsi rapidamente per supportare le dinamiche di business porteranno all'adozione degli strumenti d’orchestrazione e d’automazione per semplificare le operazioni IT. L’adozione d’un approccio software definito consente all'IT di reagire più rapidamente, utilizzare meglio le risorse e di avere una visione unificata di distribuzione applicativa dalla rete fino ai componenti dell'applicazione. La strategia per un approccio definito è l'uso delle tecnologie emergenti dei software definiti networking (SDN) e la virtualizzazione delle funzione di rete (NFV) insieme alle tecnologie consolidate di virtualizzazione di server e storage. Avere un ambiente che è virtualizzato dall'alto (applicazione) al basso ( rete) sarà il fattore chiave del software defined data center nel 2016.

L'esigenza di modelli di Adaptive Security
A seguito dell'esigenza di infrastrutture più complesse e dinamiche di application delivery, gli strumenti di sicurezza tradizionali, finalizzati ad identificare le minacce conosciute, sono diventati insufficienti e questo richiederà un approccio più adattivo alla sicurezza. Questo modello coinvolgerà le politiche di sicurezza e i comportamenti integrati nello stack di distribuzione delle applicazioni e questo determinerà un cambiamento fondamentale su come le applicazioni saranno sviluppate e implementate. La capacità di implementare e orchestrare funzioni di sicurezza come microservizi consente l'applicazione delle politiche di sicurezza in più punti dell’architettura informatica, piuttosto che il tradizionale approccio di implementazione sulla periferia della rete.

L'utilizzo di API di guidare un rapido sviluppo e la diffusione
Il modello di DevOps per lo sviluppo e la consegna del software guiderà l'uso di strumenti di terze parti e microservizi per ridurre il tempo di consegna. La chiave per l'utilizzo di tali microservizi è l'ampio uso di API che forniscono non solo la funzionalità dell'applicazione, ma attivano anche la gestione e orchestrazione. Nel modello DevOps, la capacità di fornire, monitorare e controllare tramite le API è essenziale, tanto come lo è l'automazione che permette una consegna continua e ne garantisce la coerenza. Con microservizi guidati da API che forniscono funzioni di rete e di sicurezza, gli ambienti DevOps saranno in grado di adottare un approccio tipo Lego alla creazione e distribuzione di servizi nel 2016.

Kemp Technologies
Con più di 26.000 installazioni e uffici succursali negli Stati Uniti, in Europa, in Asia e in Sud America, KEMP Technologies è il leader nel mercato nei Application Delivery Controller (ADC) di Livello 2-7 e nel bilanciamento del carico applicativo. Riconosciuta da Gartner come l'unico Visionario nel Magic Quadrant ADC, KEMP sta cambiando il modo in cui le aziende e i service provider stanno sviluppando le infrastrutture applicativi per ambienti Cloud,
Negli ultimi dieci anni, KEMP è stato un leader del settore con una serie di lanci innovativi tra cui la virtualizzazione alto performante per dispositivi ADC, l’integrazione applicativa per SDN e NFV, una politica innovativa di prezzi e modelli di licenza inoltre di una vera ubiquità di piattaforme in grado di scalare per supportare le imprese di ogni dimensione e qualsiasi carico di lavoro requisito. http://kemptechnologies.com/it/



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