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Una vita alla catena

14/07/16

come sopravvivere ad una vita da cani?

FotoOgni giorno ci troviamo di fronte a qualche articolo che parla dei nostri amici a quattro zampe, notizie belle, notizie brutte, appelli disperati per invogliare le persone ad adottare qualche malcapitato di turno, che è stato abbandonato, maltrattato, o semplicemente lasciato in un canile.
Molti di noi adorano la compagnia di un cane, ma appena decidono di prendere con sé, un peloso compagno, ecco che scoprono, increduli, quanta intolleranza, ignoranza e prepotenza trovano intorno.
Non si ha più la possibilità di far correre il proprio cane, libero, in un parco, perché tutti i parchi se li sono presi gli umani, per far giocare i loro figliuoli, e quindi non c’è spazio per i 4 zampe. Qualche Comune, decide, di fare un’area apposta, che poi si viene a scoprire essere un area talmente piccola, da non poter certo credere che lì un cane si diverta felice di scorrazzare, come natura vorrebbe.
Appena ti arrischi, ad entrare in un’area verde, di qualsiasi tipo, anche senza cartello che vieti specificatamente l’ingresso ai cani, c’è sempre qualche solerte cittadino che ti rimprovera perché il tuo cane è senza guinzaglio. A me è successo con la mia golden, quasi ogni giorno, praticamente ovunque, addirittura anche in campi abbandonati, dove per mia fortuna, ho incontrato, l’improvvisato contadino-vigilotto di turno, che sottolineava, come si dovesse portare il cane sempre al guinzaglio. A volte sono stata letteralmente aggredita verbalmente, perché mi ero permessa di far entrare il mio cane in un parco. Guai a lasciar entrare un cane in un’area che è già stata rubata dagli umani. Le aree verdi ormai, sono solo per loro e per nessun altro.
Ebbene miei cari concittadini, io, al guinzaglio metterei voi, per tutta una vita.
Legherei i vostri figli con un’imbracatura, e poi gli chiederei, a fine giornata, quant’ è stato divertente.
Farei vivere voi, tutta una vita, sempre legati da una catena di un metro, senza possibilità di correre e divertirvi, di sentire l’aria e il vento sul volto, senza la possibilità di poter sentire, anche se per solo mezz’ora, un vago senso di libertà.
Vorrei proprio vedere quanto ci mettereste ad impazzire.
Stamattina ho portato la mia cagnolona al parco, qui in Cesa dove abito, a Marciano della Chiana, in un campetto da calcio, dove non c’è nessun cartello che vieti l’ingresso ai cani. Ha incontrato un altro cagnolino, si sono divertiti tantissimo insieme, hanno corso, si sono rotolati, ed era davvero una gioia vederli così pieni di vita e d’innocenza.
Preciso è passato un vigile, che appena mi ha visto, mi ha fatto notare che il cane deve stare al guinzaglio.
Caro il mio signor vigile, al guinzaglio ci si metta lei, perché io sono stufa dell’arroganza dell’uomo che si è preso tutto, tutti i campi, tutte le foreste, i laghi e i mari, tutto l’ambiente della natura, che sfrutta solo per il proprio egoismo, come se fosse l’unica creatura sulla terra.
Ebbene cari buontemponi intolleranti, vi do una notizia shock…Non siete i padroni del mondo, non siete l’unica specie del pianeta, e non avete diritto di impedire, a chi già ha fatto una scelta da ammirare, come quella di prendersi cura di una cane, di poterlo far vivere felice e sereno, lasciando l’opportunità a questa famiglia mista cane-umano, di poter passeggiare libero, in un area protetta, senza il terrore che qualcuno gli urli contro. E se avete tanta paura che qualche cane un po’ più nervosetto possa mordervi, un consiglio: non uscite di casa, perché forse un umano, un po’ più nervosetto, potrebbe uccidervi per un parcheggio.

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