TURISMO
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Vivere a Tenerife: el pintor de Tenerife, Carlo Forte

13/04/12

Una chiaccherata con un piacentino emigrato a Tenerife nel lontano 1976 diventa l'occasione per conoscere la magia che quest'isola può compiere su una vita al punto da stravolgere. Una storia di vecchia emigrazione che ha delle tinte attuali.

Chi approda a Tenerife rimane perdutamente innamorato di questo angolo di mondo. Specialmente i viaggiatori del Nord Europa, abituati a un clima decisamente diverso da quello delle Isole Canarie.
La storia che voglio raccontarvi, però, é quella di un uomo italiano arrivato a Tenerife 37 anni fa…quando tutto era profondamente diverso (ci tiene davvero tantissimo a precisarlo!): non c’erano ancora quelle tonnellate e tonnellate di cemento che oggi deturpanano la natura e il paesaggio dell’isola, non c’era quello smodato turismo di massa che porta i vacanzieri modaioli sulle coste del Sud e non c’era nemmeno quell’aria di crisi economica che si respira passeggiando per le strade (molte attività ristoranti rischiano la chiusura e molti turista preferiscono le spiaggie ai locali di tendenza).
Carlo Forte, piacentino di origine catanese, classe ‘43 , mi racconta il suo approdo a Tenerife durante una piacevole chiaccherata avvenuta presso la hall del Centro Cultural di Los Cristianos, dove era in corso la sua ultima esposizione dal titolo “La luz del universo”.
É venuto per la prima volta in questo paradiso perduto per vacanza nel lontano ‘76…e da allora ha scelto di viverci per sempre (a parte una breve parentesi!) e di esprimere il suo amore per la natura e il paessaggio di questa terra attraverso la pittura. Carlo era all’epoca dirigente della Divisione Traffico Urbano del Comune di Piacenza ma, nonostante la sua brillante carriera e gli studi universitari in scienze politiche e in leggi conclusi, voleva scegliere una vita dettata dal piacere e in cui poter essere pienamente felice …E Tenerife con il suo fascino in appena 15 giorni di vacanze gli aveva dimostrato di essere il posto giusto: insomma, quello in cui poter realizzare i propri desideri!
Sin da piccolo, mi racconta, aveva mostrato uno spiccato talento nel disegno e una profonda attrazione per l’arte, la pittura e le isole (che gli ricordano la Sicilia da cui il padre era partito per trasferirsi nella fredda Emilia Romagna). Alle scuole medie, durante le lezioni di italiano, ritraeva i compagni e gli insegnanti sui bordi dei quaderni e dei libri facendo disperare l’insegnante e i genitori. Già da allora non dimostrava, quindi, di essere molto disciplinato ma, mi sottolinea, con orgoglio, che spiccava nelle discipline (canto e disegno) e nelle competizioni artistiche. Adattatosi per 31 anni a vivere secondo i costumi borghesi e le regole della famiglia di provienenza, arrivato a Tenerife si innamora a prima vista dell’isola al punto da stravolgere la sua vita: lasciare tutto e iniziare una nuova esistenza…fatta di sole, mare e arte.
Una persona davvero carismatica, Carlo che, con la sua voce calma e pacata, mi trasmette sensazioni uniche durante tutto il corso della nostra chiaccherata…una passione contagiante…La bellezza con cui descrive l’isola di 37 anni fa, credetemi, mi incanta. Un paesaggio selvaggio, una vegetazione rigogliosa, mi dice, gli fanno perdere la testa e fanno maturare in lui quella vocazione artistica soffocata da semplici convenzioni sociali. Durante i primi anni a Tenerife si dedica ai ritratti producendone circa 8000 esemplari. Riscontra un notevole consenso tra gli estimatori presenti nella costa meridionale dell’isola ottenendo anche dei buoni guadagni. La ritrattistica é proprio l’attività che gli permette di sostentarsi e di aprire il primo atelier “La capanna dell’arte” dove ha anche modo di praticare il francese e l’inglese conosciuti a livello scolastico e di impare lo spagnolo. Una breve crisi spirituale lo porta però in India e nel Sud America ove si unisce a gruppi di terapia spirituale e di meditazione. Ben presto, però, Tenerife con la sua bellezza lo porta indietro…inizia a dipingere con uno stile nuovo “intuitivo”, libera espressione dei sentimenti e degli stati d’animo. Stanco del turismo della costa, si trasferisce ad Arona, in campagna, ove può respirare un’aria più tranquilla e si dedica alla sua più grande opera d’arte, la Casa del pintor…Una bellissima cascina del XVIII che restaura donandole un’armonia tale da diventare il luogo perfetto in cui liberare la propria creatività. Carlo, infatti, la trasforma in una casa rurale ove accoglie allievi che arrivano da mezza Europa e vogliono trovare il proprio centro artistico…che forse solo la luce che irradia questa casa dell’arte possono tirar fuori!
Una chiaccherata davvero emozionante…una storia che attraverso la pittura racconta la luce di un’isola… Tenerife, quasi un bagliore nel cuore dell’Oceano Atlantico che 30 anni fa come oggi affascina giovani viaggiatori in cerca della propria felicità…

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