Almaviva. SLC CGL: Accordo difensivo. Ma sono stati evitati i licenziamenti.
Almaviva. SLC CGL: Accordo difensivo. Ma sono stati evitati i licenziamenti. Ora subito la ricerca di una nuova sede per il call center di Palermo”
SLC CGIL
PALERMO
COMUNICATO STAMPA
Palermo 8 aprile 2015 – “E’ un accordo difensivo ma non abbiamo perso nessun posto di lavoro. In un momento così difficile per il mercato e con la crisi del settore la trattativa, lunghissima ed estenuante, ha scongiurato i licenziamenti. Zero esuberi rispetto ai 2mila che erano stati annunciati. In cambio è aumentata la flessibilità ed è aumentato l’ammortizzatore sociale, con i contratti di solidarietà che passano per le sedi di Palermo e Roma al 45 per cento di picco massimo, con una media a conguaglio al 25 per cento”. A dichiararlo sono il segretario della Slc Cgil di Palermo Maurizio Rosso e la rappresentante Slc di Palermo Rosalba Vella.
Al tavolo dell’accordo, siglato a Roma fra Almaviva Contact e i sindacati Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl Telecomunicazione, dopo 30 ore di trattative, erano presenti anche le Rsu Slc Cgil al completo di Almaviva: Massimiliano Fiduccia, Alice Corso, Gianluca Pattavina, Emiliano Cammarata. L’accordo, che – un’altra delle novità introdotte - sarà gestito a livello territoriale, parte dal primo giugno 2015 fino al 31 maggio 2016.
Tra le altre novità: la revoca dei contratti di solidarietà può essere disposta 24 ore prima, soprattutto su base volontaria, e non più con 48 ore di preavviso. “Il fatto più importante – continuano Rosso e Vella - è l’impegno strappato per una discussione sul sito di Palermo che, partendo dalla ricerca di una nuova sede, mantenga i livelli occupazionali attuali. Sulla sede di Palermo prestissimo in presenza delle istituzioni politiche regionali e nazionali si aprirà una discussione”.
E aggiunge Maurizio Rosso: “Siamo però preoccupati perché oggi bisogna non più ragionare sulla crisi del settore ma portare avanti un’idea nuova di sviluppo per questa industria dei servizi tanto importante in Italia e soprattutto a Palermo. Richiamiamo l’azienda alla sua responsabilità e a ricercare un rapporto costruttivo e più simbiotico con le istituzioni politiche perché da oggi si aprano nuove prospettive per questi lavoratori, indispensabili per l’industria dei servizi e per la crescita della città”.