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Cellulite: il Polyporus drenante linfatico e risparmiatore di potassio

Erroneamente definita, talvolta, come un inestetismo cutaneo, la cellulite è una vera e propria malattia che causa la degenerazione del tessuto cutaneo e sottocutaneo; questa si traduce in un accumulo di liquidi, che a loro volta causano una sofferenza nel tessuto adiposo.

FotoCon l'arrivo dell'estate, del caldo e delle belle giornate arriva purtroppo anche la temutissima prova costume, soprattutto per le donne che, guardandosi allo specchio, ritrovano la loro nemica tanto temuta e nascosta in inverno... la cellulite!

La cellulite è una patologia provocata da processi patologici che interessano il tessuto adiposo (grasso), il sistema circolatorio (microcircolo) e la pelle in superficie. Nel tessuto sottocutaneo si verifica uno sbilanciamento del tessuto adiposo: le cellule di grasso si “gonfiano”, premono sul microcircolo, provocando ritenzione idrica e un’iniziale infiammazione.

Normalmente la cellulite viene classificata secondo una scala di quattro livelli creata da Nürnberger e Müller nel 1978:

• 0 = assenza di segni di cellulite
• 1 = la pelle risulta liscia ma compaiono segni di cellulite pizzicando la pelle o contraendo i muscoli
• 2 = le introflessioni della cellulite sono presenti e visibili anche senza sollecitare la pelle
• 3 = presenza delle alterazioni dello stadio 2 in maggior numero e su un'area più estesa, accompagnate dalla presenza di noduli

All’origine dell’insorgenza della cellulite, vi sono una serie di cause:

dal momento che non è mai stato chiarito se la cellulite abbia, o meno, natura patologica, le decine di cause che possono provocare l'insorgere degli inestetismi sono, naturalmente, di natura puramente ipotetica. Tra queste, le più quotate sono:

• disturbi del metabolismo
• disordini nutrizionali
• specifiche architetture sottocutanee
• alterazioni della struttura del tessuto connettivo
• fattori ormonali
• fattori genetici
• disturbi del sistema microcircolatorio
• alterazioni nel sistema linfatico
• alterazioni nella matrice extracellulare
• infiammazioni

Gli accorgimenti che possono aiutare a prevenire il manifestarsi della cellulite sono parecchi e diversi. Innanzitutto, trattandosi di una condizione fisiologica legata strettamente alla ritenzione idrica e all'accumulo di micro noduli adiposi sottocutanei, la prima attenzione è da riporre sulla sana alimentazione, sull'attività fisica costante, sull'utilizzo di capi di vestiario comodi e non troppo stretti, sull'impiego di scarpe con tacchi non eccessivamente alti e su una corretta postura. Oltre ad essere indicazioni adatte a prevenire numerose malattie, da quelle cardiovascolari al diabete, dall'obesità alle trombosi, fare attenzione ai fattori descritti è il primo rimedio che si può attuare da soli per prevenire questo fastidioso e non estetico disturbo della pelle.

Colpisce fino al 90% delle donna oltre i 20 anni di età, con diversi gradi di gravità, contro solo il 2% degli uomini (1,2). I casi negli uomini sono rarissimi, perché l'accumulo del grasso in eccesso nelle zone tipicamente soggette alla cellulite, quali cosce, glutei, addome, fianchi, è tipicamente femminile. Le strutture connettivali di sostegno del tessuto adiposo hanno infatti una differente architettura in uomini e donne: nelle donne i setti connettivali sono orientati in modo perpendicolare alla pelle e sottoposti a tensione continua che permette al tessuto adiposo di sporgere verso la superficie, mentre negli uomini hanno un orientamento che limita la protrusione del tessuto adiposo.

Inoltre, se in età giovanile una piccola ma significativa percentuale di donne sembra essere esente dal fenomeno, la cellulite si può sempre presentare in età più avanzata, quando la pelle invecchiando perde di tono e di elasticità. Ecco dunque la validità di un'attività fisica costante soprattutto di tipo aerobico. Bisogna inoltre ricordare che è stata evidenziata la familiarità come una delle possibili cause della cellulite.

Anche se la cellulite coinvolge le cellule adipose, non è una manifestazione di obesità visto che interessa anche giovani donne con un normale indice di massa corporea (BMI).(3) Tuttavia, essere in sovrappeso ne aggrava la condizione. Altri fattori di rischio includono la predisposizione genetica, squilibri ormonali, stile di vita sedentario, periodi di immobilità prolungata, il tabagismo, l'abuso di alcol, cattive abitudini alimentari, e lo stress.(4) Vengono associati a questa condizione anche l’insufficienza venosa, problemi renali, perturbazioni metaboliche e alterazioni gastrointestinali (4).

L’esatta eziologia della cellulite è ancora oggetto di dibattito, ma certo è che vi è un deficit nella microcircolazione, infiltrazione di liquido interstiziale (edema), stasi del sistema linfatico, ipertrofia localizzata degli adipociti, stress ossidativo e meta-infiammazione (infiammazione di basso grado), in combinazione con le alterazioni della matrice extracellulare.(3,5,6) Tutto ciò porta a un perturbazioniì dell’estensibilità, dell’elasticità e della resistenza della pelle che risulta alterata (7).

RIMEDI FITOTERAPICI
Alcuni integratori (con estratti di betulla, pilosella, tarassaco, bromelina, Limone, Tè verde, Guaranà, Cioccolato - teobromina, Caffè, Matè, Ippocastano, Rusco, Ginkgo, Centella asiatica, Amamelide, Equiseto) possono essere utili coadiuvanti in un percorso di trattamento globale della cellulite per la naturale azione drenante/diuretica e lipolitica, ma da soli l’efficacia resta purtroppo limitata. Prodotti a base di collagene, in flaconi, capsule o associati ad alimenti funzionali quali il caffè, possono essere utili per rendere più densa la pelle e ridurne l’aspetto ondulato.

Le formulazioni in crema dovrebbero contenere un estratto attivo come estratti di avocado, olio di mandorla, jojoba, karitè per recupero dell'elasticità cutanea oppure estratti di ippocastano, rusco, edera e centella per migliorare la circolazione o estratti di alghe, caffeina, tè verde per combattere lo spessore dei cosiddetti pannicoli adiposi.

In definitiva gli integratori non possono sostituire una modifica degli stili di vita (dieta e movimento) se si vuole contrastare adeguatamente la cellulite.

PARTICOLARMENTE IMPORTANTE L’APPROCCIO MICOTERAPEUTICO TRAMITE L’IMPIEGO DI UNO DEI FUNGHI PRINCIPALI DELLA MEDICINA TRADIZIONALE CINESE, OVVERO IL POLYPORUS UMBELLATUS.

Il Polyporus è un basidiomycota appartenente all’ordine delle Polyporales, a cui appartiene anche il Ganoderma lucidum, utilizzato in Medicina Tradizionale Cinese grazie alle sue attività antinfiammatoria, antitumorale e immunomodulante (8,9,10). Dagli studi recenti è emersa l’attività diuretica del fungo. In particolare la presenza di molti metaboliti secondari preziosi come steroidi, polisaccaridi, antrachinoni, nucleosidi, nel fungo e gli estratti grezzi, e i diversi composti isolati hanno mostrato un ampio spettro di attività farmacologiche tra cui l’azione diuretica e nefroprotettiva.

A questo proposito, l’ergone, uno steroide fungino derivante dall'ergosterolo e antagonista dell’aldosterone, è in grado di bloccare il riassorbimento del sodio e impedire, conseguentemente, la perdita di potassio a livello renale, senza provocare squilibri ionici nell’organismo. Nelle patologie correlate a ristagno e ritenzione idrica, come la cellulite, risulta particolarmente efficace e può essere
somministrato per tempi lunghi.(11)

Il Polyporus si è anche dimostrato un efficace agente antiossidante; un polisaccaride estratto dal fungo, a base diglucosio e acido glucuronico, ha esercitato un significativo effetto antiradicalico sulla DPPH, sul radicale idrossile e superossido,(12) e questo può risultare molto utile in caso di cellulite. Secondariamente, dà un efficace supporto per contrastare l’infiammazione di basso grado conseguente all’accumulo di grasso nel tessuto adiposo sottocutaneo (13).

Utile la sinergia con LENTINEX gocce. Lentinex 30 mL è il fermentato 100% di Shiitake (da brevetto internazionale). Lo Shiitake, fungo medicinale utilizzato da secoli nella Medicina Tradizionale Cinese (MTC), apporta diversi benefici in caso di meta-infiammazione tramite la soppressione della secrezione delle citochine infiammatorie TNF-alfa e IL-1(interleuchina-1), ossido nitrico (NO, mediatore infiammatorio) e PGE-2.

BIBLIOGRAFIA e FONTI
1. Emanuele E, Bertona M, Geroldi D. A multilocus candidate approach identifies ACE and HIF1A as
susceptibility genes for cellulite. J Eur Acad Dermatol Venereol. 2010;24(8):930–935.
2. Rawlings AV. Cellulite and its treatment. Int J Cosmet Sci. 2006;28(3):175–190.
3. Kruglikov I. The pathophysiology of cellulite: can the puzzle eventually be solved? J Cosmet
Dermatol Sci Appl. 2012;2(1):1–7.
4. Rossi AB, Vergnanini AL. Cellulite: a review. J Eur Acad Dermatol Venereol. 2000;14(4):251–262.
5. Terranova F, Berardesca E, Maibach H. Cellulite: nature and aetiopathogenesis. Int J Cosmet Sci.
2006;28(3):157–167.
6. Khan MH, Victor F, Rao B, Sadick NS. Treatment of cellulite: Part I. Pathophysiology. J Am Acad
Dermatol. 2010;62(3):361–370.
7. Draelos ZD. The disease of cellulite. J Cosmet Dermatol. 2005;4(4):221–222.
8. Li X, Xu W, Chen J (2010). "Polysaccharide purified from Polyporus umbellatus (Per) Fr induces the
activation and maturation of murine bone-derived dendritic cells via toll-like receptor 4.". Cell
Immunol 265 (1): 50–6. doi:10.1016/j.cellimm.2010.07.002. PMID 20673883.
9. Zhao YY, Chao X, Zhang Y, Lin RC, Sun WJ (2010). "Cytotoxic Steroids from Polyporus umbellatus.".
Planta Med 76 (15): 1755–8. doi:10.1055/s-0030-1249926. PMID 20458671.
10. Sun Y, Yasukawa K (2008). "New anti-inflammatory ergostane-type ecdysteroids from the
sclerotium of Polyporus umbellatus.". Bioorg Med Chem Lett 18 (11): 3417–20. doi:10.1016. PMID
18439824
11. Wi Young Lee, Youngki Park and Jin Kwon Ahn. Mycobiology. 2007 Giugno; 35 (2): 82-86.
12. He PF, Zhang AQ, Wang XL, Qu L, Li GL, Li YP, Sun PL. Structure elucidation and antioxidant activity
of a novel polysaccharide from Polyporus umbellatus sclerotia. Int J Biol Macromol. 2016
Jan;82:411-7. doi: 10.1016/j.ijbiomac.2015.10.032. Epub 2015 Oct 22.
Sun Y, Yasukawa K. New anti-inflammatory ergostane-type ecdysteroids from the sclerotium of
13. Polyporus umbellatus. Bioorg Med Chem Lett. 2008 Jun 1;18(11):3417-20. doi: 10.1016/j.bmcl.2008.04.008. Epub 2008 Apr 7.
14. https://www.mayoclinic.org/diseases-conditions/cellulite/symptoms-causes/syc-20354945
15. https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/c/cellulite#link-approfondimento
16. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/20865236/



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