SALUTE e MEDICINA
Comunicato Stampa

Dalla stimolazione magnetica cerebrale una possibile cura efficace per la dipendenza da cocaina

07/12/15

Un team di ricercatori che opera in Italia e negli Stati Uniti ha dimostrato, in uno studio clinico, che l’uso di cocaina può essere ridotto grazie ad un regolare trattamento di stimolazione magnetica transcranica ripetitiva (rTMS).

FotoL’uso di impulsi magnetici mirati al cervello si è dimostrato efficace nel ridurre i sintomi da astinenza e l’uso di droga nelle persone dipendenti da cocaina. I risultati di uno studio pilota, pubblicato nella rivista peer-reviewed European Neuropsychopharmacology, suggeriscono che questo potrebbe essere il primo trattamento medico efficace per la dipendenza da cocaina, sebbene siano ora necessari studi più ampi ed approfonditi per confermare questi risultati preliminari.

Il lavoro, svolto da Alberto Terraneo e Luigi Gallimberti, ricercatori dell’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (I.R.C.C.S.) Ospedale San Camillo di Venezia, ha coinvolto i ricercatori del Dipartimento di Neuroscienze dell’Università degli Studi di Padova Marina Saladini e Mario Ermani, e i ricercatori che operano negli Stati Uniti, Lorenzo Leggio e Antonello Bonci, quest’ultimo direttore scientifico del National Institute on Drug Abuse (N.I.D.A.) e professore alla Johns Hopkins University di Baltimora.

Lo studio ha coinvolto 32 persone in cerca di un trattamento per la dipendenza da cocaina. Un gruppo “sperimentale” di 16 pazienti è stato trattato con stimolazione magnetica transcranica ripetitiva (rTMS), mentre gli altri 16 pazienti “di controllo” hanno ricevuto dei farmaci mirati ad alleviare i sintomi astinenziali associati alla dipendenza da cocaina (depressione, ansia, insonnia, etc…). Durante il periodo di trattamento si sono eseguite analisi delle urine periodiche per verificare il reale consumo di cocaina. Nei pazienti del gruppo sperimentale si è riscontrata una forte riduzione dell’uso di droga e dei sintomi da astinenza, rispetto al gruppo di controllo. Inoltre il 69% (11 pazienti) del gruppo trattato con TMS non ha avuto ricadute nell’uso di cocaina, mentre solo il 19% (3 pazienti) dei soggetti trattati con farmaci ha avuto lo stesso risultato positivo. Al termine di questa prima fase dell’esperimento, i pazienti del gruppo sperimentale hanno continuato a sottoporsi settimanalmente al trattamento con TMS, mentre ai pazienti del gruppo di controllo è stato proposto di abbandonare il trattamento farmacologico per passare a quello con TMS. Dopo 63 giorni i risultati hanno nuovamente confermato gli effetti benefici della rTMS nell’aiutare i pazienti a mantenere l’astinenza da cocaina.

“È molto importante sottolineare che i pazienti trattati sono tutte persone che si erano rivolte ad un ospedale per curare la loro dipendenza da cocaina”, spiega il prof. Luigi Gallimberti, ricercatore all’IRCCS Ospedale San Camillo di Venezia e responsabile della parte pratica dello studio, condotta al Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Padova. “Questo gruppo di lavoro, per quanto piccolo, è importante perché rappresenta bene il mondo reale. Abbiamo continuato a seguirlo per più di un anno e i miglioramenti raggiunti sembrano mantenersi nel tempo. È ora importante che questo studio prosegua con studi clinici più ampi, ma siamo certi che questa sia la strada vincente per combattere e sconfiggere la dipendenza da cocaina”.

“Il nostro studio suggerisce che la TMS potrebbe rappresentare un nuovo trattamento per le persone che soffrono per la dipendenza da cocaina”, continua il dr. Alberto Terraneo, anch’egli ricercatore all’IRCCS Ospedale San Camillo di Venezia e coautore dello studio. “Al momento non esistono trattamenti efficaci per questo disturbo e quindi non è stato facile stabilire un gruppo di controllo per il nostro studio. Questo è uno dei motivi per cui consideriamo i risultati promettenti, ma preliminari. Dobbiamo ora ripetere la sperimentazione in un gruppo più ampio di pazienti. Comunque questo lavoro rappresenta la prima indicazione clinica che il trattamento con rTMS sia in grado di ridurre significativamente l’uso di cocaina”.

Su questi studi e sperimentazioni conclude la Prof.ssa Annalena Venneri, direttrice scientifica dell’IRCCS Ospedale San Camillo di Venezia: “Questi risultati evidenziano come si sia potuto ottenere una modifica del comportamento di dipendenza attraverso la stimolazione della corteccia frontale, il cui ipofunzionamento risulta in disturbi del comportamento. Questo studio apre la strada a possibili applicazioni più ampie di questa metodica di trattamento, come ad esempio in altre condizioni di dipendenza patologica che si verificano dopo danno acquisito di questa area del cervello”.

La dipendenza da cocaina
L’uso di cocaina è molto diffuso nel mondo occidentale. Lo scorso anno, 2,3 milioni di giovani europei (tra i 15 ed i 34 anni) hanno fatto uso di cocaina. Il National Institute on Drug Abuse degli Stati Uniti ha stimato che circa 1,4 milioni di Americani ne sia dipendente. Sebbene nel mondo vi siano più di 20 milioni di persone che soffrono per la dipendenza da cocaina, non esistono trattamenti efficaci per curare le persone con questo devastante problema. Al momento, il principale elemento di ogni trattamento di questo disturbo consiste nelle terapie comportamentali.

La Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS)
La Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS) consiste nell’applicare impulsi magnetici ad un’area del cervello ben localizzata. È un approccio terapeutico ben testato, non invasivo e molto sicuro, usato ampiamente in neurologia e in psichiatria, dove si è già dimostrato utile nel trattamento di condizioni quali, ad esempio, il dolore neuropatico e la depressione. La TMS viene usata in alternativa alla Terapia Elettro Convulsiva (ECT). Al posto di una corrente elettrica, vengono applicati potenti campi magnetici per provocare modificazioni nel tessuto cerebrale.



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