SOCIETA
Comunicato Stampa

Ens Campania, welfare colabrodo, la Regione si doti di un vero rilancio delle politiche sociali

19/08/10

La Regione dichiari lo stato di crisi del welfare regionale e metta mano seriamente a politiche finalizzate e mirate di coesione sociale. Per il presidente Ens Campania Camillo Galluccio: “La Regione si doti di risorse adeguate per un autentico rilancio, supportando gli enti di assistenza e garantendo inserimento occupazionale e sociale”

“La grave crisi sociale che attanaglia la Campania non può e non deve lasciarci inermi di fronte al dramma che quotidianamente vivono migliaia di persone in difficoltà nella nostra Regione.” Si esprime in tal modo Camillo Galluccio, presidente Ens Campania – in relazione a quanto dichiarato dall’Assessore Regionale Ermanno Russo che in una recente comunicazione aveva evidenziato il fallimento del sistema di sovvenziamento sociale regionale e la necessità di una politica di welfare finalizzata all’inserimento lavorativo e fatta di percorsi personalizzati per l’emersione dalla povertà. Noi sordi della Campania – continua Galluccio- viviamo sulla nostra pelle la difficoltà del vivere quotidiano e dell’inserimento occupazionale che resta praticamente inesistente per i sordi e che si acuisce ulteriormente per persone sole e prive di reddito.” Per Galluccio che ha un ruolo di vicepresidente del Fand (l’ente che riunisce le associazioni di disabili) gli interventi di protezione sociale devono essere coniugati all’interno di strategie pubbliche che affermino e tutelino i diritti di cittadinanza, per cui le azioni, le politiche e gli istrumenti - rivolti alle persone svantaggiate e con disabilità devono essere più strutturalmente integrate con le politiche socio-sanitarie. “La Regione, se vuole davvero garantire pari opportunità, deve dotarsi di risorse significative che denotino obiettivamente se le intenzioni di chi governa sono per lo smantellamento o per un rilancio del welfare. Già la prossima legge finanziaria come i programmi della Regione Campania e degli enti locali devono essere occasione per questo necessario salto di qualità, considerando sia le risorse ordinarie che quelle provenienti dai Fondi Strutturali e dal Fondo per le Aree Sottoutilizzate”.
Mentre il Welfare soffre, le nostre organizzazioni continuano a fornire beni e servizi, e a realizzare impegnativi programmi terapeutici e riabilitativi, a fare, in poche parole, la loro parte. Ora si è arrivati al limite della crisi – dichiarano dall’Ens- non solo la riduzione dei fondi destinati alle politiche sociali ma anche il protrarsi della morosità degli enti pubblici che sta mettendo in seria difficoltà la capacità finanziaria delle organizzazioni. Per Galluccio è giunto il momento di intraprendere un’ iniziativa di denuncia collettiva riconoscendo innanzitutto la crisi dell’intero sistema dei servizi di welfare e di rivalutare le politiche sociali attraverso: un più forte investimento di risorse e servizi per il sistema sociale; condizioni economiche più adeguate a garantire la qualità nei servizi e maggiori tutele per i più deboli della società; una più puntuale ed efficace programmazione per il reale sviluppo di un sistema integrato di prestazioni sociali; continuità dei progetti per una presa in carico delle persone disagiate non limitata alle scadenze dei finanziamenti; certezza nei tempi e nelle modalità di pagamento. E’ ora – ha concluso il presidente Galluccio di fare posto a politiche mirate e soprattutto condivise da chi opera come noi quotidianamente al servizio di persone svantaggiate ”.




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