Reti di imprese e internazionalizzazione

L’innovazione della rete deve seguire il passo della globalizzazione se non vuole essere una nuova idea già vecchia in origine; non basta aggregarsi per essere più concorrenziali, ma bisogna anche internazionalizzare: internazionalizzare, oggi, significava essere fisicamente presenti nei mercati esteri in cui si vuole commercializzare i propri prodotti e/o servizi con una propria rappresentanza commerciale.

La rete, la nuova “idea” di fare impresa in Italia oggi. Nel mondo globale e sempre più concorrenziale la piccola e media imprenditoria, tipica del tessuto economico italiano, fatica sempre più a tenere il passo; negli ultimi anni, inoltre, la crisi economica globale non ha certo favorito le PMI, che anzi hanno sempre più perso redditività e quote di mercato.
Ecco, allora, l’idea delle reti: nate, inizialmente, come iniziative singole di imprenditori, sono oggi sempre più diffuse nel panorama italiano. La rete permette, infatti, a micro, piccole e medie aziende oltre che ad artigiani, di unire le proprie forze per presentarsi al mercato come una realtà più grande, più strutturata e con un’offerta di prodotti e/o servizi sicuramente più ricca e completa. L’ingegno e la concretezza tipici degli italiani e orgoglio dell’Italia: nel momento di difficoltà trovare la via di uscita vincente per non soccombere. Da sempre l’Italia è uno dei principali attori mondiali proprio grazie a questa sua capacità di innovare e innovarsi e la rete di impresa è solo l’ultima di tali innovazioni.
Ovviamente la rete di per se non basta negli anni ‘10 del nuovo millennio, gli anni della definitiva consacrazione, che piaccia o meno, della globalizzazione, il cui principale effetto è stato quello di rendere il mondo molto più piccolo di quello che poteva essere negli ultimi decenni del millennio scorso. Nel ‘900 Europa e America del Nord (USA e Canada) erano il centro del mondo; oggi, sono diventate aree periferiche in un mondo il cui nuovo ombelico sono i paesi arabi del Golfo Persico e il Medio Oriente, mentre crescono sempre di più alcune zone dell’Africa (Etiopia, Sud Africa, Nigeria. Sudan, Zambia), Asia, sotto la spinta di Cina e India e America Latina.
A questo punto l’innovazione della rete deve seguire il passo della globalizzazione se non vuole essere una nuova idea già vecchia in origine; non basta aggregarsi per essere più concorrenziali, ma bisogna anche fare rete per internazionalizzare: se fino a qualche anno fa internazionalizzare significava vendere i propri prodotti e/o servizi all’estero, oggi significa dover essere fisicamente presenti nei mercati esteri in cui si vuole commercializzare i propri prodotti e/o servizi con una propria rappresentanza commerciale.
Planet Italy offre alle PMI e agli artigiani italiani una opportunità unica: una rete di imprese che porti le aziende italiane di piccole e medie dimensioni, cosi come gli artigiani a poter internazionalizzare efficacemente in Medio Oriente.
Una popolazione di circa 270 milioni di persone con una previsione al 2020 di una crescita di circa 100 milioni di unità, una popolazione giovane che aumenta sempre di più il proprio benessere economico e un sempre maggiore afflusso di stranieri che decidono di risiedere nell’area ne fanno il vero nuovo baricentro economico mondiale.
Planet Italy è un’azienda locale degli Emirati Arabi Uniti di proprietà di italiani, i quali, dopo anni di esperienza diretta del mercato emiratino e mediorientale, hanno pensato alla creazione di una struttura in loco che aggreghi le micro, piccole e medie imprese, oltre agli artigiani italiani: un investimento minimo garantisce un una struttura commerciale a propria disposizione direttamente dove serve, ossia nei mercati in cui si vendono i propri prodotti e/o servizi. Un’innovazione pari a quella delle reti di impresa: diffondere il proprio marchio e i propri prodotti e/o servizi, facendo rete in Medio Oriente, grazie a una struttura italiana in loco che non si interpone tra impresa italiana e mercato, ma che crea all’azienda italiana un mercato stabile e duraturo.

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