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Comunicato Stampa

Cultura e Creatività, Capitale Umano e Innovazione: se ne discute a Matera l'11 e il 12 ottobre 2012

10/10/12

Si terrà a Matera nelle giornate dell'11 e 12 ottobre presso la struttura convegnistica delle Monacelle la XXIII Riunione Scientifica Annuale dell'Associazione italiana di Ingegneria Gestionale (AiIG). Un evento prestigioso ed autorevole che vede in prima fila come ente organizzatore il gruppo di ricerca dell'Ingegneria Gestionale dell'Università di Basilicata coordinato dal Prof. Giovanni Schiuma. Quest'anno la Riunione Scientifica avrà come tema dei lavori "Capitale Umano, Creatività ed Innovazione. Taglio rigoroso e selettivo e grandi big dell'accademia, del mondo dell'impresa e delle istituzioni internazionali: da Nicolas Gorjestani della World Bank a Mats Magnusson del Royal Institute of Technology svedese, da Roberto Verganti a Sergio Mariotti del Politecnico di Milano.

Quali sono, oggigiorno, i fattori che maggiormente influenzano e determinano la competitività delle imprese e lo sviluppo sostenibile dei sistemi territoriali? Come può l'economia della conoscenza rispondere alle sempre più complesse sfide degli attuali scenari economico-produttivi? In che modo valorizzare il talento, la conoscenza, la creatività, la cultura e la capacità innovativa e trasformarli efficacemente e rapidamente in prodotti, servizi, processi, politiche pubbliche, sistemi di governance territoriale avanzati in grado di creare nuova e migliore occupazione, ricchezza e benessere? Quali sono i nuovi modelli, approcci e strumenti emergenti nel management che tengono conto della crescente importanza delle risorse umane e della loro creatività per le prestazioni dei sistemi organizzativi?

Sono solo alcune delle questioni a cui cercheranno di fornire visioni e risposte i 150 delegati - rettori, docenti e ricercatori - provenienti da tutte le Università italiane, oltre a manager aziendali, che parteciparanno alla XXIII Riunione Scientifica Annuale (RSA) dell'Associazione italiana di Ingegneria Gestionale. L'evento organizzato a Matera presso la struttura convegnistica delle Monacelle nelle giornate dell'11 e 12 ottobre è organizzato e coordinato dal gruppo di ricerca dell'ingegneria gestionale dell'Università di Basilicata, diretto dal Prof. Giovanni Schiuma.
La scelta del tema di quest'anno - Capitale Umano, Creatività ed Innovazione - intende sottoporre una riflessione non solo sui tre elementi fondamentali che caratterizzano la competitività dei sistemi organizzativi del Ventunesimo secolo, ma anche implicitamente evidenziare le sfide che la Basilicata e più in generale il Mezzogiorno devono saper cogliere per uno sviluppo economico sempre incompiuto. La Basilicata soffre del problema della 'fuga dei cervelli' e della scarsa attrazione di 'talenti' a cui fa riscontro un tessuto produttivo destrutturato e poco innovativo. La creatività costituisce, quindi, una capacità ed un fattore strategico per individuare e creare innovative opportunità di crescita economica. In questa prospettiva l'organizzazione della XXIII Riunione Scientifica Annuale dell'Associazione italiana di Ingegneria Gestionale in Basilicata rappresenta non solo l'evento di una comunità nazionale impegnata sui temi della ricerca scientifica di respiro internazionale, ma anche un messaggio di attenzione alle dimensioni dello sviluppo locale della Basilicata e del Mezzogiorno.
A coordinare i lavori della XXIII Riunione Scientifica dell'Associazione italiana di Ingegneria Gestionale sarà il Prof. Giovanni Schiuma, docente di gestione dell'innovazione presso l'Ateneo lucano, di concerto con il Presidente dell'Associazione, il Prof. Gian Luca Spina del Politecnico di Milano.
Sottolinea il Prof. Giovanni Schiuma che "la Riunione Scientifica è in primo luogo un evento accademico di alto livello dove l'attenzione della comunità scientifica dell'ingegneria gestionale italiana - riunita per l'occasione a Matera - si pone sia sulle sfide globali che imprese, organizzazioni e sistemi territoriali devono fronteggiare e sia sulle possibili soluzioni da adottare. Tuttavia l'evento offre anche l'opportunità di riflettere sui possibili fattori e sulle possibili azioni - sia gestionali per le imprese che di policy per i decisori pubblici - da elaborare e declinare opportunamente per attivare nuove dinamiche di sviluppo per il sistema regionale lucano e per la Città di Matera". Continua Schiuma: "L'attuale contesto economico-produttivo segnato da preoccupanti fenomeni recessivi e di disoccupazione, specie giovanile, i cui effetti negativi certamente pesano ancor di più per quelle regioni a ritardo di sviluppo come la Basilicata, deve stimolare con forza e urgenza ad elaborare e delineare possibili azioni volte ad attivare dinamiche virtuose di crescita sia delle imprese che dei sistemi territoriali, e l'assunto fondamentale che deve animare le azioni di intervento è una chiara comprensione delle determinanti dello sviluppo ed al contempo l'individuazione ed il supporto di nuovi settori industriali che possono fungere da volano per nuove traiettorie di sviluppo nell'attuale economia della conoscenza".
Sulla base di queste premesse, i lavori della XXIII Riunione Scientifica dell'AiIG saranno dedicati, da un lato, ad indagare il ruolo e gli impatti del capitale umano, dell'innovazione, della ricerca e dello sviluppo, dell'alta formazione, delle tecnologie, della conoscenza, per il miglioramento sia delle prestazioni d'impresa, sia delle dinamiche di sviluppo territoriale. Dall'altro, particolare attenzione sarà prestata ad analizzare come l'industria della cultura e della creatività possano rappresentare nuovi settori di riferimento per il rilancio delle economie occidentali, ed in modo specifico anche per la Basilicata e la Città di Matera.
Un'importante opportunità, dunque, per la Basilicata, per la città di Matera e per l'Università di Basilicata per acquisire e rafforzare la visibilità nazionale sullo scenario dell'alta formazione e della ricerca economico-gestionale a fronte di un territorio come quello lucano da sempre caratterizzato da un isolamento e da una bassa propensione all'internazionalizzazione ed all'apertura verso reti di conoscenza globali.
Non trascurabile anche l'impatto economico che il convegno produce direttamente sul territorio materano e sugli attori economici locali derivanti da pernottamenti dei delegati, trasporti, escursioni in Città e spese giornaliere, oltre alle spese dirette degli organizzatori per acquisto di beni e servizi da fornitori locali, a cui va sommato l'impatto in termini di marketing territoriale di medio-lungo periodo per la Città di Matera che ne deriva.



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