Il carnevale di oggi a Roma, come era e cosa è cambiato

Il Carnevale di Roma è una delle feste più antiche mai esistite. Vanta una lunga tradizione legata alla Roma papalina, anche se le sue origini risalgono ai Saturnali, una ricorrenza religiosa caratterizzata da sfilate in maschera, carri allegorici, giochi pubblici, riti orgiastici e balli tipici. Ma come era e cosa è cambiato?

Carnevale Roma: le origini della festa
Per molti anni si è creduto che il termine “Carnevale” derivasse da “carne levare”, legando l’origine di questa parola al periodo quaresimale che impone il digiuno per fede. Il Carnevale romano precede infatti uno dei “cammini” più sentiti dai Cristiani: la Quaresima, che a sua volta anticipa la Pasqua.
Secondo molti studiosi le origini del Carnevale risalgono invece al Medioevo, in particolar modo al pontificato di Papa Paolo II, il quale, in seguito al trasferimento della sede pontificia a Palazzo Venezia, concentrò nel centro storico (nello specifico Via del Corso) i festeggiamenti carnevaleschi con corse dei cavalli, tornei e giostre. Via del Corso, un tempo denominata Via Lata, deve il suo nome alla Corsa dei Barberi, una sorta di palio cittadino che raffigurava il “momento” più rilevante del Carnevale romano. Questa corsa fu abolita dal Re Emanuele II nel 1874, dopo la tragica morte di un giovane spettatore investito dai cavalli in corsa. Questo evento attirava l’attenzione di tutta la popolazione, richiamando viandanti e curiosi da mezzo mondo.

- Rugantino: la maschera del Carnevale romano
Ogni città ha una o più maschere di Carnevale alla quale è legata. Se Napoli è legata a Pulcinella, Bergamo ad Arlecchino, Pantalone a Venezia, Balanzone a Bologna e Colombina a Siena, la maschera principale del Carnevale romano è Rugantino. Quest’ultimo rappresenta un tipico personaggio romanesco, il famoso bullo di Trastevere con la lingua lunga, borioso, altezzoso, insolente e sfacciato. Irriverente ma in fondo “bono de core”. Le prerogative che contraddistinguono Rugantino sono la strafottenza e l’arroganza, difatti il suo nome deriva dal romanesco “ruganza”, che vuol dire arroganza. Oltre alla maschera di Rugantino, il quale fece una brutta fine, la tradizione fa riferimento ad altri personaggi molto legati al Carnevale di Roma come i vari Norcini, Aquilani, Facchini nonché Meo Patacca, il Generale Mannaggia La Rocca, Cassandrino e Don Pasquale de' bisognosi.

- Il tramonto del Carnevale a Roma
Il tramonto del Carnevale a Roma viene identificato con un periodo storico ben preciso, che coincide con l’insediamento a Roma dei Savoia, nel lontano 1870. In quegli anni, in seguito ad incidenti troppo frequenti durante i giochi, venne fortemente limitato il periodo dei festeggiamenti. La commedia dell’arte, le sfilate in maschera, i Giochi Agonali, le corse dei cavalli e la festa dei moccoletti lasciarono spazio all’austerità imposta dai sovrani. Nonostante tutto l’immortalità del Carnevale di Roma è celebrata e decantata da famosi scrittori e poeti come Goethe, Gogol, Stendhal, Dickens e Dumas, e dalla pittura di Caffi, Shor e Orlov.

- Il Carnevale a Roma oggi
Il Carnevale è una festa briosa e divertente che oggi si festeggia all’interno di ristoranti, discoteche, pub e sale private. Adulti e bambini si preparano con maschere e costumi, armati di stelle filanti e coriandoli. A loro volta i locali della città si vestono a festa per organizzare “Carnival Party” all’insegna dell’allegria. I giorni della settimana in cui si festeggia il Carnevale sono il martedì e il giovedì grasso, anche se sta prendendo piede da parecchio tempo la festa del sabato, per ovvi motivi. Il Carnevale a Roma è molto famoso anche per i dolci tipici come le frappe e le castagnole, ma soprattutto per i scherzi, che si susseguono durante questo periodo.

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