SOCIETA
Comunicato Stampa

Riparte l’attività dei circoli delle Acli di Arezzo

01/06/20

Riparte l’attività delle Acli sui territori. L’associazione fa affidamento su una rete di quaranta circoli diffusi in tutta la provincia che sono stati autorizzati dall’ordinanza n.60 del Presidente della Giunta Regionale a riprendere le loro funzioni dopo quasi tre mesi di stop e che possono così tornare a svolgere il proprio ruolo di prossimità ai cittadini. Queste strutture, presenti nei grandi centri abitati e nelle piccole frazioni, sono luoghi di incontro, di servizi e di ascolto delle problematiche vissute sui territori, e possono ora procedere ad una graduale riapertura subordinata all’attuazione di tutte le misure idonee a prevenire e a ridurre il rischio di contagio.

FotoRiparte l’attività delle Acli sui territori. L’associazione fa affidamento su una rete di quaranta circoli diffusi in tutta la provincia che sono stati autorizzati dall’ordinanza n.60 del Presidente della Giunta Regionale a riprendere le loro funzioni dopo quasi tre mesi di stop e che possono così tornare a svolgere il proprio ruolo di prossimità ai cittadini. Queste strutture, presenti nei grandi centri abitati e nelle piccole frazioni, sono luoghi di incontro, di servizi e di ascolto delle problematiche vissute sui territori, e possono ora procedere ad una lenta riapertura che permetterà alle Acli di riattivare la loro azione sociale. «I circoli - ricorda Stefano Mannelli, presidente provinciale delle Acli, - sono le cellule da cui percepiamo i bisogni delle comunità e dei territori, permettendoci di individuare strategie e servizi per essere di reale aiuto alle problematiche delle fasce più deboli. Questo ruolo, comunque, è stato portato avanti anche durante il periodo dell’emergenza sanitaria, con i circoli che sono stati promotori di raccolte di fondi o di altre iniziative di solidarietà a favore delle situazioni di bisogno».
I quaranta circoli sono caratterizzati da finalità diversificate (dalla mescita alla presenza di servizi di Caf e Patronato), dunque la loro riapertura avverrà in modo graduale e sarà subordinata all’attuazione di tutte le misure idonee a prevenire e a ridurre il rischio di contagio. Sanificazione degli ambienti, installazione di dispenser per l’igienizzazione delle mani, previsione di nuovi spazi per garantire le distanze interpersonali, riorganizzazione di entrate e uscite, unite all’obbligo della mascherina, rappresentano alcune delle accortezze messe in campo per tutelare la sicurezza di utenti e operatori. La ripresa delle attività coinciderà anche con la ripartenza del tesseramento delle Acli del 2020 perché sarà possibile fissare appuntamenti personali per andare a sottoscrivere o a rinnovare la propria adesione all’associazione. «La più recente ordinanza regionale legittima la ripartenza anche dei circoli ricreativi e culturali - continua Mannelli, - permettendoci così di ritrovare la vocazione della nostra associazione di stare tra le persone e con le persone. I servizi di Caf e Patronato sono proseguiti per via telematica anche nel periodo dell’emergenza sanitaria, mentre la dimensione sociale ha subito un brusco e inatteso stop: ora stiamo mettendo in campo ogni misura necessaria per una graduale ripresa di tutte le nostre attività».

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