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Comunicato Stampa

L’1 e il 2 luglio di quest’anno si è svolto nella sede dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli, “la Cittadella”, il “XX Seminario Internazionale Interdisciplinare” del CISAT di Psicologia, Psicoterapia e Letteratura. Il tema proposto quest’anno ha avuto per titolo: Psicologia, psicoterapia e psichiatria: l’arte come strumento per la clinica.

Il Seminario nella sua lunga e ininterrotta storia, per vent’anni senza interruzione anche nei tempi difficili della pandemia del 2020, ha visto la partecipazione sempre ricca di studiosi, esperti, professionisti, psicologi, psichiatri, psicoterapeuti, artisti, musicisti, pittori, scrittori, poeti. È questa – l’interdisciplinarità – una caratteristica particolare e caratterizzante dell’attività del centro di psicologia clinica, psicoterapia, didattica e ricerca scientifica CISAT (Centro Italiano Studi Arte-Terapia, Settore dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli), che ebbe nel 2006 il riconoscimento ufficiale dell’allora Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

FotoL’1 e il 2 luglio di quest’anno si è svolto nella sede dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli, “la Cittadella”, il “XX Seminario Internazionale Interdisciplinare” del CISAT di Psicologia, Psicoterapia e Letteratura.
Il tema proposto quest’anno ha avuto per titolo: Psicologia, psicoterapia e psichiatria: l’arte come strumento per la clinica.
Il Seminario nella sua lunga e ininterrotta storia, per vent’anni senza interruzione anche nei tempi difficili della pandemia del 2020, ha visto la partecipazione sempre ricca di studiosi, esperti, professionisti, psicologi, psichiatri, psicoterapeuti, artisti, musicisti, pittori, scrittori, poeti.
È questa – l’interdisciplinarità – una caratteristica particolare e caratterizzante dell’attività del centro di psicologia clinica, psicoterapia, didattica e ricerca scientifica CISAT (Centro Italiano Studi Arte-Terapia, Settore dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli), che ebbe nel 2006 il riconoscimento ufficiale dell’allora Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
Dunque anche quest’anno la fitta presenza dei relatori ha reso i giorni del Seminario l’incontro e lo scambio di esperienze di lavoro e di studio di particolare interesse sia per chi lavora nell’ambito specifico della psicologia e della psichiatria, sia per chi utilizza strumenti pedagogici e per chi ha attività al di fuori di questi, come i musicisti di professione, e vuole misurarsi con sviluppi e applicazioni al di fuori delle sale concertistiche.
Dei relatori hanno fatto parte anche alcuni allievi del CISAT, diretto dal prof. Roberto Pasanisi, psicologo clinico, psicoterapeuta e psicoanalista, che hanno concluso la loro formazione con il Diploma di Master, presentando e discutendo la loro tesi. È questa una vitalità del CISAT, perché la formazione accoglie laureati e professionisti attivi in varî ambiti della psicoterapia, artisti e musicisti interessati a costruirsi maggiori acquisizioni conoscitive e di studio per dare sviluppo alle loro attività – e al CISAT è stato messo a punto un nuovo modello di psicologia clinica e psicoterapia, la Psicoarteterapia, che sta ottenendo una crescente diffusione ed un sempre più ampio riconoscimento.
I Seminari del CISAT sono sempre stati un luogo di ripetuta frequentazione di professionisti e studiosi provenienti da varie aree geografiche, sia europee che fuori d’Europa, e la presenza dei partecipanti è sempre stata anche uno spazio culturale di confronto di esperienze e conoscenze, nonché di abilità e competenze. Sono appunto ‘Seminari’: laboratori di riflessione, confronti di idee, dialettica di visioni operative, messa a punto di azioni e piani di intervento, costruzione e strutturazione di analisi di lavoro e di relazione con chi ha disagi psichici, fragilità di comunicazione, difficoltà di inserimento sociale e affettivo, impedimento o blocco espressivo.
Sono giornate di evoluzione e sviluppo, di semina, di raccolto, di suggerimenti, suggestioni, contributi, stimoli culturali e di pratica, che rendono l’ascolto e la presenza dei partecipanti fertile scambio per seguire le proprie attività più ricchi di energia propositiva. I partecipanti lavorano con un’utenza ampia: dalle comuni nevrosi ai disabili, bambini autistici, reclusi nelle carceri, adolescenti con problemi di relazione, disagi giovanili, persone anziane con particolari patologie, quali per esempio l’Alzheimer, malati terminali, persone con problemi di adattamento.
Da alcuni anni il Seminario si svolge sia in presenza che in forma telematica, tramite la piattaforma JitsiMeet, e viene trasmesso nel canale YouTube del CISAT, superando e annullando distanze fisiche e geografiche e estendendo quindi la sua attività di dibattito: lo si può infatti rivedere all’indirizzo https://www.youtube.com/watch?v=1FXV48wHqlg&ab_channel=CISATCentroItalianoStudiArte-Terapia.
Quest’anno la prima sessione del Seminario, che si è svolta in sede il 1° luglio, è stata presieduta dal dott. Fausto Russo, psichiatra, direttore e docente della Scuola di Musicoterapia “Carlo Gesualdo” di Avellino. Da psichiatra ci ha fornito un ampio spazio di considerazione sulla ristrutturazione del benessere nella nostra società, sulla comunicazione intersoggettiva e con l’habitat per migliorare il benessere psichico.
La sessione pomeridiana, invece è stata presieduta dal prof. Giovanni Teresi, scrittore, edito nelle Edizioni dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli (ICI Edizioni), che ci ha presentato anche le sue approfondite riflessioni storiche sui risvolti che ha l’amore nella letteratura.
Le relazioni degli intervenuti durante tutta la giornata si sono succedute in una trama di temi che hanno sviluppato la riflessione intorno alla composizione in versi e ai contributi di questa alla psicologia grazie a Maria Fausto e Maria Rosaria Cito. Altri temi sono stati i contributi culturali, esperienziali e artistici vicini alla musicoterapia sviluppati da Annamaria Lequile, che ha concluso la sua formazione in Psicologia della musica e Musicoterapia con una Tesi di Diploma di Master CISAT dal titolo La centralità dell’empatia e la divina e funzionale carezza della musica nei malati terminali.
Roberto Pasanisi è intervenuto con una lectio magistralis Alle origini della psicoterapia moderna: un’analisi multidisciplinare.
Esplorazioni nella letteratura sono state svolte da Federico Roberti e Giovanni Ceci, con un suo contributo interessante sull’insegnamento del latino, Daniela Schiarini, che lavora da molti anni con i reclusi nelle carceri.
Della sensibilità artistica e della fotografia nelle sue forme di ricerca estetica ci hanno parlato il dott. Massimo Lanzaro, che ha proposto una sua interpretazione della Mindfulness nella fotografia, Angelo Ghidoni, fotografo, che ha terminato la sua formazione nel CISAT con la Tesi di Diploma di Master CISAT in Psicologia dell’arte e della letteratura: Pier Paolo Pasolini e la deriva.
Dei legami e delle connessioni tra la musica, l’arte, la psicoterapia ci hanno esposto la loro esperienza Saveria Parentela e Nadia Chiliberti, Laura Piacentini, Carla Parlato, la musicista Katia Mariagrazia Vevoto, arpista Valeria Cordella, Anna Nowicka, chitarrista classica. Rosa Villari, flautista, con la Tesi La Musicoterapia nei reparti di psicologia clinica e psicoterapia, psichiatria e neuropsichiatria infantile; e Morena Mosca. con la Tesi La Musicoterapia e il trattamento dei pazienti con Alzheimer, hanno conseguito il Diploma di Master CISAT in Psicologia della musica e Musicoterapia. I docenti universitarî Mario Lupoli e Giusy Negro ci hanno parlato delle loro ricerche in ambito filosofico come spunti culturali per la psicologia.
Durante il seminario abbiamo fatto la conoscenza di due autori delle Edizioni dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli: la raccolta di poesie in lingua napoletana di Alfonso Longobardi, Nu poco ‘mme nu poco ‘e Napule, e due romanzi brevi di grande valore tradotti dall’orientalista Luciano Mastrogiacomo: Il cuore della notte dello scrittore egiziano Nagib Mahfuz e Con Shobeyro dell’iraniano Mahmud Dowlatabadi.
La sessione telematica del 2 luglio, anch’essa di ampiezza culturale e scientifica molto suggestiva di proposte di intervento psicoterapeutico, di passaggi di confine e di ricerca di percorsi sempre più rispondenti alle esigenze di chi ha bisogno e/o chiede una relazione d’aiuto, di modalità di rapporti di cura più aderenti a chi si mostra fragile e chiede flessibilità di attenzione verso la scoperta di pratiche individualizzate, ha ospitato interventi sulla musica nelle sue forme di composizione e di fruizione e di cura come hanno fatto l’ingegnere del suono Riccardo Maggese, Iacopo Bertolini, Deborah Baisotti, Anna Patacca, Francesca Settipani.
Altre relazioni hanno proposto la loro esperienza sia di lavoro che di attività artistica verso forme creative che possono facilitare l’ascolto di sé stessi e la via della consapevolezza: Maura Ianni, dell’Università di Roma Tor Vergata, ha descritto la sua attività di cura nei gruppi per affrontare i problemi di bullismo; la dottoressa Bruna Silvidii, dirigente psicologa dell’ASL di Pescara, con la sua relazione sul lutto; Antonello Siragusa, con le sue riflessioni sulla Meditazione Vipassana.
Il Seminario 2023 del CISAT è stato per tutti i partecipanti uno spazio di grande apertura verso orizzonti culturali e scientifici diversi e varî, di pratica lavorativa, di ricerca, di sapienza in movimento, di alternative di cura.

prof.ssa Maria Peruzzini






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