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STUDIO LEGALE GELSOMINA CIMINO
Responsabile delle pubblicazioni: Gelsomina Cimino (avvocato)
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Pubblicazioni di STUDIO LEGALE GELSOMINA CIMINO (8)
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November 7 / 2017SOCIETA
MISURE DI PREVENZIONE: La Pericolosità passa ai Supremi Giudici
Che la sentenza della Grande Camera della Corte EDU (23 febbraio 2017, De Tommaso c. Italia), che condannava l’Italia per la violazione dell’art. 2 prot. 4 CEDU, per il ritenuto deficit di prevedibilità e tassatività della disciplina delle misure di prevenzione nella descrizione delle condotte idonee a essere prese in considerazione per la valutazione della pericolosità sociale del soggetto proposto alla misura, avrebbe provocato nel nostro Ordinamento delle vere e proprie scosse telluriche, si è detto già all’indomani della pronuncia.
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September 20 / 2017SOCIETA
L’ Avvocato responsabile per colpa solo se il risultato sperato era altamente probabile
Sul sempre attuale tema riguardante la responsabilità professionale si è espressa la sentenza n. 2102/2017 della Corte d’Appello di Milano la quale interviene in secondo grado a dirimere la controversia insorta tra un avvocato e il proprio cliente.
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September 20 / 2017SOCIETA
Nessun indennizzo a Raffaele Sollecito
È delle ultime ore la pubblicazione delle motivazioni della sentenza n. 42014/2017 resa lo scorso 28.06.2017, con la quale la Corte di Cassazione ha respinto la richiesta di riparazione avanzata da Raffaele Sollecito per l’ingiusta detenzione patita durante il procedimento penale che lo aveva visto imputato dei reati di cui agli artt. 573-575, 609 bis e ter, 624 bis , 367 e 61 c.p, (il noto omicidio di Perugia) dai quali , con sentenza resa dalla Corte di Cassazione il 27.03.2015 , era stato definitivamente assolto.
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September 14 / 2017SOCIETA
CONFESSIONE incompatibile con la messa alla prova
La sentenza della Corte di Cassazione, Prima sezione penale, dello scorso 6 settembre 2017 n. 40512 interviene per ribadire (in tale senso si era in parte, già pronunciata la Cass. Sez. UU con la sentenza n. 33216 del 31.03.2016 in ordine all’analogo istituto introdotto dalla Legge n. 67/2014 per il rito ordinario contro imputati maggiorenni) come l’istituto della “messa alla prova” non richieda per la sua configurabilità, il requisito della “confessione”.
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September 14 / 2017SOCIETA
Il danno da privazione della figura genitoriale
È toccato da ultimo al Tribunale di Milano (Sent. 2938/2017) ripercorrere gli obblighi genitoriali e le responsabilità di tipo assistenziale.
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September 14 / 2017SOCIETA
L’abitualità come discrimine tra i maltrattamenti e l’abuso dei mezzi di correzione
Con la sentenza 40959/2017 la Suprema Corte è tornata ad interessarsi del reato di maltrattamenti (art. 572 c.p.) in danno di un minore di anni 14, sottolineandone gli elementi di distinzione dal delitto di abuso dei mezzi di correzione di cui all’art. 571 c.p.
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September 11 / 2017SOCIETA
#Abusivismo: l’acquisizione dell’area al patrimonio del Comune non è senza limiti
La sentenza Tribunale Amministrativo Regionale per la Regione Campania n. 2478/2017 interviene ad interpretare il combinato disposto dei commi 1 e 2 dell’art. 31 del D.P.R. 380/2001 (Testo Unico Edilizia), riguardanti la materia degli abusi edilizi immobiliari con particolare riferimento alla specifica conseguenza di carattere sanzionatorio, dell’acquisizione dell’area al patrimonio indisponibile del Comune.
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September 8 / 2017ECONOMIA e FINANZA
Misure di Prevenzione: UNA NUOVA IPOTESI DI INDENNIZZO PER IL SORVEGLIATO SPECIALE?
La decisione del Primo Presidente della Corte di Cassazione di rimettere alle Sezioni Unite la risoluzione della questione sulla rilevanza penale ex art. 75, comma 2, D. Lgs. n. 159/2011 della condotta di chi violi le prescrizioni “di vivere onestamente” e “di rispettare le leggi” imposte con la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza di cui all’art. 8 stesso decreto, interveniva a seguito della pubblicazione della sentenza della Grande Camera della Corte EDU (23 febbraio 2017, De Tommaso c. Italia), che condannava l’Italia per la violazione dell’art. 2 prot. 4 CEDU, per il ritenuto deficit di prevedibilità e tassatività della disciplina delle misure di prevenzione nella descrizione delle condotte idonee a essere prese in considerazione per la valutazione della pericolosità sociale del soggetto proposto alla misura.
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