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Comunicato Stampa

A Morimondo con il MEC: 12 Dicembre con eccellenze enogastronomiche ed idee regalo

12/12/21

Ultimo appuntamento del 2021 per il Mercatino Enogastronomico della Certosa a Morimondo: domenica 12 Dicembre, alle porte di Milano, eccellenze enogastronomiche a chilometro vero ed idee regalo per il Natale in arrivo Mercatino Enogastronomico della Certosa 12 Dicembre 2021, a partire dalle 9 Corte dei Cistercensi, Morimondo (Mi) Ingresso libero Per informazioni 347 7264448

FotoUltimo appuntamento del 2021 con le eccellenze enogastronomiche del MEC-Mercatino Enogastronomico della Certosa: domenica 12 Dicembre a partire dalle 9 del mattino alla Corte dei Cistercensi di Morimondo (Milano), golosità, specialità regionali ed idee regalo per il Natale. Occasione per una gita fuori porta in uno dei Borghi più belli d’Italia alle porte di Milano e sede di una delle abbazie romaniche lombarde più belle e suggestive.

Bancarelle vestite di colori e luci natalizie e, a pochi passi dal mercatino, luoghi pieni di fascino e storia: organizzato dalla locale Pro Loco alle ore 15:30 in chiesa abbaziale, Concerto dei Corotrecime di Abbiategrasso insieme al coro In Letitiae di Vermezzo con Zelo.

Proseguono, inoltre, le visite (previa esibizione del Green Pass) al Complesso monastico con accompagnamento di operatori alle 10:30, alle 15:00 e alle 15:30. Le visite sono a gruppi, solo su prenotazione e scrivendo a fondazione@abbaziamorimondo.it oppure chiamando lo 02 9496 1919). Sarà possibile inoltre visitare, aperto al pubblico anche domenica 12 Dicembre, il Civico Museo Angelo Comolli nel quale sono conservate alcune opere del pittore e affrescatore liberty Angelo Comolli, conosciuto per le sue decorazioni del Palazzo della Borsa, della Casa Verdi e della camera di commercio di Milano.

A partire dalle 9, la Corte dei Cistercensi si animerà di tentazioni per enogastronauti e golosi: formaggi, miele, vini, salame di Varzi e salumi d’oca dalla Lomellina, cioccolato, le buonissime nocciole dal Piemonte, le offelle di Parona, i formaggi del Canavese, i prodotti da forno; e ancora: marmellate e confetture artigianali, composte da abbinare ai formaggi, prodotti da forno anche vegani, succhi di mele, mirtilli, lamponi, ciliegie, ribes rosso, uva, rabarbaro e sambuco da Valtellina e Valle d’Aosta; pane fresco con farina di mais, pane nero pane all’uvetta;

Faranno capolino tra i banchi del MEC anche i cesti di Natale green e plastic free con materiali di recupero e naturali. Tra le idee regalo, grappe, liquori e distillati da meditazione dalla Val d’Aosta (alcune prodotte con l’acqua della sorgente di Courmayeur) e dal Roero (Piemonte), dall’Occitania e, a chilometro zero, da Abbiategrasso, il Tigin: 12 botaniche del Parco del Ticino (angelica, coriandolo, cetriolo, iris, issopo, lippia, miele, steli di rabarbaro, fiori di sambuco, timo, zenzero) di cui uno segreto.

La storia di Morimondo ruota intorno alla vicende della sua abbazia e dei monaci dell’ordine dei Cistercensi che la fondarono: giunti nel 1134, dodici monaci del monastero di Morimond in Borgogna diedero inizio alla costruzione del monastero, concluso solo nel 1297. La basilica, sorta in periodo successivo alla costruzione del monastero (dal 1182), è oggi il monumento di maggior importanza di Morimondo. Rispecchia il disegno delle chiese cistercensi voluto da S. Bernardo: grandiose e solenni in contrasto con l'austerità e la povertà della vita dei monaci, cui è attribuito il merito di aver intrapreso l'opera di bonifica e valorizzazione agricola del territorio. L'esterno in mattoni è in stile gotico francese con elementi romanico-lombardi; la facciata presenta un taglio a capanna, il portale è preceduto da un pronao (porticato posto davanti alla chiesa) aggiunto nel 1736. Un rosone centrale, bifore, aperture cieche e altre a cielo aperto definiscono la parte superiore, coronata da una fila di archetti che continuano sui fianchi. L'interno di forma basilicale, a 3 navate su pilastri con volte a crociera, con transetto e abside rettangolare. Opere: entrando a destra si nota una magnifica acquasantiera trecentesca con rosoni e teste fantastiche. Degno di nota il coro, commissionato dai monaci di Settimo Fiorentino, stabilitisi a Morimondo nel 1490, all'intagliatore abbiatense Francesco Giramo, che lo concluse nel 1522.



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