Acquistare casa senza correre rischi. Attenzione ad agenti immobiliari disonesti
Agente immobiliare della Frimm intasca le caparre e truffa cinque persone: condannato ad un anno e mezzo e al risarcimento dei danni in sede civile. Quella di incassare le caparre da piu' persone all'insaputa l'una dell'altra è una pratica già denunciata da questo autore. L'acquirente dovrebbe farsi assistere da un professionista di parte per non subire lesioni nei suoi diritti .
Condannato per truffa ad un anno e sei mesi di reclusione e al pagamento di novecento euro di multa dal giudice penale P.P.della sezione distaccata di C. del tribunale di....Il protagonosta :PG classe ’72 difeso dall’avvocato O.S.
L’intera vicenda giudiziaria, così come ricostruita dalla pubblica accusa, è imperniata su raggiri posti in essere da PG che aveva un’agenzia immobiliare Frimm a omissis .in via omissis.. Secondo l’assunto accusatorio, nel 2005, PG in una circostanza si sarebbe fatto consegnare da una signora, che emise un assegno a lui intestato, la somma di dodicimila euro a titolo di caparra per l’acquisto di un appartamento in via omissis .. a omissis per "bloccarlo" rassicurando che in tal modo la donna aveva acquisito il diritto a comprarlo.
Questa stessa signora diede mandato a PG di vendere il proprio appartamento ubicato a R... per il quale l’ex agente immobiliare si sarebbe fatto consegnare , all’insaputa della proprietaria, due caparre da parte di altre due distinte persone dell’ammontare rispettivamente di diecimila euro e dodicimila euro sempre con assegni a lui intestati. Entrambe erano convinte di aver acquisito il diritto a comprare l’immobile a R... Inoltre un altro soggetto aveva consegnato a PG un assegno di diecimila euro, sempre a titolo di caparra, per bloccare un altro appartamento a Parco La Selva in via omissis e in questo caso era scaduto il mandato a vendere da parte del proprietario di questo immobile.
In un’altra circostanza PG avrebbe fatto credere ad un’altra persona che il proprietario del negozio, che conduceva in fitto e dove era sita la stessa agenzia immobiliare, gli aveva dato mandato a vendere questo immobile (circostanza quest’ultima esclusa dal proprietario G R.) e si era fatto consegnare un assegno di quindicimilaeuro per la caparra dicendo che avrebbe dovuto trasferirsi in altra sede.
Non solo. Stando a quanto riferito dallo stesso teste GR,proprietario dell’immobile dove era ubicata l’agenzia immobiliare, PG non pagò per un periodo di tempo il canone di affitto, così come pattuito in sede di contratto di locazione, ammontante a poco più di seicento euro al mese: il negozio rimase chiuso tanto è vero che, dopo lo sfratto esecutivo, fu necessario un apposito intervento per tagliare i lucchetti e permettere a GR di rientrare in possesso dell’immobile.
Le somme a titolo di caparra sborsate a vuoto dalle persone offese
(presenti in aula, che si sono già costituite in giudizio parte civile con gli avvocati CM e RG) non furono più restituite. Di qui la truffa. Oltre alla condanna penale il giudice ha disposto il risarcimento dei danni da liquidarsi nei confronti delle costituite parti civili e una provvisionale immediatamente esecutiva corrispondente alle somme pagate.
Questa è la teoria. In pratica per ottenere l'effettivo rimborso occorrerà verificare se il PG sia ancora in possesso delle somme trafugate o se le abbia occultate in qualche paradiso fiscale
per altri rischi sulla compravendita immobiliare :vedi link
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