ECONOMIA e FINANZA
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Acquistare casa senza correre rischi. Gli antidoti: controlli sul venditore e richiesta di garanzie

La situazione di difficoltà in cui versa il Paese impone fra l'altro che l'acquirente "faccia le pulci" alla parte promittente venditrice che potrebbe soffrire di una situazione di decozione patrimoniale, cosa che si rifletterebbe sull' acquirente e sulla sicurezza dell'affare. Vanno preventivamente richieste informazioni e garanzie

Nonostante la caduta dei tassi d’interesse, i più bassi dal dopoguerra, e la conseguente diminuzione dei costi dei mutui a tasso variabile si consolida il boom dei pignoramenti e delle esecuzioni immobiliari che secondo l'Adusbef sono aumentati del 31,8 % nel 2010.

Sempre più famiglie italiane non riescono a onorare le rate dei mutui, la rata assorbe in media il 33% del reddito familiare, e si traduce per almeno 350 mila famiglie in un rischio reale d'insolvenza.

Secondo l'Adusbef le stime 2010 sul numero di pignoramenti ed esecuzioni aumentano del 69,35% in media, che sommati agli ultimi due anni, (+ 22,3 nel 2008, + 15,7 nel 2009), ammontano al 60,5 % nel triennio 2008/2010 .

Secondo queste stime le procedure immobiliari, rese più rapide dalla nuova legge fallimentare del 2004, sono pari al 2,4 % del totale dei mutui, quindi a circa 150.000 su 3,6 milioni del totale, con circa 28.000 procedure avviate nel 2010; 21.000 nel 2009, che sommate a 20.000 nel 2008, potrebbero far sparire una media città come Monza, che vede aumentati del 20,2% i pignoramenti nel 2009.

Il boom di pignoramenti ed esecuzioni immobiliari, con aumenti stimati nel 2010 rispetto al 2009 da un minimo del + 13,8 a Rovigo; 13,9% a Venezia; + 16,1% a Forlì; + 16,7 a Vicenza; + 18,1% a Perugia; + 18,7% a Padova; 20,1% a Reggio Emilia; seguito da Modena + 21,7%; Napoli + 23,7%; Firenze + 25,2%; Brescia + 25,9%; Palermo + 28,6 %; Lecce + 29,9%; per passare ai valori più elevati di Torino + 54,8%; Milano + 48,3%; Genova +46,8 %; Como + 42,3%.

Gli aumenti maggiori di pignoramenti si registrano a Milano (+1.592, che ammontano quindi a 4.885), seguita da Torino (+ 930 con un totale di 2.627); Roma (+ 728, con un totale di 2.703); Monza (+ 424, con un totale di 1.539; Verona + 425 per un totale di 1.996; Bergamo (+ 416, pari a 1.586); Lecce (+ 365 per un totale di 1.586); Brescia (+ 290 con un totale di 1.408); Genova + 336 con un ammontare di 1.053; Bari (+ 340 che assommano a 1.390); Firenze (+199, che ammontano a 987); Padova + 168 per 1.067 pignoramenti.

Una recessione da economia di guerra che diventerà più pesante nei prossimi mesi quando il crack finanziario globale dispiegherà i suoi effetti sulle fasce sociali più deboli e vulnerabili prive di ammortizzatori sociali.

In queste condizioni generali anche chi compera deve stare molto accorto a non essere coinvolto indirettamente (leggi rischi di revocatoria)

Per eseguire detti accertamenti prima di comperare vedi link di approfondimento



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