Al carcere di Pozzuoli un evento di grande emozione
E’ stato un evento speciale iniziato e concluso con Blandizzi che insieme agli alunni del laboratorio di musica dell’Istituto Superiore Pitagora di Pozzuoli ha composto la canzone “Nessuno è più diverso”, canovaccio adottato dalle detenute alla propria esperienza.
Grande commozione all’interno del carcere femminile di Pozzuoli all’evento tenutosi venerdì 24 gennaio alle ore 15.30. Il cantautore Lino Blandizzi, dopo il concerto della vigilia di Natale è ritornato per continuare il percorso con le detenute nell’ambito del corso di lettura e scrittura promosso da un gruppo di volontarie, fra le quali Lina Spento, Maria Gaita e Francesca di Bonito.
L’evento ha puntato essenzialmente sulle rispettive storie di pena dopo aver letto il libro “Quattordici” di Matilde Iaccarino presente per l’occasione. La scrittrice dopo aver ascoltato le testimonianze delle donne con molta emozione apre il suo discorso dicendo: “Siamo anime bianche, imprigionate dal rancore, dalla rabbia, o da una speranza lunga, così lunga che non sempre riesci a intravederla, dietro muri e finestre troppo alte per far volare i sogni”. E’ stato un grande evento speciale iniziato e concluso con Blandizzi che insieme agli alunni del laboratorio di musica dell’Istituto Superiore Pitagora di Pozzuoli ha composto la canzone “Nessuno è più diverso”. Questo canovaccio è stato poi adattato dalle detenute alla propria esperienza: dalla scuola alla prigione. Eccone alcuni versi: «Qui nessuno ci conosce / qui nessuno ci capisce / le stesse illusioni / le stesse emozioni / le stesse occasioni / nessuno è più diverso / qui siamo tutti uguali / incontriamoci sotto l’immenso cielo / nemmeno l’Africa/ sembra così lontana / tra queste mura più niente fa paura». Il brano è stato interpretato e registrato insieme alle Donne e ai suoi allievi e in seguito sarà inserito nel nuovo album di Blandizzi. «Un’iniziativa importante per sostenere una causa molto sentita - conclude il cantautore -. E come dice la canzone: "...dove ha più cielo il tempo"».