SPETTACOLO
Comunicato Stampa

Al Teatro Comunale di Bologna "La Nona" (dal caos, il corpo)

29/09/17

La Compagnia Zappalà Danza per la prima volta in scena

Al Teatro Comunale di Bologna la Compagnia Zappalà Danza in:
LA NONA (dal caos, il corpo)

Musica di Ludwig van Beethoven,
Sinfonia n° 9 op.125, nella trascrizione per due pianoforti di Franz Liszt.

Roberto Zappalà, coreografie e regia.
Luca Ballerini e Stefania Cafaro, pianisti.
Riccardo Angelo Strano, controtenore.

Testi a cura di Nello Calabrò.
Roberto Zappalà, scene, luci e costumi.
Debora Privitera, assistente scene e costumi e realizzazione.
Ilenia Romano, assistente alle coreografie.
Sammy Torrisi direzione tecnica.
Maria Inguscio, produzione e management.
Gaetano Leonardi, ingegnere del suono.

Danzatori della Compagnia Zappalà Danza:
Maud de la Purification, Filippo Domini, Alain El Sakhawi, Marco Mantovani, Sonia Mingo, Gaetano Montecasino, Gioia Maria Morisco Castelli, Adriano Popolo Rubbio, Fernando Roldan Ferrer, Camilla Montesi, Ariane Roustan, Valeria Zampardi.

3° step del progetto Transiti Humanitatis / un progetto di Nello Calabrò e Roberto Zappalà.
Il progetto Transiti Humanitatis è una produzione
Compagnia Zappalà Danza / Scenario Pubblico Centro della Danza,
in collaborazione con:
ImPulsTanz – Vienna International Dance Festival (Vienna).
Teatro Comunale di Ferrara.
Teatro Garibaldi / Unione dei Teatri d’Europa (Palermo).
Teatro Massimo Bellini (Catania).






Sipario:
28 settembre ore 20:00 e 29 settembre ore 18:00 .
Ultima replica Sabato 30 settembre ore 18:00 -

LA NONA (dal caos, il corpo), su musica di Ludwig van Beethoven, segna il debutto della Compagnia Zappalà Danza nel teatro felsineo: terzo capitolo del progetto Transiti Humanitatis, ideato da Nello Calabrò e Roberto Zappalà e vincitore del Premio Danza&Danza 2015
(Produzione Italiana dell’Anno),

Fonte d’ispirazione del progetto - che vede la firma di Roberto Zappalà per coreografie, regia, scene e luci - è la celebre Sinfonia n° 9 op. 125 "Corale" di Beethoven, nella trascrizione per due pianoforti di Franz Liszt, interpretata per l'occasione dai pianisti Luca Ballerini - che torna nella sua città d’origine - e Stefania Cafaro, e dal controtenore Riccardo Angelo Strano, impegnato nel celebre An die Freude (“Inno alla gioia”) di Friedrich Schiller.

Roberto Zappalà, fondatore e direttore artistico dell’ensemble siciliano, propone una riflessione sull’uomo e sull’umanità, sulla sua condizione di perenne conflitto e sulle speranze di solidarietà universale scegliendo come materiale musicale la sinfonia divenuta simbolo di pace e fratellanza per eccellenza. Ma il mondo a cui la compagnia indirizza il suo “bacio” è quello di oggi, globalizzato e allo stesso tempo diviso, la cui spaccatura più profonda e dolorosa è quella con la cultura arabo/musulmana, presente visivamente sulla scena e nei costumi insieme alle altre maggiori confessioni religiose del pianeta. Salvatore Sciarrino definisce il primo movimento della Nona Sinfonia un “caos primordiale”, proprio come l’umanità che danza nello spettacolo è un’umanità che si sviluppa da un processo di accumulazione, da una pluralità di intrecci e microstorie conflittuali “negative”, che sfociano, nella seconda parte, nella pacificazione dell’Adagio e nella gioia finale del quarto movimento. Una danza potente, che prende le mosse dall’iniziativa del singolo e cresce per progressiva aggiunta di danzatori, per calare le monumentali pagine beethoveniane nel nostro mondo lacerato dai conflitti.

Nata nel 1990, la Compagnia Zappalà Danza è considerata oggi dalla critica europea una delle più interessanti realtà della danza contemporanea italiana: si distingue per un repertorio ampio e articolato, frutto del lavoro sinergico di Roberto Zappalà e del drammaturgo Nello Calabrò che negli anni hanno tracciato un percorso progettuale in continua espansione che ha permesso la realizzazione di produzioni di diversa tipologia, dalle creazioni intime per pochi danzatori a quelle con l’intera compagnia per grandi teatri, e ancora elaborazioni per spazi poco convenzionali. Nel 2015 Scenario Pubblico/Compagnia Zappalà Danza ha inoltre ottenuto il riconoscimento del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali come Centro Nazionale di Produzione della Danza.





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