Alfio Antico presenta nella sua Sicilia 'Guten Morgen' le suggestive storie in musica con la produzione artistica di Carmen Consoli
"Guten Morgen", dell’artista siciliano Alfio Antico, è stato pubblicato il 29 marzo per la Narciso Records e distribuito da Universal Music. L’album vanta la presenza della conterranea Carmen Consoli e di Fiorella Mannoia, che duetta, a sorpresa, in "Cunta li j urnati”. Dopo Roma, verrà presentato il 28 e il 29 aprile alla Feltrinelli di Palermo e Catania.
"Guten Morgen", dell’artista siciliano Alfio Antico, è stato pubblicato il 29 marzo per la Narciso Records e distribuito da Universal Music. L’album vanta la presenza della conterranea Carmen Consoli e di Fiorella Mannoia, che duetta, a sorpresa, in "Cunta li j urnati”. Dopo Roma, verrà presentato il 28 e il 29 aprile alla Feltrinelli di Palermo e Catania.
Il disco raccoglie undici brani, ognuno brilla di luce propria, e confermano le qualità compositive di questo nostro grande percussionista, in grado di evidenziare ciò che l’essere umano sta attuando nel danneggiare la natura, smarrire i valori, e invitare, con forza e grinta, al rispetto della bellezza che ci circonda, per continuare ad emozionarci.
I suoi testi sono immediati, grazie anche ad un uso di frasi o modi di dire dialettali , ne è la riprova l’originale “Zimmuru smossu”, una danza amorosa, trascinante, tra due ‘caproni’ con metafore e parole onomatopeiche intraducibili e il tamburo, suo strumento preferito, ad accompagnare in perfetta simbiosi.
A volte, nell’ascolto, si ha l’impressione di essere introdotti in luoghi magici, e di essere condotti per mano sulla strada delle nostre radici, senza sovrastrutture, in un contatto più genuino con la nostra terra.
E’ un poeta che si concede anche toni elegiaci come nelle bellissime composizioni dedicate alla madre “Minutedda mia” e “Si virissi” versi di grande bellezza e traboccanti d’amore, che arrivano dritti al cuore fino a commuovere ‘ti immagino dolce come miele di api e limpida come acqua che sgorga dalla roccia’.
Atmosfera intensa che nel secondo brano viene amplificata dai suoni di ‘mille violini’, ripresi come suite strumentale a fare da emozionate ghost track dopo l’ultima canzone “U nasu”.
Splendida “Afrodite”: una dichiarazione sull’universalità dell’amore che va oltre le categorie spazio temporali, sentimento insito nel nostro intimo, che appartiene al cielo e nessuna scuola ce lo può insegnare.
C’è persino una sorprendente Fiorella Mannoia, voce recitante in apertura di “Canta li jurnati”, ispirato ad un sonetto di Jacopo da Lentini, che nell’inciso si diletta ad un controcanto in dialetto coadiuvata da Carmen Consoli ai cori qui ed in “Minutedda mia”.
La cantantessa cura la produzione artistica e partecipa come musicista, suonando il basso, il sintetizzatore e le chitarre. Già nella sua precedente tournèe aveva ospitato Alfio Antico per proporre in duetto una esilarante “Guten Morgen”, giocata su doppi sensi per coprire un’altra realtà ben più amara.
Altre meditazioni profonde in “Cuccurucù” e “Di cu sugnu”, sulla fatica a mantenersi ‘integro’ nonostante le proposte false ed allettanti ricevute dall’ambiente, nel constatare ‘di cu sugnu e chi ci fazzu ‘nta stu munnu pazzu?’ ( trad. ‘ di chi sono e che ci faccio in questo mondo pazzo?’)
“Guten Morgen” è un disco, genuino, sincero, da scoprire e che supera il valico legato all’uso regionale del dialetto.
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