All'IVAM. di VALENCIA (ES) l'artista Sofía Alemán presenta una reinterpretazione della mostra di Ignacio Pinazo
L'installazione fotografica "What Happens" dell'artista di Tenerife propone un dialogo attorno all'interesse di Pinazo per i gruppi umani. Il progetto "What-happens" verrà presentato venerdì 16 maggio alle 18:30. con una visita guidata dall'artista e curatore Pla
L'Istituto Valenciano d'Arte Moderna (IVAM) presenterà venerdì prossimo, 16 maggio, un nuovo sguardo alla mostra di Ignacio Pinazo, a cura di Sofía Alemán (Tenerife, 1997). L'artista è intervenuto nella mostra attraverso un'installazione fotografica che, attraverso l'immagine e il display, si avvicina al concetto di moltitudine che Pinazo affrontava nel suo lavoro.
'What-happens' di Sofía Alemán è concepito per stabilire un dialogo con la sezione 'Anonymous'. "Da un lato, Pinazo critica la logica spettacolare degli eventi di massa come forma di sedazione, manipolazione e controllo della società. Dall'altro, è interessato al potere relazionale delle celebrazioni popolari, in quanto creano uno spazio-tempo che, in qualche modo, contribuisce al processo di autodeterminazione attraverso un senso di appartenenza", spiega l'artista.
A partire da lì, Sofía Alemán propone un'installazione che coesisterà per tre mesi con le 300 opere che compongono la mostra 'Pinazo: Identità'. La mostra, visitabile fino al 25 gennaio 2026, riflette sul processo creativo dell'artista Godella, incentrato sulla questione dell'identità, elemento chiave dell'attuale dibattito culturale e sociale.
“Impegnandosi consapevolmente con le dimensioni e il formato dell'opera di Pinazo, la proposta definisce così il gioco di profondità e disposizione, in cui lo spettatore entra nello spazio di autodeterminazione della folla e ora appartiene ai suoi eventi, attraverso il gesto dello sguardo”, continua Sofía Alemán.
Per il 2025, l'IVAM propone nuove interpretazioni della mostra "Pinazo: Identità" con tre artisti contemporanei che si confronteranno con ciascuna delle sezioni che compongono la mostra: "Riconoscimenti", "Anonimati" e "Assenze". Dopo l'invito iniziale al collettivo Societat Doctor Alonso, la compagnia formata da Tomàs Aragay e Sofía Asencio, arriva ora la proposta di Sofía Alemán.
Venerdì 16 maggio alle 18.30 verrà presentato il progetto "What-happens", con una visita guidata da Sofía Alemán, insieme a Vicente Pla, curatore della mostra "Pinazo: Identità".
Sofia Aleman
Nata a Tenerife (1997), ma residente a Valencia, è un'artista visiva, fotografa e ricercatrice. Laureata in Belle Arti presso l'Università di La Laguna (2019), Master in Fotografia, Arte e Tecnica (2021) e Master in Produzione Artistica (2022) presso l'Università Politecnica di Valencia, dove continua la sua ricerca di dottorato.
Tra le mostre a cui ha partecipato, spiccano: la mostra personale “El blanco óptica” (2023) a La Limonera, Santa Cruz de Tenerife, e le mostre collettive “Non era ancora una visione; era un'immagine registrata” (2024) ad Algo Algo, “PAMPAM! 23” (2024) a Las Drassanes del Grau, Valencia “Paesaggi dell'interstizio” (2023) all'Espacio Cultural el Tanque, Santa Cruz de Tenerife, “Dell'amore e del teschio” (2022), ad A10, Valencia, “(re)appropriazioni fotografiche” (2022) all'Octubre Centre de Cultura Contemporània, Valencia, “Contratto di permanenza” (2021) alla Biennale Internazionale di Fotografia Photoalicante, Alicante, “25ft. Nuova narratività” (2019) alla galleria d'arte Cabrera Pinto, La Laguna, e “Chroma and “Crime” all’Ateneo de La Laguna (2018).