AZIENDALI
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Allineare il team per un lavoro efficace

16/09/16

Nella psicologia del lavoro "allineamento" è il processo del chiarire a noi stessi il nostro ruolo all'interno dell'azienda, per contribuire meglio a raggiungere i suoi scopi. In questa stagione è particolarmente importante!

FotoSettembre è il mese dello stress da rientro... come fare a riallineare il Team di lavoro, ricreando l'intesa fra i suoi componenti e riaccendendo la voglia di lavorare per raggiungere la "mission" aziendale?
Giustamente è stato notato che nell'azienda di oggi "l'attenzione del manager si sposta dalla gestione del tempo, dei compiti e delle situazioni a quella delle relazioni e dei sistemi" (Robert B. Dilts, "Leadership e visione creativa"). Pertanto anche la pianificazione aziendale, che si svolge all'inizio dell'autunno e riguarda i prossimi mesi fino a Natale, deve riguardare non solo il budget e gli obiettivi da raggiungere, bensì anche la gestione del personale intesa nel senso più ampio.
"Allineamento" è un concetto proprio del Team Building e nella psicologia del lavoro in generale. "Allinearsi" significa chiarire a se stessi e ai collaboratori lo scopo del proprio lavoro e gli sforzi necessari a raggiungerlo. Il processo di allineamento deve essere svolto prima da ogni singolo membro, e poi dal team nel suo complesso. La partecipazione di un esperto motivatore professionista è molto positiva, se non addirittura necessaria, perché il processo di allineamento deve svolgersi attraverso determinate modalità e in una determinata sequenza di azioni.
L'allineamento del singolo, così come poi quella del gruppo di lavoro, procede per gradi. Il processo comincia con la presa di coscienza della "vision" e della "mission" aziendale da parte del leader, e con la sua spiegazione di questi concetti ai collaboratori. Una volta compresa la "mission" da raggiungere, ciascuno può riflettere sulle capacità da sfruttare e sulle attitudini mentali da assumere per contribuire al meglio alla sua realizzazione. Tutto ciò deve essere considerato non solo dal punto di vista pratico, cioè dei compiti da svolgere, ma anche da quello che potremmo definire spirituale. Ogni membro del team deve avere una visione di se stesso e del proprio ruolo, dell'azienda e dell'ambiente nel quale questa opera. Solo così sentirà davvero propria la mission aziendale e darà il massimo per contribuirvi.
Nei termini di Robert Dilts, colui che ha teorizzato il processo di allineamento, le varie tappe vanno percorse in un duplice senso. Inizialmente la sequenza appare la seguente: ambiente (quando e dove agire) --> comportamenti (come agire) --> capacità (quali capacità sfruttare o formarsi per agire) --> credenze e valori (perché usare proprio quelle capacità scelte) --> identità (qual è la metafora o il simbolo la nostra identità) --> livello spirituale (qual è la visione a cui diamo un contributo, al di là della nostra persona).
In una seconda fase il processo deve svolgersi in ordine inverso. Arricchiti di tutto ciò che è stato considerato finora, dobbiamo valutare in che misura l'analisi del livello spirituale abbia rafforzato e chiarito la nostra rappresentazione di partenza della nostra missione, delle capacità che possediamo e della nostra identità. Ritornando alla fin fine al livello dell'ambiente, dovremo verificare quanto la nuova consapevolezza di noi stessi che ci siamo formati abbia cambiato la nostra percezione del nostro ambito professionale e del mondo intorno a noi.



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