ALOE tra antiossidanti, polisaccaridi e prebiotici: una fitoterapia sistemica
Le proprietà e gli usi del gel d'Aloe sono antichissimi, per le sue proprietà idratanti, emollienti, protettive, capaci di mantenere o ristabilire l'elasticità della pelle. Il gel di Aloe è un ottimo cicatrizzante; ha funzione drenante e depurativa, oltre che antisettica e batteriostatica. Possiede anche proprietà antinfiammatorie. Le sue caratteristiche ne fanno un ottimo rimedio contro gastrite, ulcera, colite; utile in caso di reumatismi, acne, reazioni allergiche con localizzazione cutanea in special modo.
L’Aloe è una delle piante officinali più antiche e versatili della tradizione fitoterapica, impiegata da millenni in diverse culture per le sue riconosciute proprietà lenitive, depurative, cicatrizzanti e rigeneranti. Appartenente alla famiglia delle Liliaceae (o Asphodelaceae, secondo recenti classificazioni), l’Aloe comprende numerose specie, tra cui Aloe vera e Aloe arborescens, le più utilizzate in ambito salutistico e nutraceutico.
Tradizionalmente nota per l’uso topico in caso di scottature, irritazioni cutanee e ferite, l’Aloe si è affermata anche per l’impiego interno, grazie a una composizione fitochimica ricca e articolata: polisaccaridi, vitamine, minerali, enzimi, polifenoli e una varietà di metaboliti secondari che agiscono in sinergia su più livelli dell’organismo.
Oggi, la ricerca scientifica ha acceso i riflettori su nuove potenzialità dell’Aloe, in particolare nel modulare l’equilibrio del microbiota intestinale, sostenere la funzionalità immunitaria e contribuire alla detossificazione dell’organismo. In un’epoca in cui l’attenzione verso le terapie naturali e l’approccio integrato alla salute è sempre più viva, l’Aloe si configura come un alleato prezioso nella gestione di diversi disturbi cronici, disfunzioni metaboliche e problematiche infiammatorie a bassa intensità.
COMPOSIZIONE FITOCHIMICA DELL’ALOE: UN FITOCOMPLESSO DALLE MOLTEPLICI AZIONI
L’Aloe rappresenta un vero e proprio fitocomplesso naturale, ovvero un insieme sinergico di molecole bioattive che interagiscono a diversi livelli dell’organismo. La sua composizione include vitamine, minerali, enzimi, carboidrati complessi, acidi grassi, antrachinoni, aminoacidi, ormoni vegetali e altri composti funzionali, molti dei quali dotati di proprietà antiossidanti, antinfiammatorie, immunomodulanti, depurative e rigeneranti.
VITAMINE
L’Aloe contiene un pool vitaminico di particolare rilievo:
• Vitamina A (betacarotene), vitamina C e vitamina E: tutte e tre svolgono un’azione antiossidante, contribuendo alla neutralizzazione dei radicali liberi e alla protezione cellulare [1].
• Vitamina B12, acido folico e colina: coinvolti nel metabolismo energetico, nella sintesi degli acidi nucleici e nella funzione epatica e neuronale. La presenza di vitamina B12 è particolarmente interessante per i regimi alimentari vegani, anche se la sua biodisponibilità da fonti vegetali è ancora oggetto di studio [2].
ENZIMI
Numerosi enzimi attivi sono stati isolati dal gel di Aloe, tra cui:
• Amilasi, cellulasi, lipasi, perossidasi, catalasi, carbossipeptidasi e fosfatasi alcalina, coinvolti nel metabolismo di zuccheri, lipidi e proteine.
• Bradichinasi, che agisce riducendo la risposta infiammatoria topica, utile nelle applicazioni cutanee [3].
Questi enzimi sostengono i processi digestivi e detossificanti quando assunti per via interna.
MINERALI
L’Aloe è fonte di diversi minerali essenziali, tra cui:
• Calcio, magnesio, manganese, zinco, selenio, rame, cromo, potassio e sodio.
Molti di essi fungono da cofattori enzimatici nelle reazioni biochimiche cellulari e svolgono ruoli antiossidanti e regolatori, in particolare selenio, zinco e manganese [4].
CARBOIDRATI COMPLESSI E MUCOPOLISACCARIDI
Una delle frazioni più studiate è quella dei polisaccaridi mucillaginosi, contenuti nel gel interno:
• Mannosio, glucomannani e acemannano sono i principali costituenti, dotati di attività immunomodulante, prebiotica e cicatrizzante.
• I monosaccaridi (glucosio, fruttosio) forniscono nutrimento diretto a specifici ceppi del microbiota intestinale.
• L’acemannano, in particolare, stimola la risposta dei macrofagi, favorisce la produzione di interferoni e ha mostrato attività antivirale e antitumorale [5].
• Recentemente sono stati isolati anche composti innovativi come:
o Alprogen, una glicoproteina con effetto anti-allergico attraverso l’inibizione della degranulazione dei mastociti.
o C-glucosilcromone, una molecola con potenziale attività antinfiammatoria sistemica [6].
ANTRACHINONI
Questi composti fenolici si trovano prevalentemente nel lattice dell’Aloe (non nel gel trasparente), e comprendono:
• Aloina, emodina, aloetina: dotati di azione lassativa, antibatterica, antivirale, analgesica e leggermente chemioprotettiva.
• Il loro uso interno è limitato o escluso in molte preparazioni commerciali, a causa dell’effetto irritante sull’intestino crasso, ma in piccole dosi controllate possono agire come modulatori dell’attività digestiva e disinfettanti intestinali [7].
ACIDI GRASSI
Contiene quattro acidi grassi vegetali principali:
• Colesterolo, campesterolo, β-sitosterolo, lupeolo: dotati di proprietà antinfiammatorie, analgesiche e antisettiche.
• Il lupeolo, in particolare, è riconosciuto per la sua azione antidolorifica e antimicrobica [8].
ORMONI VEGETALI
Sono presenti auxine e gibberelline, fitormoni che:
• Favoriscono la guarigione dei tessuti lesionati, accelerando la rigenerazione cellulare e contribuendo a ridurre l’infiammazione.
AMINOACIDI
Il gel di Aloe contiene:
• 20 dei 22 aminoacidi di interesse nutrizionale, inclusi 7 degli 8 aminoacidi essenziali, che devono essere introdotti con la dieta.
• Questa ricchezza contribuisce al supporto strutturale dei tessuti, alla sintesi proteica e al mantenimento della massa muscolare.
ACIDO SALICILICO
Composto con proprietà antinfiammatorie, analgesiche e antisettiche, simile per struttura all’aspirina, utile sia per uso topico che sistemico [9].
LIGNINA
Sostanza fibrosa che aumenta la permeabilità cutanea, migliorando l’assorbimento locale dei principi attivi. A livello intestinale, può nutrire specifici ceppi batterici del microbiota, fungendo da frazione prebiotica.
SAPONINE
Glicolipidi con proprietà:
• Antisettiche, detergenti e purificanti, particolarmente utili per la pelle e le mucose. Possono contribuire alla riduzione della carica microbica intestinale patogena, favorendo la disbiosi regressiva.
PROPRIETÀ CLINICAMENTE PROVATE DELL’ALOE VERA: USO TOPICO E INTERNO
L’Aloe è una pianta dalle molteplici proprietà terapeutiche, con effetti clinicamente dimostrati sia nell’uso topico sia nell’assunzione orale.
USO TOPICO
L’applicazione locale di preparazioni a base di aloe, sia sulla cute che sulle mucose, ha dimostrato di accelerare la guarigione e migliorare la qualità dei tessuti cicatriziali. Questo effetto è particolarmente evidente in casi di ustioni da calore, danni causati dai raggi UV o radioterapia. Le molecole chiave coinvolte sono il glucomannano e la gibberellina (un ormone vegetale della crescita) che interagiscono con i fibroblasti — le cellule responsabili della produzione di collagene nella pelle. Questo stimola l’attività e la proliferazione dei fibroblasti, aumentando la sintesi di collagene, in particolare di tipo III, e migliorando la formazione di legami tra le molecole di collagene. Il risultato è un tessuto cicatriziale più resistente, esteticamente migliore e con cicatrici più piccole. Inoltre, l’uso topico di aloe incrementa la produzione di acido ialuronico nelle ferite, favorendo un ambiente umido ideale per la rigenerazione dei tessuti. Oltre agli effetti cicatrizzanti, l’aloe offre un potente effetto idratante ed elasticizzante sulla pelle, migliorando la sua morbidezza e tonicità. Questi benefici si estendono anche alle mucose, accelerando la guarigione di lesioni quali stomatiti, mucositi e afte.
USO ORALE
L’assunzione orale di aloe, tramite tavolette o preparati liquidi, è nota soprattutto per il suo effetto lassativo. Gli antrachinoni contenuti nell’aloe richiamano acqua nell’intestino, aumentando il volume e ammorbidendo le feci. Parallelamente, essi stimolano la peristalsi intestinale, ossia i movimenti muscolari che favoriscono il transito fecale.I mucillaggini presenti nell’aloe contribuiscono a modulare il volume e la consistenza delle feci, agendo come agenti emollienti. Tuttavia, è importante sottolineare che l’aloe agisce come un lassativo vero e proprio. L’uso prolungato può portare a una dipendenza funzionale dell’intestino, con difficoltà a recuperare una motilità autonoma dopo l’interruzione. Questo aspetto differenzia l’aloe dai rimedi a base di fibre o dai probiotici e prebiotici, che tendono a favorire un riequilibrio naturale della funzione intestinale senza rischi di assuefazione.
ALOE VERA E MICROBIOTA INTESTINALE
Il microbiota intestinale è l’insieme complesso di microrganismi che popolano il tratto gastrointestinale e svolgono un ruolo cruciale nella salute umana, dalla digestione all’immunità. L’Aloe Vera, grazie alla presenza di polisaccaridi mucillaginosi (in particolare i glucomannani e i mannosio-polimeri), agisce come un prebiotico naturale, cioè fornisce nutrienti selettivi che favoriscono la crescita e l’attività di batteri benefici, come i bifidobatteri e i lactobacilli. Questi polisaccaridi mucillaginosi, provenienti dallo strato mucillaginoso della pianta, non sono digeribili dagli enzimi umani ma vengono fermentati dai batteri intestinali, contribuendo così a migliorare l’equilibrio della flora intestinale e promuovendo una migliore funzionalità intestinale. Inoltre, l’azione combinata dei mucillaggini con la capacità di idratazione intestinale aiuta a mantenere un ambiente favorevole per il microbiota, migliorando la motilità e prevenendo fenomeni di stasi intestinale che possono favorire la proliferazione di batteri patogeni.
Studi preliminari suggeriscono che l’aloe potrebbe modulare positivamente il microbiota riducendo l’infiammazione intestinale e favorendo una risposta immunitaria più equilibrata, con potenziali benefici in condizioni come la sindrome dell’intestino irritabile (IBS) e altre patologie infiammatorie croniche intestinali. Tuttavia, mentre l’effetto prebiotico e modulante sul microbiota è promettente, è importante distinguere questo effetto dagli effetti lassativi diretti degli antrachinoni, che, se usati in modo cronico, possono alterare negativamente l’equilibrio microbico intestinale.
L’Aloe rappresenta una pianta versatile e preziosa, con una lunga storia di impiego sia nell’ambito della medicina tradizionale che in quello moderno. Le sue proprietà, supportate da numerose evidenze cliniche, spaziano dall’azione rigenerante e antinfiammatoria a livello cutaneo e mucosale, fino agli effetti funzionali a livello gastrointestinale.
L’uso topico di preparazioni a base di aloe è particolarmente indicato per favorire la guarigione delle ferite, migliorare la qualità delle cicatrici, e lenire irritazioni e infiammazioni cutanee o mucosali. Questi benefici sono riconducibili all’azione sinergica di polisaccaridi, ormoni vegetali, e composti bioattivi che stimolano la rigenerazione cellulare e la produzione di collagene.
L’uso orale, invece, deve essere valutato con attenzione: gli antrachinoni conferiscono all’aloe un potente effetto lassativo, utile in casi di stipsi occasionale, ma da non utilizzare cronicamente per evitare dipendenza e squilibri intestinali. Al contrario, i polisaccaridi mucillaginosi supportano il microbiota intestinale con un’azione prebiotica, favorendo un equilibrio microbico sano e la modulazione della risposta infiammatoria.
In definitiva, l’aloe può rappresentare un valido alleato per la salute cutanea, mucosale e intestinale, purché il suo utilizzo sia consapevole, mirato e supportato da indicazioni corrette. Un impiego equilibrato e responsabile permette di sfruttare al meglio le sue molteplici proprietà senza incorrere in effetti collaterali o problematiche legate all’uso improprio.
Riferimenti principali
1. Hamman, J.H. (2008). Composition and applications of Aloe vera leaf gel. Molecules, 13(8), 1599–1616.
2. Watanabe, F. et al. (2014). Vitamin B12-containing plant food sources for vegetarians. Nutrients, 6(5), 1861–1873.
3. Vogler, B.K., & Ernst, E. (1999). Aloe vera: A systematic review of its clinical effectiveness. Br J Gen Pract, 49(447), 823–828.
4. Prasad, A. S. (2014). Zinc is an antioxidant and anti-inflammatory agent: Its role in human health. Front Nutr., 1, 14.
5. Im, S.A. et al. (2005). Isolation of a polysaccharide fraction from Aloe vera that stimulates macrophage cytokine production and nitric oxide release. Int Immunopharmacol, 5(2), 271–279.
6. Choi, S., & Chung, M.H. (2003). A review on the relationship between Aloe vera components and their biologic effects. Semin Integr Med, 1(1), 53–62.
7. Grindlay, D., & Reynolds, T. (1986). The Aloe vera phenomenon: A review of the properties and modern uses of the leaf parenchyma gel. J Ethnopharmacol, 16(2–3), 117–151.
8. Salehi, B. et al. (2019). Lupeol: From Ancient Medicine to Modern Drug. Biomolecules, 9(2), 41.
9. Arora, R. et al. (2005). Anti-inflammatory activity of Aloe vera gel extract in experimental models. Phytomedicine, 12(7), 516–521.
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