ECONOMIA e FINANZA
Comunicato Stampa

Ancora dati negativi da Bankitalia sulla Campania

23/11/20

OroItaly: "Ne usciremo solo credendoci"

FotoIn effetti, viste le misure del governo, le promesse dell'Europa e le azioni concrete messe in campo dalle istituzioni locali, si fatica a crederci di poter uscire da questa situazione congiunturale negativa sottolineata da Bankitalia nel suo ultimo rapporto sulla Campania, ma anche dallo stesso Svimez che aveva già rendicontato in precedenza. Il fulcro del problema resta l'incredibile fabbisogno di liquidità da parte delle imprese che non solo non viene garantito per l'intera domanda, ma è inquinato dalla nostra eccessiva burocrazia che rende tutto estremamente complicato. "Le stime di Bankitalia, come anche i dati Svimez - esordisce Salvio Pace, presidente di OroItaly - ce li aspettavamo, un aggiornamento congiunturale per la Campania che non fa altro che sottolineare il fatto che è sterile indicare delle responsabilità singole, qui è tutto il sistema che non ha funzionato e continua a non funzionare". Pace ha poi concluso: "Le responsabilità istituzionali in questa continua negatività economica sono tante e diffuse, ma noi comunque dobbiamo venirne fuori, e ne verremo fuori solo credendoci, facendo rete, con la complicità di uno Stato che prima di garantire per le imprese ci deve credere. Al momento è proprio questo quello che manca, il credere di potercela fare". Alle parole del presidente Pace fanno eco quelle del Segretario Generale di oroItaly Gianni Lepre, esperto di PMI ed opinionista economico del TG2: "La pandemia da coronavirus ha colpito pesantemente l'economia mondiale, quella italiana e di conseguenza e con maggior forza quella del Mezzogiorno del Paese. Non dimentichiamo che veniamo da un default economico partito nel 2007, dal quale stavamo uscendo grazie alle lacrime e al coraggio italico di sopravvivere e reinventarci; poi è arrivato il coronavirus e siamo entrati di diritto in un'altra era". Il prof. Lepre ha poi continuato: " Non sono i dati col meno del pil a doverci spaventare, ne il mercato del lavoro che cola a picco o le imprese che chiudono: ciò che ci inorridisce di più è che lo Stato di fronte a questo si arrenda, che metta la testa sotto la sabbia come gli struzzi. Manca la cultura politica nella nuova nomenclatura, non solo la preparazione istituzionale." Lepre ha poi concluso: "faccio mie le parole del presidente Pace, per vincere questa guerra bisogna crederci, bisogna tirar fuori lo spirito di italianità sopito, che è l'unico vero plusvalore". Nel discorso si è inserito anche il consigliere Romualdo Pettorino che ha sottolineato il come sia stato sottostimato il Sistema produttivo italiano: "Urge che il governo intervenga per garantire le attività produttive del Sistema Italia; attualmente le PMI hanno bisogno di tutto, ma in maniera particolare di misure correlate alle entità industriali. Il fare 'di tutta l'erba un fascio' non ha pagato e non pagherà poichè la diversificazione delle filiere è tanta e tale da non permettere un rapporto univoco sui danni e su come rimediare". Il Consigliere di OroItaly ha poi concluso: "In attesa delle misure europee come il Recovery Fund, o lo stesso Mes, lo Stato assicuri un fondo perduto alle imprese, anche se questo dovesse solo servire ad evitare di abbassare qualche saracinesca".



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Rosario Lavorgna (Giornalista)
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