ARTE E CULTURA
Comunicato Stampa

Anime senza requie, Bernardina Visconti vista vagare nella notte

NELLA MILANO DEL XIV SECOLO, UN TERRIBILE CASO DI CRONACA, PROTAGONISTA LA FIGLIA DI BERNABÒ VISCONTI, IL CUI SPETTRO VAGHEREBBE ANCOR OGGI

FotoPer la seconda volta in questa rubrica parliamo di Milano. Il sito sotto la lente d’ingrandimento è il Monastero di Santa Radegonda: un luogo di culto per i Benedettini che comprendeva l’omonima chiesa. Oggi è in parte diroccato, poiché venne abbattuto nel 1781 per far posto alla via che ovviamente prese lo stesso nome. Questi ruderi oggi giorno raccontano una storia terribile, ovvero quella della morte di Bernardina Visconti, in realtà Bernardina era la figlia illegittima di Barbaro Visconti il padre non tratto mai questa sua figlia come illegittima, tanto che per lei organizzò un matrimonio formalmente di tutto rispetto. Lo sposo era un nobile cavaliere di Bergamo, tale Giovanni Suardi, uomo ricco e sconosciuto alla ragazza. Il matrimonio duro circa nove anni quando cioè un parente di Bernabò, Giovannolo da Vedano sebbene si narri invece che fu proprio il padre Bernabò a scoprire la tresca raccontò di aver visto Bernarda in atteggiamenti intimi in una stanza della rocchetta di Porta Romana con un giovane di nome Antoniolo Zotta. Dopo un processo sommario, quest’ultimo venne condannato a morte per adulterio tramite impiccagione. Nonostante all’epoca l’atto in sé fosse passibile solo di una multa, non essendoci stata violenza sessuale, avendo Zotta ammesso un tentativo di furto di un forziere pieno di tesori fu giustiziato. Bernarda, invece, all’inizio venne denudata all’aperto in pieno gennaio e le gettarono addosso dell’acqua gelida, sembra… per raffreddare i “bollenti spiriti”. A questo punto, l’ attendeva la forca ma essendo figlia di Bernabò, venne rinchiusa nelle celle delle torri della rocchetta di Porta Nuova (di cui oggi rimangono gli archi di piazza Cavour, all’imbocco di via Manzoni), a far compagnia a sua cugina, che si era macchiata dello stesso “crimine”. Costretta a vivere con pane e acqua, si spense nove mesi dopo, esattamente il 4 ottobre 1376. Fu seppellita in gran segreto nella chiesa di San Giacomo, vicino a Porta Nuova. Da allora il fantasma continuò a tormentare il padre fino alla morte, oggi, come allora, questo spettro sembra infestare la città di Milano. Testimoni raccontano che nelle notti d’inverno è possibile vedere una figura minuta vagare avvolta da un mantello scuro, dal viso pallido e dai capelli castani. In molti dicono di aver udito pure il suo pianto sofferente e la sua voce chiamare il nome di Antoniolo: un lamento straziante più che legittimo se si conosce la storia di questa povera anima.



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