Ansia prima degli esami: un aiuto dalla natura
Essere nervosi prima di un esame è del tutto normale e non è grave. Anzi, l’ansia può rappresentare una risorsa: ci prepara bene, ci aiuta a concentrarci meglio e a focalizzare l’attenzione sul compito che dobbiamo svolgere. Tuttavia, se l’ansia o la preoccupazione sono così forti da poter interferire con la nostra prestazione, è importante imparare a controllarle. Oggi può essere l’esame di maturità, domani un colloquio di lavoro.
Gli esami sono da sempre fonte di grande stress per gli studenti e avere un piccolo aiuto dalla natura può rendere molto meno faticoso il difficile periodo che si sta affrontando, godendo di un equilibrio fisico e mentale che risulta essere un grande vantaggio per i ragazzi che si accingono a sostenere delle prove scolastiche ma non solo.
Quasi tutti conoscono la sensazione opprimente prima di un esame o di un’apparizione in pubblico. In determinate condizioni, la paura di fallire nel momento decisivo si manifesta già diversi giorni prima dell’evento vero e proprio. Si diventa irrequieti, il cuore palpita, non ci si riesce a concentrare, si dorme male e si sogna tutta la notte. Spesso si aggiungono diarrea nervosa, flatulenza e dolori addominali. Non c’è niente di più frustrante che dover combattere contro la sensazione di non essere abbastanza bravi per superare prove, esami, colloqui.
Molti studenti è esattamente così che si sentono prima di sostenere una prova di esame. Questo tipo di ansia può essere paralizzante e portare ad un cattivo rendimento.
Quando si tratta di esami, c’è una grande differenza tra paura e ansia
La paura è una reazione umana a qualcosa che può rappresentare una minaccia. È il modo in cui il nostro corpo ci mette in allarme. L’ansia, d’altra parte, è quando quella paura diventa eccessiva ed interferisce con la nostra capacità di ragionare lucidamente.
Per alcune persone, la paura di sostenere un esame può essere così opprimente da scatenare l’ansia e l’improvvisa convinzione di non essere in grado di sostenere l’esame. È importante sottolineare che l’ansia da esami è un fenomeno diffuso e non deve assolutamente essere considerato un segno di debolezza o incompetenza. L’ansia da esami è una sensazione complessa che può colpire gli studenti a prescindere da età o livello di formazione. Di fatto, questa ansia si manifesta in molte persone con un buon livello di prestazioni scolastiche. L’ansia da esami riguarda un’ampia gamma di persone e può manifestarsi in diverse fasce d’età e ambiti di formazione. L’ansia da esami non è una questione di intelligenza o di conoscenza. Può riguardare persone di qualsiasi background e qualsiasi livello di abilità. Può colpire allieve e allievi della scuola elementare, così come professionisti «navigati», che in determinati campi professionali devono continuare a dare esami per mantenere aggiornate le proprie abilità o certificazioni.
L’ansia da esame può manifestarsi in molti modi diversi. Alcune persone possono avvertire nausea o vertigini, mentre ad altre possono comparire sintomi come il mal di testa o una stretta al petto. Nei casi più gravi, alcuni studenti possono anche sperimentare un vero e proprio attacco di panico. Indipendentemente da come si manifesta, l’ansia da esame è una condizione reale e debilitante che può interferire con la capacità di dare il meglio di sé.
GESTIRE L’ANSIA DA ESAME: ALCUNE STRATEGIE
Quando si tratta di gestire l’ansia da esame, è importante capire il ruolo che gioca il “cervello della caverna“. Il cervello della caverna è la parte del nostro cervello che è responsabile della risposta di lotta o fuga, ovvero quella parte del cervello che si mette in moto quando ci sentiamo minacciati. Durante un esame, il nostro cervello cavernicolo talvolta può essere ingannato, e arrivare a farci pensare che ci troviamo in una situazione di pericolo. Questo può portare al rilascio degli ormoni dello stress, come ad esempio il cortisolo, i quali possono interferire con la nostra capacità di pensare lucidamente. Ci sono diverse cose che possiamo fare per calmare il nostro cervello e alleviare l’ ansia pre esame.
L’ansia da esami può sopraffare, ma esistono strategie efficaci per combatterla
• Evitare lo stress da esami: una buona preparazione può rafforzare l’autostima e ridurre ansia e stress. Create un piano realistico delle tempistiche e prevedete sufficiente tempo per lo studio e la ripetizione.
• Strategie di apprendimento: ogni persona ha il proprio metodo di studio. Sperimentate e scoprite quali strategie di apprendimento funzionano meglio per voi.
• Tecniche di rilassamento: imparate tecniche di rilassamento come respirazione profonda, rilassamento muscolare progressivo o meditazione. Queste tecniche aiutano a ridurre i sintomi fisici dell’ansia e a calmare la mente.
• Dialogo interiore positivo: trasformate il vostro dialogo interiore negativo in affermazioni positive. Anziché concentrarsi sul fallimento, dite a voi stessi che siete preparati a sufficienza e che avete la capacità di superare l’esame.
• Supporto dall’esterno: parlate con amici, familiari o mentori delle vostre paure. Potranno aiutarvi a relativizzare le preoccupazioni e vi forniranno ulteriore supporto.
• Stile di vita sano: fate attenzione a un’alimentazione equilibrata, a dormire a sufficienza e a praticare sport regolarmente. Un corpo sano favorisce una mente sana e può aiutare a ridurre lo stress.
• Aiuto professionale: se necessario, considerate anche un aiuto professionale, come ad esempio una consulenza psicologica o una terapia.
• Anche gli integratori per ansia e attacchi di panico sono un aiuto necessario per far fronte all’ansia patologica e ai disagi psicofisici correlati. Spesso, durante periodi particolarmente stressanti o quando si affrontano sfide emotive complesse, il corpo può avere bisogno di un supporto extra per gestire l'ansia e lo stress in modo più efficace.
Quando si accusa una generale stanchezza fisica molte volte dipende da una carenza di vitamina oppure ferro che vengono largamente consumati per soddisfare i bisogni del nostro corpo. In questi casi è consigliabile assumere un integratore a base di queste sostanze per sopperire ad un’eventuale carenza.
Oppure un’altra strategia può essere assumere un ricostituente in grado di ristabilire l’equilibrio dell’organismo e fornirgli energia in un momento così stressante, tra i migliori troviamo l’integratore alla pappa reale (meglio ancora se contiene anche del ginseng) e l’echinacea.
Quando invece il problema non è solo la stanchezza ma anche un sensibile abbassamento dei livelli di concentrazione e di memoria a breve termine, può tornare più utile un integratore alimentare naturale specifico per la memoria come il ginseng (ecco perché è utile associato alla pappa reale) o l’eleuterococco.
Gli integratori, in particolare quelli a base di prodotti naturali con proprietà rilassanti, possono contribuire a ridurre i sintomi e favorire un senso di calma e benessere mentale, aiutando a prevenire ulteriori disturbi. Per favorire il recupero dell'equilibrio mentale e contrastare ansia, stress e insonnia, è importante scegliere integratori naturali con principi attivi specifici. Tra gli ingredienti chiave che dovrebbero essere presenti nel miglior integratore mentale si trovano Melissa, Tiglio e Passiflora. Queste piante sono ricche di antiossidanti e flavonoidi, che aiutano a ridurre la produzione di tossine nel corpo e regolare le funzioni digestive, contribuendo a calmare anche i sintomi psicosomatici dell'ansia.
In generale, le seguenti piante officinali interagiscono efficacemente tra loro per contrastare l'ansia e lo stress:
• MELISSA: viene usata con efficacia nelle somatizzazioni viscerali dell'ansia, avendo un duplice ruolo di antispastico e sedativo al tempo stesso.
• TIGLIO: il fitocomplesso del Tiglio vanta proprietà calmanti, antispasmodiche e decongestionanti particolarmente adatte a contrastare dolori gastrici, cefalea, nervosismo, leggera ipertensione, ansia e insonnia, specie se dovuti a condizioni di stress.
• PASSIFLORA: le indicazioni pongono la passiflora come ottimo rimedio nella sindrome ansiosa caratterizzata da irrequietezza ed insonnia, quindi le attività della pianta sono principalmente sedative e antispastiche.
• GRIFFONIA: è una fonte naturale di 5-idrossitriptofano, precursore naturale della serotonina. Ha effetti positivi sull'ansia e sulla depressione.
• VALERIANA: il principio attivo inibisce l'enzima che degrada il neurotrasmettitore gamma-aminobutirrato (GABA). Se ne usa la radice che, nonostante l'odore sgradevole, ha proprietà sedative, calmanti e favorenti il sonno.
• LUPPOLO: il luppolo (Humulus lupulus) viene utilizzato in ambito alimentare, ma anche come fitomedicina per trattare disturbi d'ansia e d'umore.
• CAMOMILLA: la camomilla contro l'ansia viene bevuta spesso perché sappiamo bene che è una bevanda dall'azione calmante ed emolliente, quindi, quando ci sentiamo nervosi, agitati e giù di corda tendiamo sempre a prepararci una buona camomilla. Ma possiamo affermare che ci sono dati scientifici che affermano l'efficacia della camomilla contro l'ansia
• LAVANDA: studi clinici hanno evidenziato che l’uso orale dell’olio essenziale di lavanda è efficace nel migliorare la qualità del sonno e i sintomi di ansia e depressione,
• ASCHWAGANDHA: è indicato per incrementare le naturali difese dell’organismo, per il rilassamento e il benessere mentale. È in grado di aiutare nella prevenzione degli stati d’ansia e per combattere lo stress.
• FIORI DI BACH: sono diversi: Populus tremula, Ceratostigma willmottiana, Cichorium intybus, Clemantis vitalba, Gentiana amarella, Impattiens glandulifera, Mimulus guttatus, Helyantemum nummularium, Scleranthus annuus.
Se si preferisce una tisana si può scegliere fra le erbe suelencate quali la Melissa, Passiflora, Biancospino, Lavanda (ad esempio una combinazione in parti uguali di queste 4 è molto efficace) ma anche tiglio, fiori di arancio, luppolo, sono tutte piante da utilizzarsi in infusione, un cucchiaio colmo in una tazza di acqua bollente, infusione 15-20 minuti.
Altre piante medicinali o prodotti naturali possono anche essere utilizzati contro lo stress e la nervosità come per esempio: la petasite o l’estratto d’olio di fegato di merluzzo, soprattutto per la presenza di Omega 3.
La Fitoterapia è, forse, una delle forme di cura più antica inventata dal genere umano, infatti prevede l’uso di piante o estratti di esse per la cura di malattie o per un generale benessere dell’organismo. In questo contesto le piante cosiddette adattogene risultano quanto mai utili. Infatti il termine stesso di adattogeno fu coniato appositamente per spiegare l’azione di questa interessantissima classe di piante nei confronti dello stress.
Si intuisce quindi che le adattogene sono piante specifiche per combattere gli effetti negativi dello stress. Esse potranno essere utilizzate sia a scopo preventivo che come aiuto per uscire da una situazione di stress già in atto. E’ importante associare a queste piante adattogene, che conferiscono maggiore vitalità, anche altre piante i cui principi attivi facilitino e migliorino il recupero delle energie, favorendo il rilassamento. Alcune piante sono particolarmente efficaci nel ridurre lo stato di tensione continua che si accompagna alla condizione di stress (maca, noni, eleuterococco, ginseng, schizandra, aralia, rhodiola rosea).
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Fonte: https://www.mylabnutrition.net/
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