Approvazione europea per talquetamab, il nuovo anticorpo bispecifico di Janssen per il trattamento del mieloma multiplo recidivato e refrattario
Talquetamab, primo anticorpo bispecifico ad avere come target il recettore GPRC5D, ha mostrato un tasso di risposta globale superiore al 70 per cento con risposte durature e ha indotto una risposta in oltre il 60 per cento dei pazienti precedentemente trattati con una terapia di reindirizzamento delle cellule T Si tratta del secondo anticorpo bispecifico di Janssen disponibile in Europa per il trattamento del mieloma multiplo
Janssen, azienda farmaceutica del gruppo Johnson & Johnson, annuncia che la Commissione europea ha concesso l’autorizzazione all’immissione in commercio condizionata per talquetamab in monoterapia per il trattamento di pazienti adulti con mieloma multiplo recidivato e refrattario che abbiano ricevuto almeno tre linee di terapia precedenti, compresi un agente immunomodulante, un inibitore del proteasoma e un anticorpo anti-CD38, e che abbiano mostrato progressione della malattia durante l’ultima.1 Si tratta del secondo anticorpo bispecifico di Janssen a essere reso disponibile in Europa per il trattamento del mieloma.
Talquetamab è un anticorpo bispecifico in grado di riconoscere il recettore CD3, espresso sulla superficie delle cellule T, e il GPRC5D (G-protein coupled receptor family C group 5 member D), un nuovo bersaglio terapeutico espresso sulla superficie delle cellule del mieloma multiplo e dei tessuti duri cheratinizzati, con un'espressione minima o nulla, sulle cellule B e i loro precursori.1 Talquetamab è approvato sotto forma di iniezione sottocutanea (SC) con frequenza settimanale (QW) o ogni due settimane (Q2W), dopo una fase iniziale di incremento della dose.1
«Con il progredire della malattia e il susseguirsi delle terapie, il mieloma diventa sempre più difficile da trattare, con periodi di remissione via via più brevi», dichiara Maria-Victoria Mateos, M.D., Ph.D., Medico Consulente in Ematologia, Ospedale Universitario di Salamanca.† «L'identificazione del GPRC5D come nuovo target terapeutico ha mostrato risposte profonde. Inoltre, a differenza di altri target per il mieloma multiplo, la sua espressione sulle cellule del sistema immunitario è limitata, fornendo un nuovo importante approccio per colpire questa malattia così eterogenea».
L’autorizzazione all’immissione in commercio condizionata è stata supportata dai risultati incoraggianti dello studio di fase 1/2 MonumenTAL-1 (fase 1: NCT03399799; fase 2: NCT04634552), che ha valutato la sicurezza e l’efficacia di talquetamab in pazienti adulti con mieloma multiplo recidivato e refrattario.3,4 I dati più aggiornati dello studio sono stati presentati ai Congressi annuali dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO) e della European Hematology Association (EHA) che si sono tenuti a giugno di quest’anno.
I pazienti arruolati nello studio (gruppo Q2W con somministrazione ogni due settimane di 0,8 mg/kg: n=145; gruppo QW con somministrazione settimanale di 0,4 mg/kg: n=143) avevano ricevuto una media di cinque linee di terapia precedenti (range 2-17) e hanno mostrato tassi di risposta globale (ORR) significativi per entrambe le dosi. A un follow-up mediano di 12,7 mesi, il 71,7 per cento dei pazienti trattati alla dose Q2W 0,8mg/kg e con risposta valutabile ha raggiunto una risposta (intervallo di confidenza CI 95 per cento, 63,7 – 78,9), il 60,8 per cento dei pazienti ha raggiunto una risposta parziale molto buona (VGPR) o migliore e il 38,7 per cento ha raggiunto una risposta completa (CR) o migliore.1 A un follow-up mediano di 18,8 mesi, il 74,1 per cento dei pazienti trattati alla dose QW 0,4mg/kg con risposta valutabile ha raggiunto una risposta (CI 95 per cento, 66,1 – 81,1); il 59,5 per cento ha raggiunto una VGPR o migliore e il 33,6 per cento ha ottenuto una CR o migliore.1 Le risposte si sono dimostrate durature; la durata mediana della risposta invece non è stata raggiunta nel gruppo 0,8mg/kg (CI 95 per cento, 13 – non stimabile NE) ed è risultata pari a 9,5 mesi nel gruppo 0,4 mg/kg (CI 95 per cento, 6,7 – 13,3).1 Si stima che il 76,3 per cento dei pazienti trattati alla dose Q2W 0,8mg/kg e il 51,5 per cento di quelli trattati alla dose QW 0,4 mg/kg abbiano mantenuto una risposta per almeno nove mesi.1
Lo studio MonumenTAL-1, inoltre, ha coinvolto 51 pazienti precedentemente trattati con una terapia di reindirizzamento delle cellule T.2 Questi avevano ricevuto una media di cinque linee di terapia precedenti (range 3-15), tra cui un trattamento a base di un anticorpo bispecifico (35,3 per cento), di terapie cellulari a base di CAR-T (70,6 per cento) o entrambi (sei per cento).2 A un follow-up mediano di 14,8 mesi, il 64,7 per cento di questi pazienti ha raggiunto una risposta, il 54,9 per cento ha ottenuto una VGPR o migliore e il 35,3 una CR o migliore.2 La durata mediana della risposta è stata di 11,9 mesi (CI 95 per cento, 4,8 – NE), mentre il 62,9 per cento ha ottenuto un tasso di sopravvivenza globale a 12 mesi.2
«Grazie alla recente decisione della Commissione europea, medici e pazienti avranno a disposizione una nuova opzione terapeutica pronta all’uso, con un nuovo bersaglio cellulare e con la possibilità di avere un dosaggio ogni due settimane, in un'area in cui vi è un elevato bisogno clinico insoddisfatto», aggiunge Edmond Chan, MBChB M.D. (Res), Senior Director EMEA Therapeutic Area Lead Haematology, Janssen-Cilag Limited. «Talquetamab ha mostrato elevati tassi di risposta globale nei pazienti pesantemente pretrattati, compresi quelli che avevano ricevuto una precedente terapia di reindirizzamento delle cellule T. Per questo, riteniamo che talquetamab possa rappresentare un’opportunità per i clinici di determinare con maggiore flessibilità e versatilità il regime terapeutico più adatto a ciascun paziente».
Gli eventi avversi (AE) più comuni osservati nello studio sono stati la sindrome da rilascio di citochine (CRS) (77 per cento; 1,5 per cento di grado 3 o 4), la disgeusia (72 per cento, tutti di grado 1 o 2), l’ipogammaglobulinemia (67 per cento, tutti di grado 1 o 2), e l’onicopatia (56 per cento, tutti di grado 1 o 2).1 Tra le infezioni, le più comuni sono state quelle del tratto respiratorio superiore (29 per cento, 2,1 per cento di grado 3 o 4) e le infezioni da COVID-19 (19 per cento, 2,9 per cento di grado 3 o 4).1 Nel 29 per cento dei casi, è stata riscontrata tossicità neurologica, tra cui la sindrome da neurotossicità associata alle cellule immunoeffettrici(ICANS) (10 per cento, 2,3 per cento di grado 3 o 4)1. Quest’ultima ha causato la maggior parte (1,1 per cento) delle reazioni avverse che hanno portato all’interruzioni del trattamento; nello 0,9 per cento dei casi, invece, l’interruzione è stata causata dalla perdita di peso.1
La Food and Drugs Administration americana (FDA) aveva già approvato talquetamab ad agosto 2023 nella medesima indicazione.
«Talquetamab è la quinta terapia e il secondo anticorpo bispecifico per il mieloma multiplo ad essere reso disponibile da Janssen. Questo testimonia la nostra ambizione nel continuare a sviluppare il nostro portfolio in questo ambito per renderlo sempre più ricco di terapie innovative e complementari. Ora non vediamo l'ora di portare questa nuova opzione a pazienti e medici», conclude Peter Lebowitz, M.D., Ph.D., Global Therapeutic Area Head, Oncology, Janssen Research & Development, LLC.
MonumenTAL-1
MonumenTAL-1 (fase 1: NCT03399799, fase 2: NCT04634552) è uno studio di fase 1/2, multicentrico, multicoorte, in aperto, di escalation delle dose, a braccio singolo per la valutazione della sicurezza e dell’efficacia di talquetamab in adulti con mieloma multiplo recidivato e refrattario che abbiano ricevuto tre o più linee precedenti di terapia, tra cui un inibitore del proteasoma, un agente immunomodulante e un anticorpo monoclonale anti-CD38.3,4
La fase 1 dello studio (NCT03399799) è stata condotta in due parti: la fase di escalation della dose e la fase di espansione della dose, con lo scopo di valutare la sicurezza, la tollerabilità, la farmacocinetica e l’attività antitumorale preliminare di talquetamab in pazienti adulti con mieloma multiplo recidivato e refrattario.3 La fase 2 dello studio (NCT04634552) ha valutato l’efficacia del farmaco misurata dall’ORR in pazienti con mieloma multiplo recidivato e refrattario a cui sono state somministrate per via sottocutanea le dosi raccomandate per la fase 2 (RP2D), ovvero 0,8 mg/kg ogni due settimane e 0,4 mg/kg settimanalmente.4
Talquetamab
Talquetamab è un anticorpo bispecifico in grado di legarsi al CD3, espresso sulla superficie delle cellule T, e al GPRC5D (G-protein coupled receptor family C group 5 member D), un nuovo bersaglio espresso sulla superficie delle cellule del mieloma multiplo e dei tessuti duri cheratinizzati, con un'espressione minima o nulla sulle cellule B e i loro precursori.1 Talquetamab, farmaco a somministrazione sottocutanea, è attualmente oggetto di diversi studi sia in monoterapia sia in combinazione con altre molecole.3,4,5,6,7,8,9
L’autorizzazione all’immissione in commercio condizionata consiste nell’approvazione di un farmaco che risponda a necessità dei pazienti non ancora soddisfatte, sulla base di dati meno completi di quanto normalmente richiesto, in quanto il beneficio derivante dalla disponibilità immediata del farmaco supera i rischi. L’azienda richiedente l’autorizzazione fornirà dati clinici più esaustivi in seguito.10
L’Agenzia europea per i medicinali (EMA) ha concesso a talquetamab la designazione PRIority Medicines (PRIME) nel gennaio 2021 e un processo di valutazione accelerato a novembre 2022. Talquetamab inoltre ha ricevuto da parte della FDA americana la designazione di Breakthrough Therapy nel giugno 2022 e di farmaco orfano nel maggio 2021. Inoltre, a luglio 2023 il Comitato per i medicinali orfani dell’EMA ha espresso un parere positivo affinché talquetamab mantenesse la designazione di farmaco orfano, sulla base dei dati clinici che dimostrano risposte migliori e profonde in pazienti con mieloma multiplo che siano stati pretrattati con teclistamab, idecabtagene vicleucel e ciltacabtagene autoleucel.
In linea con il regolamento EMA per farmaci nuovi e sottoposti ad approvazione condizionata, talquetamab è soggetto a un monitoraggio aggiuntivo.
Il Mieloma Multiplo
Il mieloma multiplo è un tumore del sangue incurabile che riguarda una tipologia di globuli bianchi, le plasmacellule, che si trovano nel midollo osseo.11,12 Quando queste cellule acquisiscono delle mutazioni genetiche, vanno incontro ad una proliferazione senza controllo.12 In Europa, nel 2020 sono state diagnosticate oltre 50.900 persone con mieloma multiplo e sono morti oltre 32.400 pazienti.32
Mentre alcuni pazienti con mieloma multiplo inizialmente non presentano alcun sintomo, la maggior parte riceve una diagnosidi mieloma proprio a causa dei sintomi che possono includere fratture o dolore alle ossa, riduzione dei globuli rossi, stanchezza, aumento dei livelli di calcio, o insufficienza renale.14
Janssen
In Janssen stiamo lavorando a un futuro dove le malattie siano un ricordo del passato. Siamo l’azienda farmaceutica del Gruppo Johnson & Johnson e lavoriamo instancabilmente per rendere quel futuro una realtà per i pazienti di tutto il mondo, combattendo la malattia con la scienza, migliorando l’accesso con l’ingegno, e curando la sofferenza. Ci concentriamo su aree della medicina dove possiamo fare la differenza: Cardiovascolare, Metabolico & Retina, Immunologia, Malattie Infettive & Vaccini, Neuroscienze, Oncologia e Ipertensione Polmonare.
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Janssen Pharmaceutica NV, Janssen-Cilag Limited, Janssen Research & Development, LLC e Janssen Biotech, Inc., sono parte di Janssen Pharmaceutical Companies of Johnson & Johnson.
†Maria-Victoria Mateos, M.D., Ph.D è stata consulente di Janssen; non ha ricevuto alcun compenso per attività con la stampa.
Cautions Concerning Forward-Looking Statements
This press release contains “forward-looking statements” as defined in the Private Securities Litigation Reform Act of 1995 regarding product development and the potential benefits and treatment impact of talquetamab. The reader is cautioned not to rely on these forward-looking statements. These statements are based on current expectations of future events. If underlying assumptions prove inaccurate or known or unknown risks or uncertainties materialise, actual results could vary materially from the expectations and projections of Janssen Pharmaceutica NV, Janssen-Cilag Limited, Janssen Research & Development, LLC and any of the other Janssen Pharmaceutical companies, and/or Johnson & Johnson. Risks and uncertainties include, but are not limited to: challenges and uncertainties inherent in product research and development, including the uncertainty of clinical success and of obtaining regulatory approvals; uncertainty of commercial success; manufacturing difficulties and delays; competition, including technological advances, new products and patents attained by competitors; challenges to patents; product efficacy or safety concerns resulting in product recalls or regulatory action; changes in behaviour and spending patterns of purchasers of health care products and services; changes to applicable laws and regulations, including global health care reforms; and trends toward health care cost containment. A further list and descriptions of these risks, uncertainties and other factors can be found in Johnson & Johnson’s Annual Report on Form 10-K for the fiscal year ended January 1, 2023, including in the sections captioned “Cautionary Note Regarding Forward-Looking Statements” and “Item 1A. Risk Factors,” and in Johnson & Johnson’s subsequent Quarterly Reports on Form 10-Q and other filings with the Securities and Exchange Commission. Copies of these filings are available online at www.sec.gov, www.jnj.com or on request from Johnson & Johnson. None of the Janssen Pharmaceutical Companies nor Johnson & Johnson undertakes to update any forward-looking statement as a result of new information or future events or developments.
Bibliografia
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