'Assunzioni facili' Atac, Tortosa denunciò scandalo 7 mesi fa

Il vicesegretario regionale dell’Italia dei Valori:“Il problema grande è che sono state assunte persone poco qualificate attraverso chiamate dirette senza concorso, nettamente in contrasto con quanto stabilito dal ministro Brunetta”

Roma - “Quello che più mi lascia perplesso di queste 850 assunzioni è che se ne parli solo ora. Noi già ad aprile avevamo denunciato centinaia di nomine di nuovi dirigenti e quadri intermedi, fatte non solo dall’Atac, ma anche da Metro e Cotral, attraverso chiamate dirette senza concorso, nettamente in contrasto con quanto stabilito dalle normative disposte dal ministro per la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta”. Il messaggio arriva dal vicesegretario per il Lazio dell’Italia dei Valori, Oscar Tortosa, in seguito allo scandalo “Parentopoli” scoppiato in questi giorni nell’azienda di trasporto pubblico capitolino Atac. Si tratta di 854 presunte assunzioni clientelari disposte negli ultimi due anni dall’ex amministratore delegato, Adalberto Bertucci, relative a professionisti inesperti e poco qualificati, tra i quali compaiono parenti, mogli, nipoti e amici dei vertici societari, quasi sempre collocati in posti di comando, e che gravano sul bilancio per circa 50 milioni di euro all’anno.

“Il vero scandalo – prosegue preoccupato Tortosa – è che siano state assunte persone con ruoli di quadro pur avendo come titolo di studio soltanto la licenza media o il diploma liceale, quando invece la legge richiede esplicitamente che in questi casi sia obbligatorio passare per gli uffici di collocamento o per i concorsi pubblici. Io posi la questione già molto tempo fa, ma nessuna autorità competente mi ha mai fornito risposte. In un’azienda di trasporti – incalza l’esponente dell’IdV Lazio – sarebbe lecito comprendere l’assunzione di autisti, operai specializzati e tecnici manutentori, ma quando vedo che a trovare occupazione sono soprattutto impiegati e dirigenti mi domando legittimamente: c’è davvero bisogno di tutto questo personale amministrativo?”.

Per far luce sulla vicenda il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha incaricato il nuovo a.d. Atac, Maurizio Basile, di avviare un’inchiesta interna volta a verificare i criteri di assunzione utilizzati dalle precedenti amministrazioni della società, il cui bilancio 2009 ha certificato cifre allarmanti con una perdita di esercizio di circa 120 milioni di euro. A tal proposito, facendosi portavoce delle idee del partito presieduto da Antonio Di Pietro, il vicesegretario regionale dichiara: “Davanti a un deficit così disastroso bisogna chiedere spiegazioni anche all’attuale dirigenza. Io non so di preciso di chi siano tutte le responsabilità del malfunzionamento di questa azienda pubblica, però so bene che essa ha enormi difficoltà economiche e di gestione, che meritano al più presto di essere risolte e chiarite in modo trasparente. Anche a fronte dei circa 300 autobus in meno che ogni giorno restano nei depositi a causa della mancanza di personale o per guasti tecnici: qui il disagio più grosso è per i cittadini che subiscono gravi disservizi e ritardi”.

A margine del suo ragionamento, Tortosa ritiene “necessario conoscere la verità su queste raccomandazioni a pioggia”, e in relazione alla governance di centrodestra considera “opportuno valutare il ritorno alle urne non solo a livello nazionale ma anche per la Capitale, che merita un’amministrazione efficiente e corretta”.

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