Barbe d'Italia for art a Milano
Per la tappa milanese di Barbe d'Italia, all'Atelier Gluck Arte, nuove opere in esposizione. Le autrici, Patrizia Meloni e Titty Modolo, si aggiungono a Salvador Aulestia, Anna Pennati, Albert Edwin Flury e Silvia Taietti
Giuseppe Garibaldi, Vittorio Emanuele II, Camillo Benso conte di Cavour, Giuseppe Verdi, Alfonso La Marmora, Massimo D’Azeglio, Francesco Giuseppe, Napoleone III e Francesco II sono tutti protagonisti della nostra storia, uomini che han dato un fondamentale contributo, da una parte e dall’altra, volenti o nolenti, al raggiungimento di quell’Unità Nazionale di cui quest’anno celebriamo il 150° anniversario. Militari, combattenti, sovrani, artisti, intellettuali, italiani o stranieri, uomini diversi ma tutti accomunati da un’unica caratteristica fondamentale: la barba. Portata come semplice vezzo o per esprimere un ideale, come simbolo di regalità o bandiera di ribellione, per l’uomo ottocentesco la barba era infatti un vezzo irrinunciabile. La mostra Barbe d’Italia, allestita al Castello Visconteo di Legnano, ospitata poi a Villa Corvini di Parabiago, è ora all’Atelier Gluck Arte di Milano (14 -25 novembre 2011), ci racconta questa appassionante storia attraverso un percorso storico inedito tra storia, moda e costume raccontando l’Unità dall’insolito punto di vista delle barbe dei suoi protagonisti.
Ad aiutare il visitatore ad orientarsi tra tante fisionomie c'è anche la sezione artistica con le riproduzioni dei ritratti più celebri di ogni personaggio uniti a pezzi unici come il ritratto di Vittorio Emanuele II realizzato appositamente per la mostra dal pittore legnanese Albert Flury, quello del generale Alfonso La Marmora realizzato dalla pittrice Anna Pennati, che ha interpretato la storia e la psicologia di una personalità complessa quale quella del generale Alfonso La Marmora.
Le eleganti grafiche di Salvador Aulestia che “scherzano” con il volto barbuto di Giuseppe Verdi.Quelle di Salvador Aulestia sono opere esposte alla mostra "Omaggio a Verdi" tenutasi presso il museo di Crema e il Circolo Filologico Milanese negli anni Settanta. Facevano parte di una serie di opere con le quali l'artista ha affrontato il ritratto e la personalità di Giuseppe Verdi attraverso tutti gli stili pittorici, dall'impressionismo al fauvismo, dal cubismo all'arte apotelesmatica, della quale egli stesso fu fondatore e autore del manifesto ufficiale nel 1965. E, infine, uno degli “acquari” di Silvia Taietti; un'altra opera dedicata a Giuseppe Verdi: le idee si trasformano in concetti e in note che danno vita all’opera più risorgimentale di Verdi il Nabucodonosor. Nella tappa milanese, Barbe d'Italia, si è dunque arricchita delle opere di "Omaggio a Camillo” firmato da Patrizia Meloni e di "Italia ferita" realizzato da Titty Modolo..
Barbe d’Italia nasce da un'idea di Giovanna Mazzoni con la collaborazione di Enrico Ercole, allestita da Confartigianato Imprese Alto Milanese in collaborazione con l’Associazione Atelier Gluck Arte di Milano, con il contributo della Banca Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate e il supporto tecnico di Reale Mutua Legnano e Varano Fotocomposizione di Busto Garolfo.
La mostra vanta il patrocinio di Regione Lombardia, provincia di Milano-Assessorato alla Cultura, Camera di Commercio di Milano, del Comune di Legnano e del Comune di Parabiago.
14 - 25 novembre 2011
ATELIER GLUCK ARTE DI MILANO
Via Gluck, 45 – Milano
Orari: tutti i giorni dalle 10.00 alle18.00
Informazioni per il pubblico: Tel 026080684
http://barbeitalia.blogspot.com/ – INGRESSO LIBERO