EVENTI
Articolo

Baselworld 2009, la crisi si vede

30/03/09

Instant Report di Jacopo Filippo Bargellini sulla Fiera di orologi e gioielli in svolgimento a Basilea.

Sono appena tornato dalla Fiera di Basilea Baselworld, dedicata all’orologeria ed alla gioielleria.
Posto che da alcuni anni la Crème dell’orologeria si è trasferita, un po’ per reali esigenze di posizionamento un po’ per snobismo, a Ginevra, non mi ha fatto una impressione granchè positiva vedere la grande quantità di nuovi marchi presenti soprattutto al padiglione 5, quello dedicato alla creatività, perché chiaramente si tratta di produttori terzisti che hanno fatto il passo creando un marchio proprietario, ma dove sia l’innovazione di prodotto è veramente difficile dire.
Si notavano assenze “pesanti”, Fossil, per non citarne che una, o vuoti devastanti : invitato alla Breil dalla gentilissima PR toscana, mi ritrovavo in un lounge bar assolutamente vuoto al primo piano del bellissimo stand.
Per essere mezzogiorno di sabato, la situazione era desolante.
Non che andasse meglio altrove, ovunque il numero delle hostess era decisamente superiore alle esigenze e nei corridoi, soprattutto al primo piano del padiglione 1, si incontravano solo rari visitatori.
Naturalmente c’erano eccezioni: l’ingresso, sarà stato per l’effetto imbuto, era pieno, e davanti alla Tag Heuer o davanti al bellissimo acquario tropicale sospeso dello stand Breitling, fornito addirittura di squali veri, si accalcava una certa folla.
Semplici curiosi?
Difficile dirlo, comunque sia se il polso di una Fiera si misura dalle novità presentate, il paziente era al massimo stazionario.
Tendenze generali già viste, shift non inatteso su colori opachi e grigi di varie sfumature, abbondava la finitura bronzo, nella sua applicazione più bella vista con cinturino in tinta effetto satin.
Forma delle casse senza variazioni di rilievo a parte le divagazioni dei marchi “giovani” o l’incredibile proposta a tre quadranti di Hamilton.
Dimensioni non necessariamente sovrabbondanti, categoria nella quale invece il premio assoluto va al gigantesco “1942” della U-Boat, una specie di orologio da scrivania con un cinturino, a tiratura limitatissima , tutto in titanio, non indossabile ma certamente originale.
Portabilissimo invece, il modello crono con cassa in argento, sempre di U-boat, la cui tendenza a scurirsi per l’ossidazione concorre nel mostrare il tempo che passa. Geniale.
Stupefacenti alcuni stand, si passava dalla fazenda messicana, ad ambientazioni settecento stile scena finale di “Odissea nello spazio” per approdare allo stand Seiko, da citare per l’incredibile concomitanza di un corridoio bianco “Swarovskato” di cristalli che conduceva ad un antro di vera pietra finta di dimensioni enormi, come le basi segrete del cattivo di turno di 007 vecchia maniera (nei nuovi film invece, praticamente, non si capisce niente).
Senza voler guardare in bocca a caval donato, la confortevole ed ampia sala stampa, con annesso buffet gratis (che non è comunque la regola nelle sale stampa) ha cambiato da due anni il ricco menu di piatti pronti, insalate gustose e gamberetti in salsa curry, con panini svogliatamente farciti ed un banco di crudité di gusto e dressing tipicamente svizzero.
Le simpatiche ragazze del caffè sono state direttamente sostituite con rumorose macchinette teutoniche e quattro mele fanno compagnia ad un casco di banane.
All’ora del thè però invogliantissimi cakes pieni di grassi idrogenati fanno dimenticare le stanchezze della giornata.
Una telefonatina gratis, un occhio ad internet, raccatto le mie cose (ma perché il vestiario self service è ancora così piccolo?) e me ne torno a Milano, comunque soddisfatto, le tasche piene di gadget e di chiavette usb nuove nuove, che non guasta.
Il top dei gift? La scatole di matite, colorate fuori e tutte nere dentro di Hamilton.
Non so esattamente perché sono venuto a Baselworld, ma so che ne valeva la pena, avrò numerosi argomenti di conversazione stravaganti e nuove tendenze di cui argomentare con le aziende e le riviste con cui collaboro.
Mi sono divertito,e ci torno anche l'anno prossimo.



Licenza di distribuzione:
INFORMAZIONI SULLA PUBBLICAZIONE
Cristina Gandini
Responsabile account:
Cristina Gandini (Responsabile pubblicazioni)
Contatti e maggiori informazioni
Vedi altre pubblicazioni di questo utente
RSS di questo utente
© Pensi che questo testo violi qualche norma sul copyright, contenga abusi di qualche tipo? Contatta il responsabile o Leggi come procedere