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Comunicato Stampa

BergamoScienza 2025. Annunciati gli highlights e tutte le novità per il mondo della scuola

Selezionato anche il visual che illustrerà il tema della XXIII edizione: IN-FORMAZIONE. Dai quanti alla vita

fonte ufficio stampa DelosFervono i preparativi per la XXIII edizione di BergamoScienza, il primo festival di divulgazione scientifica in Italia, quest’anno in programma dal 3 al 19 ottobre. Ieri, nel corso di un incontro alla Fiera dei Librai di Bergamo, Telmo Pievani, filosofo evoluzionista, e Nicola Quadri, Segretario del Comitato Scientifico dell’Associazione BergamoScienza, hanno annunciato alcuni degli ospiti di questa edizione, e presentato i laboratori delle scuole e tutte le iniziative pensate per coinvolgere insegnanti, studenti e studentesse di tutte le età.

Nell’anno internazionale della Scienza e della Tecnologia Quantistica (IYQ2025), il festival ha scelto di esplorare il tema IN-FORMAZIONE. Dai quanti alla vita. L’informazione è ciò che struttura la realtà e la rende comprensibile: dal codice genetico alle infrastrutture digitali, dalle leggi della fisica ai linguaggi della cultura, dai sistemi di Intelligenza Artificiale a quelli biologici.

Mascotte d’elezione della XXIII edizione è il gatto di Schrödinger, uno dei simboli più affascinanti della fisica quantistica. Il misterioso felino è al centro del visual ideato dallo studio PG&W, vincitore del bando lanciato a febbraio dall’Associazione BergamoScienza. La proposta del team grafico bergamasco è stata selezionata, tra 38 idee creative giunte da tutta Italia, da una giuria composta da membri dell’Associazione BergamoScienza - Gianvito Martino, presidente, Alessandro Bettonagli, direttore artistico, Nicola Quadri, segretario scientifico, Luca Perri, coordinatore scientifico e divulgatore, Raffaella Ravasio, Comitato Scuola – e da due esperti di comunicazione e design, Davide Sgalippa, direttore della scuola di Arti Visive IED di Milano e Marco Camisani Calzolari, esperto di comunicazione digitale e divulgatore scientifico. Nell’interpretazione del visual – come motivato dalla giuria - il gatto di Schrödinger rappresenta l'emblema perfetto della natura fluida e dinamica dell'informazione e dei paradossi che si generano al confine tra mondo microscopico e mondo macroscopico, tra atomi e forme di vita. L’enigmatica creatura, infatti, non è solo simultaneamente viva e morta, ma incarna tutte le possibilità di un sistema quantistico: un invito originale e giocoso a esplorare la scienza in tutte le sue innumerevoli sfaccettature.

Sono tantissimi gli scienziati e gli studiosi di fama internazionale attesi quest’anno al festival, veri e propri protagonisti di un’avventura nel mondo dell’informazione e della conoscenza.
Sul fronte delle scienze ambientali: Ron Milo, professore al Weizmann Institute of Science terrà una conferenza sulla possibilità di costruire batteri su misura che possano aiutarci a eliminare le microplastiche e sottrarre all’atmosfera i gas serra, contrastando il riscaldamento globale; David Quammen, scrittore e divulgatore scientifico americano di fama mondiale, evidenzierà la crescente minaccia delle epidemie causate dall’attività umana, come quella da Covid-19, invitandoci a riflettere sul futuro della diversità biologica e a riscoprire una connessione più profonda con la natura; Carlo Buontempo, fisico e climatologo, direttore del Copernicus Climate Change Service (C3S) presso l'European Centre for Medium-Range Weather Forecasts (ECMWF), uno dei più prestigiosi centri di ricerca al mondo sul cambiamento climatico, si concentrerà sull’importanza di utilizzare i dati climatici per promuovere politiche ambientali efficaci; Paolo Cipollini, Ocean and Ice Scientist dell’ESA ed esperto di osservazione satellitare, illustrerà i dati più recenti sullo stato di salute dei nostri oceani, e in particolare sulle loro temperature in crescita.

Dalla terra allo spazio con Paolo Villoresi, professore ordinario di Fisica Sperimentale all'Università di Padova, dove dirige il Padua Quantum Technologies Research Center. Villoresi ci parlerà del futuro della comunicazione satellitare: se da un lato Starlink e gli altri sistemi di nuova generazione offrono un modo rivoluzionario per garantire l’accesso a internet a persone in aree remote o di conflitto, oggi l'accesso all'informazione rappresenta un potere che non dovrebbe essere accentrato nelle mani di pochi privati.

Si passa alla biologia con Nicola Segata, biologo computazionale dell'Università di Trento specializzato nello studio del microbiota, fonte straordinaria di informazioni genetiche che influenza in maniera significativa numerosi aspetti della nostra fisiologia; Joseph LeDoux, tra i più importanti studiosi mondiali di neurobiologia, direttore del Center for the Neuroscience of Fear and Anxiety di New York, parlerà dei disturbi legati a paura e ansia, intrecciando il racconto dei meccanismi biologici alla loro origine – su cui si basano alcune strategie terapeutiche – alla loro dimensione universale e antichissima come meccanismo di difesa.

Spazio all’informatica e alla fisica: Debora Nozza, professoressa associata presso il dipartimento di computing sciences dell'Università Bocconi racconterà delle sue ricerche sul Natural Language Processing (NLP), incentrate sul rilevamento del linguaggio offensivo e alla mitigazione del discorso d'odio nei social media. Attraverso innovativi algoritmi oggi è possibile identificare e limitare contenuti offensivi o potenzialmente dannosi rendendo gli spazi digitali più sicuri. Il fisico Guido Tonelli, uno dei padri della scoperta del bosone di Higgs, ci condurrà invece in un viaggio esplorativo tra fisica, mito, arte e filosofia, attraverso le diverse dimensioni del tempo: da quella soggettiva dell'esperienza umana alle scale cosmiche e quantistiche. L’intervento di Rachael McDermott, fisica e direttrice del Max Planck Institute for Plasma Physics tenterà di rispondere alla domanda: la fusione nucleare potrebbe essere una soluzione al cambiamento climatico? Si discuterà delle sfide e delle opportunità legate a una fonte di energia che potrebbe aprire la strada a un futuro energetico più sostenibile.

Come ogni anno il festival dedica particolare attenzione alle scienze sociali e umane: Julianne Holt-Lunstad, docente di psicologia e neuroscienze, direttrice del Social Connection & Health Lab presso la Brigham Young University, mostrerà quanto l'isolamento sociale e la solitudine possano influire sulla mortalità precoce, sottolineando l’importanza delle relazioni per il nostro benessere fisico e mentale; Silvana Condemi, paleoantropologa e direttrice di ricerca del Centre national de la recherche scientifique (CNRS) - la più autorevole organizzazione di ricerca pubblica in Francia - racconterà il mistero dell’uomo di Denisova, una specie di ominide vissuta più di 50.000 anni fa, il cui Dna è stato scoperto in Siberia nel 2010; Beatrice Demarchi, direttrice del laboratorio “ArchaeOBiomics” dell’Università di Torino, traccerà la storia delle relazioni tra comunità umane e ambiente, facendo luce su alcuni momenti chiave della storia umana, come la domesticazione degli animali. Il mondo contemporaneo, con la sua complessità crescente, i rischi incalzanti e l'incertezza perenne, si sta trasformando in un'Antartide globale. Chiara Montanari, prima italiana a guidare una spedizione in Antartide, in dialogo con la ricercatrice dell’Università di Bergamo Elisa Riceputi, ci inviterà a riscoprire la capacità di creare e prosperare anche nell’incertezza, risvegliando il cosiddetto Antarctic Mindset e ci racconterà perché fare ricerca in condizioni estreme può aiutarci a salvare il pianeta.

Al centro della missione di divulgazione scientifica di BergamoScienza ci sono i giovani e le scuole.
A partire dalla sua terza edizione, nel 2005, grazie all'intuizione di Raffaella Ravasio – tra i soci fondatori di BergamoScienza – gli istituti scolastici del territorio, da semplici fruitori delle iniziative proposte dalla manifestazione ne sono diventati veri e propri protagonisti. Nel corso degli anni insegnanti e alunni hanno accolto con entusiasmo la sfida di ideare e realizzare laboratori scientifici: un impegno che si dispiega nel corso di tutto l’anno scolastico, per trasformare semplici idee nate tra i banchi di scuola in attività di avvicinamento alla scienza. Dal 2009 al 2024 sono state 720 le scuole coinvolte dal festival e oltre 360 quelle che hanno partecipato a La Scuola in Piazza.

Quest’anno saranno 95 i laboratori proposti dalle scuole - con 5 nuovi istituti proponenti rispetto alla scorsa edizione - provenienti dalle provincie di Bergamo, Brescia, Milano, Mantova e da Cremona. Si tratta di workshop multidisciplinari, che spaziano dall’astrofisica alla biologia, dalla chimica alla fisica, dalla matematica alla logica. E poi ancora informatica, medicina, scienze ambientali, arte e neuroscienze. Il calendario completo delle attività sarà consultabile online la prima settimana di giugno, entro la fine dell’anno scolastico, mentre le prenotazioni si apriranno a metà settembre.

Tra le novità previste per il 2025, I giovedì delle scuole, conferenze mattutine che nei giorni del festival coinvolgeranno le scuole con argomenti e tematiche di attualità scientifica. Confermato il tradizionale appuntamento, con la Scuola in Piazza, la fiera scientifica on the road che animerà il Sentierone nelle giornate del 4 e del 5 ottobre. Studenti e studentesse di ogni ordine e grado, dalla scuola materna ed elementare alle scuole medie, dalle scuole superiori alle università stupiranno i passanti con esperimenti, giochi e quiz scientifici. Frutto della collaborazione tra l’Associazione BergamoScienza e gli istituti scolastici del territorio, La Scuola in Piazza è una delle iniziative più attese del palinsesto del festival, capace ogni anno di attirare, con i suoi stand colorati e le sue originali proposte, migliaia di partecipanti. Protagonisti di quest’anno saranno 46 istituti scolastici provenienti da tutta Italia.

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