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Bica (anammi) ''riconoscere il ruolo delle associazioni''

15/01/08

Per il presidente dell’Associazione Nazional-europea degli Amministratori di Immobili, "la riforma in discussione deve puntare sulla certificazione dei professionisti, effettuata dalle organizzazioni di settore"

“Ci auguriamo che il 2008 sia l’anno delle libere professioni”. Giuseppe Bica, presidente dell’ANAMMI, l’Associazione Nazional-europea degli Amministratori di Immobili, saluta così la ripresa dei lavori parlamentari sulla riforma delle professioni. Da oggi, infatti, presso la Camera dei Deputati le Commissioni riunite di Giustizia e Attività Produttive torneranno a discutere del riconoscimento delle associazioni di categoria.

Secondo il leader dell’Associazione, è tempo ormai di valorizzare il settore, attestando ufficialmente il ruolo dei liberi professionisti nel tessuto socio-economico del Paese. “Da anni – osserva il presidente dell’ANAMMI – promuoviamo il riconoscimento delle organizzazioni professionali. Queste potrebbero rilasciare attestati di competenza agli iscritti, come ventilato anche dal disegno di legge Chicchi-Mantini, garantendo così la credibilità degli aderenti”.

In sintesi, alle associazioni di categoria dovrebbe spettare il compito di assicurare la professionalità degli iscritti: un “bollino blu”, insomma, a garanzia del pubblico. In questa direzione, si muove anche il recente decreto sulle qualifiche professionali nell’Unione Europea (dlgs 206/2007), recepito a dicembre dall’ordinamento italiano.

In tal senso, l’ANAMMI ha già presentato la documentazione richiesta da Bruxelles. “Grazie a questa normativa, organizzazioni come la nostra avranno la possibilità di partecipare alle piattaforme comuni per la definizione delle competenze nella UE e alle conferenze di servizi”, afferma il numero uno dell’ANAMMI. Questo, però, è soltanto un primo passo. In vista di un futuro riconoscimento, le associazioni dovranno rispettare alcuni parametri precisi, come la costituzione per atto pubblico, il codice deontologico, la formazione continua, la diffusione territoriale della struttura.

Al riguardo, l’Associazione Nazional-europea degli Amministratori di Immobili – la più grande del suo settore in virtù dei suoi 13mila iscritti – ha sperimentato già da tempo l’attestazione professionale dei suoi associati. “Siamo l’unica associazione del comparto immobiliare che si è già certificata UNI EN ISO 9001 – ha osservato il presidente Bica - imponendo al suo interno un continuo monitoraggio dell’operato dei soci, un costante aggiornamento professionale ed un codice etico, al quale tutti i nostri iscritti devono attenersi”.



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