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Bicicletta pieghevole come compagna di viaggio

27/05/08

Visitare le città d'arte in piena libertà grazie alla bicicletta pieghevole.

Bicicletta pieghevole pesa solo 9 Kg



LA più leggera sul mercato
puoi riporla nella sua sacca e portyartela in treno.

facile smontaggio e rimontaggio

puoi tenerla anche sui sedili dell'auto

questa è la bicicletta pieghevole più bella e pratica che puoi trovare sul mercato

La bicicletta pieghevole è una bicicletta con ruote piccole che dispone di accorgimenti di costruzione come cerniere, dispositivi a serraggio rapido che permettano di piegare la bicicletta in modo veloce in una dimensione così piccola che possa essere trasportata come bagaglio in un altro mezzo di trasporto.

L'utente può con questo mezzo percorrere piccole e medie distanze ed entrare in mezzi pubblici.

Questo concetto di trasporto nasce negli anni ’80 ed evidenzia il tentativo dei produttori di creare un prodotto di qualità che si distinguesse dai prodotti degli anni ’60 e’70.

Tra le biciclette pieghevoli moderne ci sono al contrario dei modelli che si possono confrontare con biciclette sportive e da viaggio per le loro caratteristiche di trasporto.


I metodi di ripiegamento posso riassumersi come segue:



Cerniera con asse parzialmente verticale circa nel mezzo della cornice.
Ripiegamento della cornice circa a metà
ripiegamento interno della cornice a parallelogramma o a forma di schermo
Ripiegamento su sé stesso della costruzione posteriore in avanti
Spostamento di pezzi quali sostegni per selle/tubi per sellini
Ripiegamento di pezzi quali sostegni per selle e manubri
Come nasce la bicicletta pieghevole?
Il britannico William Grout sviluppò la prima bicicletta pieghevole e smontabile e la fece brevettare nel 1878. Pneumatici pieni, ruota anteriore smontabile in quattro segmenti radiali che potevano trovare posto con il loro telaio piegato in una valigia triangolare.

Nel 1896 fu brevettato il "Faun", una bicicletta di sicurezza con il classico telaio "a diamante" , il cui telaio poteva essere piegato nel mezzo di un asse verticale.

Dall'inizio del XX secolo l'esercito europeo mostrò interesse nelle biciclette pieghevoli e questo scatena lo sviluppo di diversi modelli. Esempi sono la variante smontabile della "Dursley Pedersen", biciclette pieghevoli per l'esercito svizzero o la "Fongers" olandese del 1909, con la particolarità di aver utilizzato per prima piccole ruote di circa 16". Nella seconda guerra mondiale la BSA sviluppò la "Folding Military Bicycle" per l'esercito britannico, usata anche dai paracadutisti per poter lasciare più in fretta il posto di atterraggio. Da questa bicicletta è nata oggi la "Galaxe".

Nel campo civile ci furono tra gli anni '20 e gli anni '40 diverse biciclette pieghevoli a ruote piccole come la "Petit Bi" francese .

La mitica Graziella
Nel 1964 (in pieno boom economico) la ditta Carnielli di Vittorio Veneto presentò il modello innovativo Graziella, che si diffuse rapidamente nel mercato italiano, grazie alla buona qualità costruttiva alla sua eleganza. La bicicletta era strutturata senza canna orizzontale e con un semplice sistema che tutti ricordiamo come lo snodo centrale, piccole ruote, sella e manubrio smontabili.

In Inghilterra nel frattempo la "Moulton Stowaway" fu protagonista nello sviluppo delle biciclette pieghevoli e smontabili dall'inizio degli anni '60 con ruote da 28 pollici e un telaio a cannone unico, rigido e divisibile a passante profondo, raggi da 16",fu la prima bicicletta a disporre di una sospensione elastica piena con elementi in gomma (Alex Moulton aveva sviluppato anche una sospensione elastica in gomma della "Austin Mini"). In questo modo si potè quindi unire la velocità, la tenuta di strada e la comodità alla guida in un modo fino ad allora sconosciuto.

La "Moulton Stowaway" e il suo modello di riferimento erano di grande successo a livello internazionale e decisivi per lo stile, tanto da scatenare l'"ondata di biciclette pieghevoli" nella cui sequenza praticamente ogni produttore aveva una bicicletta pieghevole in programma. In genere si trattava di imitazioni molto elementari con costruzioni economiche e telai instabili, senza sospensione. La limitata qualità di questi modelli causò il ritiro di molti di essi, tanto che l'"ondata di bicilette pieghevoli" alla fine degli anni '70 era già terminata.

Tuttavia vi erano anche negli anni '70 nuovi sviluppi come la "Bickerton" paricolarmente leggera dell'ingegnere aeronautico Harry Bickerton, che giunse sul mercato nel 1970 con un telaio in alluminio senza segni di saldatura e che fu costruita fino al 1992.

Dalla fine degli anni '80 Heiko Müller e Markus Riese hanno progettato "Birdy", una bicicletta pieghevole completamente elasticizzata con un telaio in alluminio le cui giunture elastiche nelle forcelle posteriore e anteriore servono contemporaneamente come giunture di piegatura.

Chi sono gli utenti di un tale piccolo e comodo gioiello?



Gli utenti e le utenti di biciclette pieghevoli non sono o quasi ascrivibili ad un gruppo sociale o di età specifico. La maggior parte dei conducenti di biciclette pieghevoli sono perlopiù ciclisti appassionati che considerano la bicicletta come hobby e mezzo di trasporto del quotidiano e vogliono rinunciare anche al pendolarismo dell'autobus e del treno. Molti sono interessati anche ad altre biciclette speciali e hanno più biciclette (tandem, biciclette reclinate).

Negli ultimi anni questo semplice attrezzo è diventato una necessità ed un modo per migliorare la salute.

Essendo le città sempre più cautiche ed i parcheggi sempre più cari molte persone vedono questo oggetto come una vera soluzione.

Anche campeggiatori e velisti trovano una semplice soluzione nella bicicletta pieghevole



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