ARTE E CULTURA
Comunicato Stampa

Bigioni insieme al suo amico Valan, presenti, con una performance di pittura in estemporanea, alla festa paesana di Calvi dell'Umbria.

15/08/12

Antichi valori, quelli che ci portano a fare festa in piazza, tutti insieme con lo spirito della condivisione e della fratellanza. questo è ciò che caratterizza i due amici, maestri d'arte, Massimo Bigioni e Valan

Calvi dell’Umbria 21 Luglio 2012
Il pittore leonessano Massimo Bigioni, su invito del sindaco e del carissimo amico, l’artista Valan, ha eseguito una performance e d’arte estemporanea e piccola mostra personale; presso la cittadina di Calvi dell’Umbria.
Un luogo molto particolare e suggestivo che ha attratto il Bigioni, non solo per la grande amicizia che lo lega al maestro Valan (Antonio Valentini), ma per la straordinaria storia e bellezza del territorio.
La località era già abitata in età romana, anche se il centro urbano, si è sviluppato solo in epoca altomedievale. Fu feudo prima della famiglia degli Orsini e poi degli Anguillara.
È un tipico insediamento molto antico le cui tracce risalgono all'età del Bronzo Medio. Sulla sommità del monte San Pancrazio sono visibili i resti di un centro di culto del VI secolo d’area umbro-sabellica. Il centro storico, costituito dal castello e dalle dimore del borgo, si sviluppa lungo una serie di vicoli medioevali che salgono e scendono tra gli archi, le volte ed i resti delle mura e delle torri. E proprio all’interno di queste mura, impreziosite da affreschi fatti in anni precedenti che si è svolta la festa paesana: “La via del labirinto”.
Il programma della festa, prevedeva una mostra degli artisti: Massimo Bigioni e Valan, ed una esecuzione di opere pittoriche in estemporanea.
Il maestro Valan ha realizzato i suoi famosi cavalli, mentre il Bigioni si è cimentato nell’esecuzione di una natura morta.. molto tonale.
Al termine della serata, l’opera dell’artista leonessano, è stata venduta, ma con grande curiosità e sorpresa si era, anche, presentato un bambino di sette anni che voleva acquistare la sua tela.
Bella idea quella di appendere i quadri direttamente sui muri, di quella piccola piazza, piena di storia…i cittadini di questa antica e “fresca” città, si sono identificati nelle opere di Massimo Bigioni, tipo “Compari all’osteria”, che rappresenta un’espressione di arte contadina, un cittadino nel vederla ha detto…”ma quello è Ernesto!!”; o ancora in “Donne piccanti”, opera pluripremiata, di elevato senso artistico:”Molte signore si sono riconosciute nelle due anziane donne…a simboleggiare il grande valore sociale che esprime la sua pitturai.
E’ bello citare, inoltre, che nell’opera “Chiara e Francesco”, tratta dal film di Fabrizio Costa, era presente per le vie della città, un amico dell’attore protagonista che ha interpretato Francesco: Ettore Bassi ,cui ha voluto i contatti del Bigioni…momento davvero significativo per il maestro.
Questi due grandi artisti, con la loro umiltà, semplicità e stile di vita, hanno donato i loro capolavori a tutti i cittadini, a tutte quelle persone che si nutrono e vivono di arte.
Ed anche, quando, nel piccolo borgo medievale è calato il buio della notte…quelle opere brillavano ancora di luce propria.

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Stefania Montori (Aion Arte di Massimo Bigioni)
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