ARTE E CULTURA
Comunicato Stampa

Bigioni Massimo, artista leonessano a Calvi del'Umbria

17/08/12

Amici nella vita, artisti di livello elevato, insieme per dare valore alle vecchie tradizioni delle feste paesane. Bigioni Massimo e Valan eseguono arte in estemporanea per amore dell'arte e delle antiche tradizioni che oggi sono grandi valori da trsmettere alle future genrazioni.

Calvi dell’Umbria 21 Luglio 2012

Il pittore leonessano Massimo Bigioni, su invito del sindaco, Lorenzoni e del carissimo
amico, l’artista Valan, ha eseguito una performance e d’arte estemporanea e
piccola mostra personale; presso la cittadina di Calvi dell’Umbria.
Un luogo molto particolare e suggestivo che ha attratto il Bigioni, non solo
per la grande amicizia che lo lega al maestro Valan (Antonio Valentini), ma per
la straordinaria storia e bellezza del territorio.
La località era già abitata in età romana, anche se il centro urbano, si è
sviluppato solo in epoca altomedievale. Fu feudo prima della famiglia degli
Orsini e poi degli Anguillara.
È un tipico insediamento molto antico le cui tracce risalgono all'età del
Bronzo Medio. Sulla sommità del monte San Pancrazio sono visibili i resti di un
centro di culto del VI secolo d’area umbro-sabellica. Il centro storico,
costituito dal castello e dalle dimore del borgo, si sviluppa lungo una serie
di vicoli medioevali che salgono e scendono tra gli archi, le volte ed i resti
delle mura e delle torri. E proprio all’interno di queste mura, impreziosite da
affreschi fatti in anni precedenti che si è svolta la festa paesana: “La via
del labirinto”.
Il programma della festa, prevedeva una mostra degli artisti: Massimo Bigioni
e Valan, ed una esecuzione di opere pittoriche in estemporanea.
Il maestro Valan ha realizzato i suoi famosi cavalli, mentre il Bigioni si è
cimentato nell’esecuzione di una natura morta.. molto tonale.
Al termine della serata, l’opera dell’artista leonessano, è stata venduta, ma
con grande curiosità e sorpresa si era, anche, presentato un bambino di sette
anni che voleva acquistare la sua tela.
Bella idea quella di appendere i quadri direttamente sui muri, di quella
piccola piazza, piena di storia…i cittadini di questa antica e “fresca” città,
si sono identificati nelle opere di Massimo Bigioni, tipo “Compari all’
osteria”, che rappresenta un’espressione di arte contadina, un cittadino nel
vederla ha detto…”ma quello è Ernesto!!”; o ancora in “Donne piccanti”, opera
pluripremiata, di elevato senso artistico:”Molte signore si sono riconosciute
nelle due anziane donne…a simboleggiare il grande valore sociale che esprime
la sua pitturai.
E’ bello citare, inoltre, che nell’opera “Chiara e Francesco”, tratta dal film
di Fabrizio Costa, era presente per le vie della città, un amico dell’attore
protagonista che ha interpretato Francesco: Ettore Bassi ,cui ha voluto i
contatti del Bigioni…momento davvero significativo per il maestro.
Questi due grandi artisti, con la loro umiltà, semplicità e stile di vita,
hanno donato i loro capolavori a tutti i cittadini, a tutte quelle persone che
si nutrono e vivono di arte.
Ed anche, quando, nel piccolo borgo medievale è calato il buio della
notte…quelle opere brillavano ancora di luce propria.

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Aion Arte di Massimo Bigioni
Responsabile account:
Stefania Montori (Aion Arte di Massimo Bigioni)
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